Il mondo ieri e oggi
Cambiamenti sociali, economici, ma purtroppo anche ambientali. Dal secolo scorso ad oggi si sono verificati molti cambiamenti riguardanti le condizioni di vita delle popolazioni .La situazione generale è migliorata: il lavoro si è alleggerito, la vita media sì è allungata, è aumentato il benessere,ma non possiamo dire la stessa cosa per l’ambiente. Prendendo spunto da due articoli di “La Repubblica”, rispettivamente del 12 ottobre e del 10 Novembre, abbiamo fatto le nostre riflessioni sul problema dei “gas serra”che si è fatto sentire molto in questi ultimi tempi. A causa della elevata industrializzazione, il nostro mondo sta diventando sempre più invivibile. La concentrazione di anidride carbonica, il maggior responsabile dell’inquinamento atmosferico , è aumentata dalla rivoluzione industriale ad oggi del 30%, ma solo negli ultimi decenni del 25%. Questo dato preoccupante ha contribuito alla formazione del fenomeno dell’ effetto serra; un accumulo di gas sparati verso l’alto dai tubi di scappamento delle auto, dal petrolio bruciato nelle centrali elettriche, dai roghi delle foreste. Essi ostacolano il passaggio dei raggi infrarossi rinviati dalla terra verso l’alto, provocando un progressivo riscaldamento della bassa atmosfera. Se la temperatura dovesse continuare a crescere ai ritmi odierni, le conseguenze sarebbero catastrofiche : i ghiacci polari si scioglierebbero, aumenterebbe il livello degli oceani e molte città costiere verrebbero sommerse dall’acqua. Tutto ciò è stato provocato dall’uomo e dai suoi interessi economici. Egli non si è preoccupato minimamente dell’ambiente, mirando solo a produrre per guadagnare. Ma non occorre andare troppo lontano per accorgersi degli effetti devastanti provocati dallo sfruttamento e dal non rispetto verso l’ambiente. Anche nelle nostre città lo smog è molto alto a causa dell’elevato traffico. Inoltre se l’assenza di pioggia si prolunga molto, i vari comuni sono costretti a prendere provvedimenti con la limitazione del traffico automobilistico. Coloro i quali soffrono di più sono gli anziani ed i bambini. Essi infatti possono essere colpiti da disturbi respiratori ed allergie. Ma cosa possiamo fare dopo secoli di sfruttamento da parte dei nostri antenati? Non possiamo ritornare al passato, ma limitare i danni, cambiando mentalità. Il futuro del pianeta è ormai nelle mani di noi giovani. Se vogliamo salvarlo e salvare noi stessi dobbiamo fare nostra la celebre frase di un capo pellerossa: Questa Terra non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, ma ricevuta in prestito dai nostri figli. Caccavale Ivan, Persechino Sara - III C |
In questo numeroConclusione del progetto "SAPERE I SAPORI" Edizione 2004
Opuscolo sugli OGM
Il mondo ieri e oggi
Ancora alla ribalta gli allagatori del Liceo Parini
Con il superbinocolo L.B.T alla scoperta dei segreti dell'universo
News dal mondo della scienza
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