Febbre
La temperatura del nostro corpo è regolata
con precisione in modo da essere stabile anche se l'ambiente esterno è caldo o
freddo. La temperatura normale dell'interno dell'organismo è di circa 37,5°C e
tale è infatti il valore misurato dal termometro quando è introdotto dall'ano;
la temperatura misurata nella bocca è inferiore di 0,5 °C circa, e quella (più
comune) dell'ascella o dell'inguine è inferiore di 1°C (36,5 °C).
La temperatura inoltre varia un poco (circa l grado) tra la mattina presto e il
tardo pomeriggio, quando è più alta.
Numerosissime malattie, e in particolare quelle infettive, si accompagnano ad
una elevazione della temperatura corporea (febbre), tanto che questo segno è
spesso la prima spia della malattia, la sua altezza un indice della gravità e
la sua scomparsa il segnale dell'avvenuta guarigione.
La febbre va considerata una risposta dell'organismo all'infezione e non la
causa della malattia (troppo spesso si ragiona altrimenti) anche se talvolta è
giustificato limitarla per attenuare il senso di spossatezza, il mal di testa,
i brividi, cui solitamente si accompagna.
La causa della febbre deve essere ricercata dal medico. Il più grave, forse,
degli effetti negativi della febbre è il rischio di convulsioni che si possono manifestare di preferenza nei bambini
e nei soggetti predisposti (es.: epilettici) e particolarmente quando la
temperatura supera i 40 °C (misurata all'ano; 39 °C all'ascella).
Anche il delirio (vaneggiamento del pensiero e incoerenza della parola
interrotti da periodi di lucidità) si manifesta di solito quando la febbre è
più alta.
Una comoda maniera di ridurre la febbre è somministrarle uno dei farmaci
cosiddetti antipiretici, il più noto dei quali è la famosissima Aspirina;
oppure effettuare delle spugnature di acqua fredda sul corpo o porre la
classica "borsa di ghiaccio" sulla testa, sotto le ascelle o agli
inguini, ove i grossi vasi che portano il sangue sono più superficiali
soprattutto quando la temperatura si avvicina ai 39 °C (ascellari).
Ogni qualvolta vi è febbre, l'organismo perde acqua attraverso l'aumentata traspirazione
e il sudore: è quindi necessario dar da bere all'ammalato abbondanti bevande
fresche (non ghiacciate!) come spremute di agrumi, tè leggero, o anche solo
acqua zuccherata.
La coesistenza di vomito prolungato come talvolta accade, tale da impedire
l'assunzione delle bevande è un sufficiente motivo per richiedere l'intervento
di un medico.
In rare situazioni, talvolta in corso di malattia infettiva, nel colpo di calore grave, la temperatura corporea (misurata all'ano) può
superare i 41,l °C, limite indicativo come pericoloso per la funzione cerebrale
e per la vita.
In questa evenienza è necessario istituire un trattamento energico contro la
febbre, con tutti i mezzi fisici a disposizione (acqua fredda, borse di
ghiaccio ecc., fino al bagno in acqua fredda). L'intervento di un medico è
sempre indispensabile.
L'uso del termometro
Tutti conosciamo il termometro: è un tubetto
di vetro (attenzione si rompe facilmente!!!) con un piccolo serbatoio di
mercurio (bulbo) e una colonnina graduata dove si legge la temperatura.
La temperatura misurata è quella del bulbo, e questo quindi deve essere
completamente posizionato nella zona di cui si vuol conoscere la temperatura:
se si mette il termometro all'ascella il bulbo deve essere tutto ben stretto
fra la pelle del braccio e del torace; se lo si mette in bocca o nell'ano, il
bulbo deve essere tutto immerso nella cavità corporea (e la bocca tenuta
chiusa! attenzione ai denti!).
Perché la misura sia corretta bisogna che il bulbo abbia il tempo di
riscaldarsi tutto alla temperatura dell'ambiente in cui è posizionato: un tempo
sicuro è quello di 10 minuti per gli usuali termometri da adulti (bulbo più
grande) e di 1-2 minuti per quelli "da bambini" (bulbo piccolo); una
volta che la colonnina di mercurio è salita, non ridiscende più anche se il
bulbo si raffredda e ciò consente una lettura comoda e senza fretta.
Questa caratteristica del termometro comporta però la necessità di scuoterlo
prima di effettuare una nuova misurazione. Nella scala graduata ogni tacca
piccola corrisponde a 1/10 di grado, la temperatura massima e minima misurabili
sono di solito 42° e 35°C.
Una corretta igiene dell'uso del termometro vuole che questo venga pulito con
alcol dopo ogni misura, e che un termometro usato per misurazioni attraverso
l'ano non sia utilizzato, seppure ben pulito in altre sedi e soprattutto in
bocca. Nonostante la pulizia, infezioni possono essere trasmesse da un
individuo ad un altro con l'uso del termometro in bocca.