Almanacco del pensiero cattolico

 

Non c'è che Dio. Da La Civiltà Cattolica (A.D. 1944) un profetico articolo scritto quando infuriavano con più veemenza gli orrori della guerra, rivendica coraggiosamente il valore della preghiera pubblica come arma invitta per garantire agli Stati la pace e la giustizia sociale."...Uno Stato che non prega è destinato, presto o tardi, a morire asfissiato, perché la preghiera è ossigeno non solo per la vita spirituale degli individui, ma anche dei popoli. Un tale Stato potrà avere periodi di materiale benessere, ma la sua non sarà mai la vera civiltà, o se tale l’aveva ereditata, questa dovrà lentamente seguire una linea di declino. Se di ciò fosse necessario avere una dimostrazione, oggi la stiamo avendo nel modo più lampante e più tragico. Quando, perciò, tutti i discorsi e le promesse e i programmi di un ordine nuovo, di una ricostruzione stabile della vita sociale e di un assetto o risanamento economico ci vengono da uomini che, in un compito così tremendamente difficile, credono di poter fare da sé, mettendo da parte l’aiuto di Dio, noi non abbiamo in essi nessuna fiducia. A meno che Dio non intervenga per sua pura misericordia, le loro splendide chiacchiere creeranno nient’altro che nuove illusioni, e il loro lavoro finirà con aggiungere soltanto nuove rovine..."

Per la dignità e l'efficacia della polemica religiosa. Un articolo stupendo da La Civiltà Cattolica (A.D. 1948),  scritto più di sessant'anni fa ma sempre attualissimo. Esso racchiude preziosi principi ai quali dovrebbero attenersi quanti si occupano di editoria cattolica. È nostra ferma intenzione di ispirare questo sito a tali insegnamenti e per questo è stato ritenuto doveroso porvi un richiamo nel frontespizio della pagina principale. "...Siamo del parere che non saranno mai gli scherni, i sarcasmi, gli insulti, le violenze di parola, che conquisteranno le intelligenze ed i cuori, ma soltanto la verità presentata con calma e serenità, con carità, con discernimento ed opportunità: le conquiste delle intelligenze e dei cuori sono riservate a quegli scrittori, a quei giornalisti che sapranno contemperare le esigenze della verità con le condiscendenze della carità, che odieranno e combatteranno gli errori, ma ameranno e aiuteranno gli erranti, che lotteranno nel solo intento che trionfi non l’amor proprio, ma unicamente la verità."

La morale cristiana come intera e perfetta moralità. Un articolo apparso su La Civiltà Cattolica (A.D. 1950), illuminante sintesi ancor'oggi preziosa ad orientare la società moderna nello sbandamento e nel disordine morale in cui versa, che restituisce alla morale cristiana tutto il suo valore e tutta la sua forza costruttiva.

L'atteggiamento della Chiesa nelle questioni politiche. "...La politica cristiana, fatta di lealtà, di onestà, di sacrificio e di coraggio, è parte importante dell’apostolato dei cattolici. Essa infondendo in tutte le vene dello Stato, a guisa di succo e sangue vigorosissimo, i precetti del Vangelo, diviene strumento efficace per promuovere la tranquillità sociale, il regno del diritto e della giustizia, e, per conseguenza, la vera grandezza e prosperità dei popoli e delle nazioni. I cattolici, quindi, possono e devono meditare quale, nelle contingenze storiche del momento, sia la posizione da prendere, ma non possono restare assenti e disinteressarsi di qualsiasi attività politica, massime quando più urge la loro opera collaboratrice per la ricostruzione e la salvezza della società..."(articolo apparso su La Civiltà Cattolica A.D. 1944).

L'uomo di fronte alla verità religiosa. "L’intelligenza umana ha sete di verità; la ricerca sempre e dappertutto; soltanto nel suo possesso trova quiete e riposo... La verità e l’errore sono nemici inconciliabili, che si disputano il dominio dell’uomo. Ma la verità, come sovrana naturale dell’intelligenza, basta solo che si mostri e si manifesti per quello che è per riscuotere dall’intelligenza l’omaggio e l’adesione; l’errore invece, simile ad un tiranno usurpatore, non può imporsi alla mente umana, se non ricoperto e mascherato dalle nobili insegne della verità..."(articolo apparso su La Civiltà Cattolica A.D. 1951).

 

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