Scuola Toniolo
La storia del signor Augusto Costantini
(testi e disegni dei ragazzi delle classi V A e V B)


Chi non lavora non mangia

 

I prigionieri si misero in fila per ricevere l'unico pasto della giornata ma...

I prigionieri si misero in fila per ricevere l’unico misero pasto della giornata, ma una SS disse loro che non potevano mangiare perché durante la giornata non aveva lavorato. Il signor Costantini rimase otto giorni senza mangiare, beveva solo l’acqua piovana che si raccoglieva nelle impronte dei cavalli che tiravano i carrelli di sabbia. La notte non riusciva a dormire e gli sembrava di diventare pazzo da quanta fame aveva.

 

Il numero

Quando i bombardamenti danneggiavano una strada, i condannati venivano mandati a liberare la strada dalle macerie.

Il signor Costantini era contento perché pensava che così finalmente avrebbe mangiato.

La sera però tutti mangiarono tranne lui. Allora andò dal soldato e gli disse: “Ho lavorato come tutti gli altri, perché non mi date da mangiare?” Il soldato rispose: “Tu non hai risposto all’appello del tuo numero”. Costantini disse: “A me non avete dato il numero.” Il soldato confermò: “Il numero viene dato a chi resta più di 90 giorni, tu resti solo 7 settimane”.

Infine gli dissero il suo numero: 1711. Costantini doveva ricordarselo altrimenti restava a digiuno, così rimase sveglio a ripeterselo tutta la notte. Si poteva pronunciare in due modi in tedesco e lui li imparò tutti e due. Questo numero per lui voleva dire cibo e lui lo ricorda ancora e lo ricorderà per sempre.

disegno di Francesca

Quando il suo numero fu chiamato, Costantini non rispose, perche non gli avevano dato il numero.

 

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