Nel luogo di incontro delle province di Venezia, Treviso e
Pordenone si distendono le campagne di Annone Veneto, a cavallo
della statale Treviso-Portogruaro.La località di Loncon di
Annone, grazie alla produzione di uve pregiate, ha occupato un
posto di primo piano nell'enologia italiana, per quel che
riguarda i vini d.o.c..
Il toponimo ad
nonum suffraga la paternità romana del paese ed
ipotizza un'origine di stazione, le quali
all'epoca scaglionavano le grandi strade romane. Tale stazione
sembra sia sorta nel I secolo d.c. al nono miglio dalla città di
Concordia.
Nel XVI
secolo divenne la riserva di legname della città di Venezia, la
quale utilizzava tale materiale per la costruzione di case e navi.Nel
1622 si eresse a parrocchia la cappellania di San
Vitale di Annone.Di qui si rivela l'antichissima sagra
settembrina annonese, non solo non dedicata al patrono San Vitale,
ma non legata alla ricorrenza di alcun santo.
Nel 1808 Annone divenne Comune in seguito all'assoggettamento
della Serenissima al napoleonico Regno d'Italia.
La guerra
1915-1918 coinvolse Annone causando l'estinzione delle poche aree
boschive rimaste. Solo con i lavori di bonifica e risanamento del
primo dopoguerra il paesaggio tornò a vivere e l'agricoltura a
rifiorire dimenticando gli anni delle paludi e della malaria.
Il patrimonio
artistico locale si rivela in diversi casi: la chiesa
di San Vitale, discendente da un oratorio anteriore al
1424, rivela il monumentale Altar Maggiore
realizzato nel 1544 dallo scultore Rinaldo quondam
Lunondino da Portogruaro in stile rinascimentale con 2
colonne a corde tortili, fregi sugli specchi e sull'architrave.
La Pala
di Santa Fosca della scuola del Piazzetta.
Nella sagrestia fra 2 finestre si può ritrovare un affresco
datato 6 giugno 1537 raffigurante Gesù in croce.
Anteriore al tempio è la torre campanaria del XV secolo, fondata su una precedente torre di scolta dell'antico castello di Annone. Nella nuova Parrocchiale vi si trova la Pala di San Vitale, Opera che verosimilmente è copia sostituita all'originale, dovuta ad un artista seguace del Veronese (fine del XVIII secolo).