Anni
fa sono andata a Bergamo a trovare la mia zia materna Adriana. A
colazione, il secondo giorno, gli zii mi informarono che mi avrebbero
portato in un posto "speciale". Salii
in macchina con loro e dopo venti minuti di strada vidi in lontananza
una fattoria e mi accorsi che la macchina si stava dirigendo verso di
essa.
Arrivammo nel cortile della casa e osservai cosa
mi circondava: un grande steccato in legno bianco
recintava un branco di cavalli.
Scesi contenta di visitare quel posto veramente
"speciale" e inavvertitamente misi il piede in una cacca di
cavallo. Con rabbia mi pulii la scarpa sullo steccato, ma appena alzai
la testa rimasi di stucco: mi trovai di fronte al muso di un bellissimo
cavallo, che mi guardava con due occhioni dolci, del colore del miele.
Rimasi a bocca aperta, non avevo mai visto un cavallo così maestoso, dal
lucidissimo pelo nero con una stella bianca in fronte.
Si avvicinò a me il padrone del cavallo e mi chiese :
“Vuoi salire su quel cavallo?”
Io con voce tremante gli risposi di sì. Allora lui
mi fece salire sulla sella dell'animale, mi diede in mano le briglie per
tenermi diritta e tenendolo per la cavezza fece camminare per un po' il
cavallo. È stato bello provare questa emozione!
(Giorgia)
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