Ricerca svolta dai ragazzi di V A e V B.

Insegnante di classe: Annalisa Iacono


Garibaldi


Fu la figura più popolare del nostro Risorgimento.
Eroe dei due mondi, per le sue imprese in Italia e in America Latina, affiancò la lotta contro il nemico allo scopo di realizzare un ' Italia unita.
Il suo nome è legato alla famosa spedizione dei mille (1860) che liberò tutta l 'Italia meridionale del dominio borbonico. Anita fu la donna amata e quella che sposò in Uruguaj.

Così un cantastorie siciliano descriveva Garibaldi.
<<Ch’ è beddu Garibaldu
ca mi pari San Micheluzzi Arcangili davveru!
La mia Sicilia la vinni a libberari
E a vinnicare chiddi che muriru!
Quannu talia, Gesù Cristu pari!
Quannù cumanna Carlu Magnu veru!>>


( Come è bello Garibaldi che sembra proprio San Michele Arcangelo! Venne a liberare la mia Sicilia e a vendicare i patrioti che morirono! Quando ti guarda sembra Gesù, quando comanda è come Carlo Magno.)

La spedizione dei Mille

Quando in Sicilia scoppiò una rivoluzione contro i Borboni, il siciliano Francesco Crispi chiese a Garibaldi di intervenire.
Garibaldi riunì mille volontari e con essi salpò da Quarto, presso Genova, all’alba del 6 maggio 1860.
I Mille si diressero verso la Sicilia.
I Garibaldini, sbarcati a Marsala, si diressero verso l’interno dell’isola.
Il 7 settembre Garibaldi entrava trionfante a Napoli con i suoi legionari, mentre il sovrano e la sua corte fuggivano a Gaeta.
Nel novembre 1860 Marche e Umbria votarono per l'annessione al Piemonte.


La terza guerra d'Indipendenza

Durante la guerra intrapresa dalla Prussia contro l'Austria, l'Italia intervenne ottenendo l'annessione del Veneto (ottobre 1866).
Roma divenne capitale d'Italia, il Papa Pio IX si ritirò nei palazzi del Vaticano (settembre 1870).


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