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Ma
quale terra promessa? |
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L'inesorabile
declino non solo demografico della Valle del
Mercure " |
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Esiste una terra promessa? Quella che Dio promise a Mosè non sembra infatti essere più tale alla luce degli intollerabili atti di violenza di cui è sede. D’altronde sembrerebbe piuttosto difficile sostenere l’esistenza di un unico ed universale eden terrestre. Ciascuno a modo suo può disporre della sua terra promessa, intesa come il luogo ideale per trascorrere una vita degna di essere vissuta. Accertato questo si potrebbe porre la questione da un’altra prospettiva. Esiste per tutti una terra promessa? Dispone ciascun uomo o quantomeno ciascun cittadino italiano dell’opportunità di vivere la propria personale “America”? A quanto pare No. Anche la più umile delle pretese, la possibilità di trascorrere anche la propria vita adulta nel proprio paese natio sembra negata ai chi nasce nei piccoli paesi del sud Italia. Ad esempio un’analisi neppure troppo dettagliata della demografia della incantevolmente desolata valle del Mercure, potrebbe indurre a sostenere l’esistenza nell’area di un terribile e famelico virus. E invece a “terrorizzare” gli abitanti della zona, soprattutto i più giovani, è qualcosa di ancor più infidamente crudele: la crescente disoccupazione e l’opprimente modestia delle opportunità di vita, quanto basta per scatenare un imponente esodo verso indefiniti “eldorado”. Per alcuni la fuga rappresenta un sogno, per altri un tormentante incubo, per tutti una necessità, perché una vita senza allettanti prospettive è dura un po’ ovunque, ma in un paese dove l’evento socialmente più vivace è l’inaugurazione di un nuovo parcheggio è davvero insostenibile. Le promesse di cambiamento ad ogni tornata elettorale si alzano in volo a mo’ di un esercito di tanti Icaro, le cui ali come sempre si sciolgono al sole della fattualità. La Sinistra Giovanile di Castelluccio Inferiore non crede che sia necessario attendere un nuovo Mosè per la conquista della terra promessa, ma che anche le aree più desolate come quella della valle del Mercure possono popolarsi di opportunità. E’ sufficiente smettere di perseguire modelli di sviluppo di realtà diverse e osare la costruzione di un modello innovativo, misurato sulle effettive potenzialità dell’area e ispirato ad una prospettiva di benessere sociale alla quale possano accedere tutti. A tal fine noi SG riteniamo si possa procedere attraverso la promozione del cooperativismo piuttosto che dell’imprenditoria, in quanto ci sembrerebbe più proficuo tentare l’integrazione di più idee seppur modeste invece di attendere l’illuminazione di un nuovo Bill Gates. In riferimento alle sue cospicue potenzialità, crediamo possa essere determinante puntare su una agricoltura moderna e tecnologica nei mezzi, ma antica e naturale nei prodotti. Fondamentale appare poi un concreto potenziamento qualitativo della formazione e una reale e dettagliata informazione, con fonti facilmente accessibili, su quanto a livello legislativo e finanziario si può fruire per la propria iniziativa. In ogni caso l’immobilismo attuale non è più tollerabile per chi come noi crede nelle potenzialità da terra promessa del proprio paese ed è quindi pronto per attivare un'intensa azione politica che possa condurre ad uno sviluppo di cui ciascuno possa fruire per garantirsi una vita davvero degna di essere vissuta.
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