LA MORTE E MALATTIA

La cura delle malattie veniva affidata ad uno sciamano il quale univa le sostanze medicinali con dei riti magici.
La vita media dei Maya durava tra i 40, 50 anni. I Maya accompagnavano i loro defunti con cerimonie molto strane.

Il corpo del defunto veniva sotterrato all’interno della casa e la bocca veniva riempita di mais.
Le usanze funerarie dei più ricchi era quella di avvolgere i corpi con sudari di cotone nelle tombe.
I defunti di un ceto più elevato,non di rado usufruiscono di una grande tomba personale divisa in varie stanze dove viene deposto un ricco corredo di vasellame e gioielli, facile da individuare perché su essa si alza un ponticello artificiale a forma di piramide.
Durante il rito funebre, viene invocato “HANHAU”, il dio della morte di cui i Maya hanno molto timore.
In epoca più tarda i corpi venivano cremati, le ceneri venivano raccolte nelle statue che assomigliavano al corpo del defunto ed erano venerate dalla famiglia come idoli protettori della casa.
Durante il rito funebre viene invocato HANHAU, il dio della morte di cui iMaya avevano molto timore.
Alla morte i beni venivano divisi in parti uguali ai figli maschi; questa circostanza, cioè il rispetto della proprietà privata, è senza dubbio una delle differenze tra le civiltà Maya, Azteca e Incas.


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