Scuola Toniolo
La storia del signor Augusto Costantini
(testi e disegni dei ragazzi delle classi V A e V B)


 

Riprendere a nutrirsi e a camminare

 

disegno di Beatrice

Gli davano da bere un liquido con una specie di clessidra nella quale c’era una pallina che, ad un certo punto, bloccava la salita del liquido.

Per riprendere a nutrirsi ci volle tempo e pazienza. Gli davano da bere un liquido con una specie di clessidra nella quale c’era una pallina che, ad un certo punto, bloccava la salita del liquido. Tutto questo veniva fatto per abituare le stomaco a mangiare dopo tanti giorni di digiuno. Costantini bevve in questo modo per circa un mese, dopo finalmente poté mangiare cibo solido. Per alzarsi dal letto gli ci vollero tre mesi, tanto era debilitato.

 

La guarigione

 

Una volta guarito, il signor Costantini non voleva ritornare al lager, e cercò di rimanere all’ospedale. Quando passarono i medici e gli dissero che era guarito, mentì e disse che aveva mal di pancia. Allora i medici gli dissero che il giorno dopo gli avrebbero fatto i raggi per vedere se aveva qualche malattia allo stomaco. Avrebbe dovuto rimanere a digiuno ma il suo vicino di letto gli diede un biscotto. La mattina dopo il biscotto ai raggi X sembrava un’ulcera allo stomaco. I medici decisero di operare Costantini ma egli confessò di aver mangiato un biscotto perché non voleva tornare al lager.

Chiese di spingere i carrelli del cibo e portare le pentole in cucina perché così poteva ripulire bene le pentole che contenevano ancora cibo attaccato.

Rimase all’ospedale ancora un mese e si irrobustì un po’, così da poter sopportare nuovamente la vita del lager fino alla liberazione e al ritorno a casa.

La mattina dopo il biscotto ai raggi X sembrava un’ulcera allo stomaco.

 

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