Poesie scritte dai bambini della classe III A per
partecipare al Concorso "Ricordi in versi" della Cooperativa
Solidarietà.
Insegnante di classe: Mariagrazia Zago
Il petalo di fiore di magnolia
C’era, nel mio giardino,
il mio albero fiorito di magnolia.
Un fiore, un bellissimo fiore,
si mostrava in tutta la sua bellezza.
Un petalo candido si staccò dal fiore,
era talmente leggero che volteggiava
ad ogni alito di vento.
Poi, infine, si posò lieve sulla morbida erba.
Era così bello
e mi sembrava una ballerina.
(Sarah Musco)
La mia tartaruga
C'era sull'erba un pezzo d'insalata
io lì l'avevo posata,
quando vidi una testina
era proprio piccolina
era la mia tartarughina.
Lentamente si spostava, ma alla fine ci arrivò
e in pochi bocconi se la mangiò.
Lentamente alla sua tana ritornò.
(Enrico Gallinaro)
Le visite del passero
C’era una vaschetta con dentro dei fiori
là posata sul davanzale
e ogni dì
un piccolo passero
veniva a strappar via un petalo
poi in un fruscio d’ali
scompariva nel cielo azzurro.
(Giovanni Gariboldi)
Il cane birichino
C’era un pacchetto di patatine
posato sul tavolino.
Io ero andato in cucina.
Quando tornai, trovai
tutte le patatine per terra
e il mio cane che le mangiava.
(Giovanni Gariboldi)
Pinck
C'era Pinck, il mio coniglietto di peluche
disteso sul letto.
Io mi avvicinai,
lo presi sulle ginocchia,
lo salutai,
e gli raccontai, come sempre,
cosa avevo fatto durante la giornata.
Lo accarezzai
e lo rimisi disteso sul letto.
Quella notte dormii tranquilla.
(Alice Gerbino Polo)
La gallina spaventata
C’era un grande campo
con molti chicchi di grano.
D’un tratto una gallina
entrò nel campo
beccò un chicco di grano,
ne beccò altri.
Io feci alcuni passi avanti,
lei mi vide
si spaventò e scappò dal suo padrone.
(Alberto Baseggio)
Il panda di peluche
C’era un panda di peluche:
me lo portavo a letto ogni sera.
Era morbido.
La mamma
prima di mandarmi a letto
mi dava un bacio
e io lo davo al mio panda.
Mi addormentavo
il mattino mi svegliavo
e davo un bacio
di buon risveglio al mio peluche.
(Leonardo Biscaro)
Viaggio in Grecia
C’era il mio camper in giardino
che aspettava la nostra partenza per la Grecia.
Eravamo partiti in compagnia, con due camper.
Dopo molti giorni arrivammo in Grecia.
Per arrivare in cima all’Acropoli
abbiamo fatto più di cento scalini,
c’erano dei passaggi stretti.
All’ultimo gradino ci sedemmo sul bordo.
Mauro, un nostro compagno di viaggio, filmava tutto.
Io ero piccola e paccioccona
e mangiavo un grissino.
(Francesca Tata)
Un orsetto che scomparve
C’era un orsetto
e quello era mio
e senza di quello non dormivo.
Una sera andai a dormire
e non lo trovai.
Provai a dormire
come se l’avessi avuto.
Con fatica, riuscii a dormire.
(Giuliano Giuriato)
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