Scuola Elementare Toniolo

Vita nella Roma Antica

classe IV

lupa capitolina

 

I Romani amavano sedersi a tavola e davano molta importanza alla gastronomia. Il cibo principale dei Romani consisteva in pane, verdura, poca carne, pesce, frutta, miele, uova, formaggio.

Bevevano il vino allungato con l’acqua o addolcito con il miele.

I Romani portavano il cibo alla bocca con le mani e spesso, quando c’era un ospite, mangiavano talmente tanto che vomitavano, per poi ricominciare da capo.

I Romani facevano tre pasti durante il corso della giornata: la colazione, il pranzo del mezzogiorno e il pasto della sera, cena. La colazione si faceva al mattino ed in genere era composta da latte, gallette secche, focaccia all’olio o al miele, formaggio, uova oppure avanzi della sera precedente.

Il prandium si consumava verso la sesta o la settima ora, cioè verso mezzogiorno; era a base di verdura, pesce, uova, funghi. Era un pasto molto frugale e spesso veniva consumato in piedi. Sovente si mangiava fuori casa: nelle tabernae.

La cena, che era preceduta dal bagno nelle terme, spesso era fatta con gli amici che si riunivano attorno a una tavola ricca o modesta, secondo la disponibilità del padrone di casa. Quando questa era scarsa gli invitati portavano il loro cibo.

I banchetti dei ricchi erano abbondanti. Si iniziava con gli antipasti, piatti stuzzicanti, e poi si proseguiva con varie pietanze: carni varie, selvaggina ripiena con salsa, funghi cotti nel miele, pesci con frutta spappolata, formaggio, uova e si finiva con cibi piccanti per stimolare la sete. La cena finiva poco prima della notte.

Per i poveri la cena consisteva in un pasto semplice; si accontentavano di un purè di fave, di una zuppa di verdura o di una pappina fatta con la farina di grano.

ANDREA, GIORGIO, RICCARDO P.

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