O voi di stento e soprattutto di freddo,

per malattie da freddo, morti,

proprio per questa limpida assolutezza di nevi

e azzurro

 

…Oh morti per malattie da freddo, o

assiderati dentro questo sommo, assiderato amore

…Oh almeno potessi io dirvi, per un

unico

tocco-di

come quel segno d’oro-neve

in fondo all’obiettivo,

che il mondo ha dato, ha saputo!

Nonostante la vostra nuda, ombrata,

inutile, ammiranda morte!

Oh — mi basterebbe — potervi dire

«ecco, ora, perché» all’orecchio

vostro di azzurra morte.

Per malattie da gelo,

da scarsa legna, da poche coperte,

provocate, da assideramenti

in apparenza non tragici,

da digiuno, in apparenza non straordinario,

voi dentro queste figure di luce trasgredienti

coesi

come quel fulminato azzurro-baratro-nord.

 

…Una voce che viene da estremamente lontano
ed è comunque una voce.

 

 

Andrea Zanzotto

(In un XXX Anniversario, in Idioma, Milano 1986)

 


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