Scuola Toniolo
La storia del signor Augusto Costantini
(testi e disegni dei ragazzi delle classi V A e V B)


L’ebreo

 

disegno di Francesca

Andò alla buca e si trovò insieme a un essere umano che lo impressionò.

Ormai erano tanti giorni che non mangiava e il signor Costantini non aveva più voglia di vivere: voleva morire. Andò alla buca e si trovò insieme a un essere umano che lo impressionò. Era uno scheletro vivente, era tanto magro che si vedevano le ossa del cranio; non poteva chiudere i grandi occhi perché non aveva le palpebre; non aveva i capelli e non si capiva se era un uomo o una donna; era senza denti e il suo cappello era più grande della testa perciò ogni tanto gli cadeva sulla fronte: invece di prenderlo con la mano e metterlo a posto lo tirava su con il braccio. Era un ebreo, riconoscibile dalla stella giudaica.

Egli lo guardava e Costantini pensò:

“Lui sicuramente m’invidierà perché io sto meglio di lui. E certamente non morirò se ci si può ridurre come lui.” Ripensò anche alle sue riflessioni della notte precedente e chiese perdono a Dio.

 

home vai all'indice Riuscirà il signor Costantini a mangiare almeno domani?