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Semi |
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di Domenico
Piccolo |
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Elevare lo spirito,
sin dove il misero vivere possa mutare in armoniose e danzanti forme.
Lì, viaggiatori senza meta,
troveranno il ristoro e il convivio,nella magnifica assenza di
quotidiani veleni, sorpresi e incantati dalla
riacquisita purezza.
Le gigantesche onde del dolore, saranno piegate
dalla pienezza assoluta di un amore mai provato,nettare vivificante
per tutte le coscienze dormienti.
I sensi,confusi dai tuoni dei tempi nuovi, si
riacutizzeranno, riscoprendo suoni e ritmi
dimenticati, che sottilissimi fili di energia
tenevano ancorati,nell’attesa del nostro “risveglio”.
Nel sogno di un domani propizio, moltitudini di
nobili intenti si muoveranno lungo strade e sentieri,
alla ricerca della più illuminata condivisione terrena,
non più sporcati da miriadi di subdole forme che il Male sa
esprimere.
Terre incredibilmente fertili sono custodite in noi,
ma pochi ne sono consapevoli.
Che questi ultimi, possano divenire veicoli di un immenso contagio mai
prodotto dall’umanità.
[Castelluccio
Inferiore, martedì 7
aprile 2002, ore
05.20]
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