La storia insegna cosa vuol dire sperare. La storia insegna che dal fondo nascono le grandi conquiste dell’umanità. La storia insegna…
Le grandi personalità hanno lottato a volte contro i mulini a vento. A volte hanno sbagliato obiettivi. A volte hanno sbagliato era. A volte erano nel momento giusto e nel posto sbagliato. Raramente si sono trovate nel posto e nel momento giusto e in quelle rare occasioni
a volte hanno sbagliato lo stesso.
I chimici da un errore traggono più nozioni interessanti che dà un esperimento andato a buon fine.
I filosofi pensano…I pittori sanno cogliere il bello e immortalare,rendendo immortale, un momento…alcuni erano ossessionati dalla bellezza…altri da beni più materiale. Picasso era attaccatissimo al denaro..altri credevano in qualcosa di più astratto.. Lavoisier venne ghigliottinato nella rivoluzione francese perché riscuoteva i soldi per il “fisco” del re. Eistein sviluppo un senso critico e di disprezzo verso tutto ciò che era autorità o imposizione che lo portò a sviluppare teorie rivoluzionarie per la fisica..
Cosa hanno i comune tutte queste personalità?
Probabilmente niente. Forse tutto.
Hanno creduto fino in fondo nei loro ideali, nei loro mezzi e forse in un mondo migliore o forse no.
Hanno dubitato di qualcosa di consolidato.Hanno sperato di far qualcosa per il mondo o
a volte per loro stessi. Alcuni hanno rivoluzionato sé stessi prima di rivoluzionare qualcos’altro. Alcuni hanno avuto la strada spianata da qualcosa, da qualcuno…Altri l’ hanno spianata a costo della propria vita.
La storia ci insegna a volte quello che ci vuole insegnare. Quante cose della storia non sappiamo.
Quanti risvolti nessuno ci ha voluto tramandare. Quante cose su GESU’ non ci hanno detto. E quante cose dobbiamo ancora scoprire. Automi cellulari (il modo di eliminare, forse, e aggiungo: speriamo!, la matematica fatta di equazioni,matrici e integrali) che potrebbero spiegarci la “casualità” della natura.Il futuro.Il presente.Il passato. Il niente. Il nulla. Il tutto. L’infinito.
A volte bisogna avere un ideale, prima di aderire ad un ideologia. A volte bisogna avere per dare. A volte bisogna creare, e per creare un mondo migliore bisogna avere la presunzione di farne parte.
A volte semplicemente bisogna credere, sperare. Non importa in cosa. Non importa perché.
La vita eterna non esiste, ma possiamo dare qualcosa al prossimo, e lui sicuramente ci darà qualcosa in dietro : un pensiero, un ricordo. E in quel momento allunghiamo la nostra vita e un domani ( più tardi possibile) quando moriremo saremo vivi in un ricordo, in un pensiero. E quella derivazione dell’ossessione della mente dei “qualcuno” che ci ha portato a crescere, a migliorare non come singoli,ma come umanità lì ha resi immortali e probabilmente non moriranno più.
|