Scuola Toniolo
La storia del signor Augusto Costantini
(testi e disegni dei ragazzi delle classi V A e V B)

Il pasto

Il pasto allo stammlager veniva dato solo una volta al giorno. Consisteva in una zuppa fatta con un brodo di rape destinate all’alimentazione animale, con l’interno legnoso che bisognava sputare dopo averlo masticato.

Al posto della zuppa a volte veniva data una fetta di pane fatto con segatura di legno commestibile usato al posto della farina. Questo pane si sbriciolava tutto e per mangiarlo bisognava ricompattarlo con le mani. A volte davano una specie di salame che era sangue coagulato avvolto nella carta: la prima volta non lo mangiarono, perché faceva schifo, ma dalla seconda volta non solo lo mangiarono ma raschiavano anche la carta perché avevano molta fame. In tre mesi Augusto Costantini è dimagrito di più di venti chili. Toccandosi le costole che si vedevano sotto la pelle, i militari prigionieri dicevano scherzando che potevano suonare la sinfonia di Beethoven.

La divisa e il numero

Ogni prigioniero aveva ricevuto una casacca con una scritta dietro: la sigla KGF che significa “prigioniero di guerra”.

 

Al collo ogni prigioniero portava una collana con una piastrina dove erano incisi il nome del lager e il numero del prigioniero. Quando dovevano marciare usavano una scarpa e uno zoccolo perché così era più difficile scappare. Marciando provocavano questo rumore: SSS (scarpa) BUM (zoccolo). Erano obbligati a tenere questo ritmo altrimenti venivano picchiati.

disegno di Lucia

I prigionieri erano costretti a portare una scarpa e uno zoccolo, così se fossero riusciti a scappare, non sarebbero andati lontano.

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