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Damigella |
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di Domenico
Piccolo |
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“A te, sognante damigella, carezzevoli e
rivelanti note,
preziose compagne nelle inevitabili solitudini.”
Agili e forti, danzano le tue dita su quegli
antichi tasti, pregni del sudore di grandi maestri,
che celano l’essenza di straordinarie melodie, messaggere di
sorprendenti risposte per i tuoi dilemmi.
Lasciati penetrare dal tuo stesso desiderio di conoscenza, placando i
tormenti del tuo battagliero urlo di rifiuto
verso assurdi, alienanti quotidiani.
Divieni, per mezzo della tua arte, pungente dardo, per tutti coloro
che cospargono di sale le fertili terre del “Buon Contadino”, affinché
ne vengano trafitte le distruttrici mani.
Donati pienamente, a colui che saprà esplorare ogni luogo del tuo
interiore universo, denudandosi
del suo misero, umano senso del dominio, libero di mostrare la sua
temuta “femminilità”.
Infine, dolcissima creatura, tendi le tue dita verso ampi orizzonti,
raccogliendo la celeste musica, per farne il
tuo nutrimento.
“ Sorrido, al pensier di quanta esitazione al
primo tuffo, ma poi, immerso
nelle acque, meravigliosa armonia di suoni, avvolse i miei sensi.”
[Castelluccio
Inferiore, martedì 26
novembre 2002, ore 03.32]
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