Scuola Toniolo
La storia del signor Augusto Costantini
(testi e disegni dei ragazzi delle classi V A e V B)


La caduta del fascismo e l’armistizio

 

Il 10 luglio 1943, gli alleati anglo-americani sbarcarono in Sicilia, cominciando l’occupazione dell’Italia. Le truppe italiane, anche se appoggiate dai tedeschi, non erano in grado di fermare l’invasione. Il 25 luglio 1943 il Gran Consiglio del fascismo decise di mettere fine al governo di Mussolini, che il re fece arrestare; capo del governo fu nominato il maresciallo Badoglio. Subito dopo la fine del regime fascista furono avviate trattative  segrete tra l’Italia e gli alleati per arrivare ad un armistizio.

Titoli di prima pagina di due quotidiani italiani che annunciano la caduta del governo Mussolini e la nomina, a capo del governo, del maresciallo Pietro Badoglio, il 25 luglio 1943

 

L’otto settembre

 

L’otto settembre fu la giornata più nera per gli italiani. Secondo le condizioni dell’armistizio l’Italia doveva entrare in guerra contro la Germania ed i soldati italiani avrebbero dovuto combattere contro i tedeschi. Un’azione di questo tipo sarebbe stata possibile solo se fosse stata preparata con cura, ma l’annuncio dell’armistizio colse ovunque di sorpresa le truppe italiane, che, rimaste senza ordini dopo la fuga del re, furono facilmente disarmate dai tedeschi quasi ovunque.

disegno di Beatrice

L'otto settembre 1943, il signor Costantini ascoltò alla radio l'annuncio dell'armistizio.

Furono catturati e inviati in Germania in campi di prigionia 650.000 militari di cui quasi 40.000 morirono. Il signor Costantini si trovava in Jugoslavia, a Lubiana, quando, insieme ai suoi compagni, sentì alla radio l’annuncio dell’armistizio. Subito uscirono dalla locanda e ritornarono all’aeroporto perché avevano paura che gli slavi li uccidessero.

 

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