Scuola Toniolo
L’arrivo a Villack |
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A Villack, il signor Costantini cercò di scappare e, per questo, rischiò di essere ucciso dal tedesco, che però nel buio e in mezzo ai suoi compagni in divisa, non lo riconobbe. |
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Dopo aver camminato per due giorni e tre notti i soldati italiani arrivarono a Villack, una città sul confine con l’Austria. Lì vennero rinchiusi in un campo recintato. La gente che passava per la strada li invitava, in italiano, a dare il proprio indirizzo perché così avrebbero avvertito le famiglie. Essi scrissero l’indirizzo su un pezzo di carta, lo arrotolarono intorno a un sasso e lo tirarono in strada, sperando che alle loro famiglie arrivasse il messaggio che erano prigionieri. La notte seguente, assieme a dei compagni Costantini cercò di evadere saltando la rete: quelli che scappavano venivano uccisi ma lui fu tirato dentro dai suoi compagni che avevano aperto un cancello, chiuso solo con fili di ferro, del quale prima non si erano accorti. Il tedesco che era fuori di guardia lo vide da lontano ed entrò nel recinto ma insieme agli altri non lo riconobbe, così si salvò la vita. |
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