Periodico della Di Biasio - edizione on line Febbraio- Marzo 2011

 

GALILEO GALILEI

Galileo è il padre della scienza moderna, infatti ha adottato un nuovo metodo scientifico basato anche sull’utilizzo di strumenti scientifici.

Nacque nel 1564 a Pisa, ma si trasferì a Firenze con la sua famiglia dove fece gli studi. Per volere del padre si iscrisse alla facoltà di medicina all’Università di Pisa, ma non interessato decise di ritornare a Firenze dove si applicò negli studi della meccanica e della matematica.

Grazie ai suoi approfondimenti egli formulò teoremi sulla matematica e sulla geometria. A Galileo fu assegnata la Cattedra di matematica all’Università di Pisa ed in questo periodo scrisse il “De Motu” che trattava del movimento dei corpi in caduta libera. In seguito ricevette la Cattedra di Matematica, Geometria ed Astronomia all’Università di Padova.

Proprio a Padova egli si avvicinò alla teoria Copernicana sul moto dei pianeti ed incominciò ad utilizzare un nuovo strumento: il telescopio. Osservando il Cosmo egli scoprì quattro satelliti intorno a Giove che, in onore di Cosimo II de’ Medici chiamò: Stelle Medicee.

Galileo arrivò alla conclusione che era il Sole a trovarsi al centro dell’Universo e tutti i pianeti ruotavano attorno ad esso: minò così le fondamenta della teoria Tolemaica. Questa concezione dell’Universo fu bocciata dalla Chiesa e lo scienziato venne accusato di eresia.

Galileo però non si intimorì, e pubblicò il suo libro “Dialogo sui due massimi sistemi del mondo” accrescendo il contrasto con la Chiesa cosicché il Papa Urbano VIII riaprì per lui le porte del Tribunale della Inquisizione. Minacciato di tortura Galileo fu costretto ad abiurare le sue teorie ed il Tribunale lo condannò agli arresti domiciliari nella sua dimora nei pressi di Firenze.

Morì nel 1642 nella quasi totale cecità.

Le sue spoglie si trovano nella Chiesa di Santa Croce a Firenze e solamente nel 1992 la Chiesa lo assolse dall’accusa di eresia e riconobbe il suo genio.

Eugenia Di Mascio - classe III sez. D

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In questo numero

Galileo Galilei

 

Isacco Newton

 

Taratura del dinamometro