Scuola Toniolo
La storia del signor Augusto Costantini
(testi e disegni dei ragazzi delle classi V A e V B)

La cattura con l’inganno

La sera dell’otto settembre i Tedeschi arrivarono all’aeroporto con carriarmati e side-car. Un carroarmato aprì lo sportello ed uscì una bandiera bianca che non sventolava e voleva dire che chiedevano di parlare senza sparare.

I tedeschi dissero di essere venuti all’aeroporto per occuparlo,  visto che l’Italia non era più in guerra. Promisero che avrebbero scortato i soldati italiani fino al confine con l’Italia, proteggendoli dai partigiani slavi di Tito.

disegno di Matteo Z.

I tedeschi arrivarono all'aereoporto di Lubiana, la sera dell'otto settembre, con carri armati e side-car.

I militari italiani della base telefonarono prima a Padova e dopo a Roma ma gli aeroporti erano stati abbandonati e nessuno poteva dare ordini.

Gli italiani accettarono perciò la proposta dei tedeschi  ma prima andarono nelle cucine dove c’era il ben di Dio di cibo: tonno, cacao, latte, sigarette, pane...

Presero più cose possibili: c’era chi svuotava lo zaino per riempirlo di provviste, chi ne prendeva addirittura un altro; un uomo anziano, che era nonno, riempì due federe che legò alla cintura, due valigie che portò in mano e uno zaino, che portò sulle spalle. I tedeschi li lasciarono fare e gli italiani partirono a piedi dopo aver consegnato le armi.

Prima di andarsene dall'aereoporto, i soldati italiani presero dalla dispensa tutto quello che poterono.

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