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Percorriamo nuove strade |
Nuovi strumenti e
nuove tecnologie. Diritti e opportunità per tutti. |
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Negli anni di ferro, dettati dai piani infrastrutturali e delle comunicazioni, essere attraversati dalle autostrade, avere un porto o un aeroporto, determinava, anche se in proporzioni differenti, una garanzia di sviluppo ed una prospettiva di futuro.
Generalmente la guerriglia politica determinava i percorsi più che il buonsenso progettuale. Sono note e raccontate a tutti come favole la volontà di questo o di quell'altro a far passare l'autostrada da qui piuttosto che da lì.
Uscendo dal campanilismo e dal vanto di avere un cartello con il nome del proprio paese sull'autostrada piuttosto che sulla ferrovia, i benefici della comunicazione erano e sono tangibili nella economia di un territorio.
Partendo da questa analisi, si riesce a tracciare quella che generalmente viene definita linea generale di sviluppo. Questa linea va ulteriormente specificata, costruita, concretizzata, ma senza questa linea tutto ciò che si fa risulta se non inutile, almeno non evidente.
“L’importanza di disporre di infrastrutture di comunicazione adeguate per il paese può essere paragonata alla disponibilità di ferrovie e di strade per lo sviluppo industriale dell’Italia. Come è accaduto negli ultimi due secoli, in cui la disponibilità di infrastrutture (ferrovie, strade, porti ed aeroporti) ha condizionato lo sviluppo delle industrie e la competitività delle varie zone della penisola, la disponibilità di moderne reti di comunicazione e dei relativi servizi è oggi cruciale per fornire al paese la capacità di competere nel contesto globale.”**
E’ proprio prendendo spunto dal paragrafo sopra espresso, presente in una pubblicazione del Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie, che noi esprimiamo tutta la nostra preoccupazione;
non vogliamo restare di nuovo indietro, non vogliamo perdere questa opportunità di sviluppo, non vogliamo essere ancora discriminati come è stato fatto già, purtroppo, molte volte in passato.
Come noi pensiamo che molte piccole realtà debbano combattere e lottare per avere accesso al mondo globalizzato, per coglierne le opportunità e comprenderne i limiti con i tempi, i costi ed i ritmi adeguati al progresso scientifico e tecnologico.
Come Sinistra Giovanile di Castelluccio abbiamo realizzato una campagna di sensibilizzazione ed una raccolta firme che ha portato circa 400 cittadini ad esprimere un nuovo bisogno. Il bisogno di avere la opportunità di percorrere nuove strade.
Abbiamo realizzato anche un sondaggio ( certo non siamo l'ISTAT ) dove i votanti si esprimono in questo modo al seguente quesito : "Quanto ritieni importante l'ADSL per lo sviluppo di un'area?". Il 73% la ritiene fondamentale, il 10% importante, ma non indispensabile ed il 17% poco rilevante. Alcune considerazioni vanno fatte. Il sondaggio era on-line sul nostro sito internet. E' molto probabile che i viaggiatori virtuali del World Wide Web siano più sensibili alla problematica.
Abbiamo la percezione ( ormai quasi certezza ) che il digital divide potrebbe comportare un divario anche economico, sociale e culturale. Per questo abbiamo cercato di coinvolgere le istituzioni Comune, Provincia e Regione, Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni oltre che gli operatori interessati. A livello regionale abbiamo pensato di scrivere all'assessore alle attività produttive proprio perchè inseriamo il discorso ADSL in una questione soprattutto produttiva e di sviluppo.
Penso che i nostri rappresentanti a tutti i livelli non ritarderanno l'impegno per velocizzare l'abbattimento delle disparità che ancora esistono sul territorio regionale.
Visto anche il forte investimento sulla società dell'informazione in Basilicata e la crescente alfabetizzazione informatica bisogna avere pari diritti e pari opportunità, la politica deve lavorare per questo.
In una famosa pubblicità domandano, con voce che sembra deriderti,
viaggi ancora a 56k ? Speriamo di poter sorridere a breve per quella
pubblicità, anche se la constatazione dello strumento che diventa
obsoleto dopo pochi anni dal suo ingresso nel mercato fa comprendere
come è difficile affrontare il progresso o fa sperare per un futuro
migliore; decidete voi. Il futuro migliore però deve essere per
tutti. Davvero per tutti; questa è l'unica certezza.
di Daniele Gioia
** Pubblicato a pag. 8 del volume “STRUMENTI E MATERIALI - La banda larga: architetture e scenari tecnologici” – Dicembre 2003 - Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie – Area Innovazione per le Regioni e gli Enti Locali - frutto della collaborazione tra il Formez e l’Osservatorio Banda Larga.
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