LA FONDAZIONE DI AQUILEIA (181 a.c.)

Intorno alla metà del III secolo a.c. i Romani avevano ormai consolidato il loro predominio su gran parte dell'Italia Centrale e Meridionale. Per Roma il nostro territorio aveva una grande importanza. sia dal punto di vista economico, sia da quello strategico-milotare. In questa area erano presenti vie commerciali terrestri, vie marittime e lagunari,(scali portuali). Per queste ragioni le popolazioni che abitavano al di là delle Alpi erano fortemente attirate dal nostro territorio bagnato dal mare.

Nel 186 a.C. un consistente numero di Galli Trasalpini (circa 12.000) avevano valicato l'arco alpino orientale ed avevano compiuto guerre e saccheggi. Fu in seguito a tale episodio che Roma maturò la decisione di fondare Aquileia ricacciando i Galli Trasalpini. Nel 183 a.C. il senato decise che sarebbe nata una nuova colonia: Aquileia.

Nel 181 a.C. i consoli P. Cornelio Scipione Nasica, C. Flaminio e L. Manlio Acidino tracciarono il solco della nuova città.

FREGIO CON LA RAPPRESENTAZIONE DEL TRACCIATO DEL

"SOLCO PRIMIGENIO" DI AQUILEIA ALLA SUA FONDAZIONE (I SEC.d.C:)

Le più di 3.000 famiglie arruolate (15.000 persone) senza contare gli schiavi, provenienti soprattutto dall'Italia centrale e in misura minore dalla Venetia, furono come al solito divise in classi: cavalieri, centurioni e fanti.

I cavalieri ricevettero 140 iugeri, i centurioni 100 iugeri ed i fanti 50 iugeri. La prima e la seconda classe, favorite da maggiori assegnazioni di terreno, dovevano costituire il ceto di governo locale.