Charles Darwin

 

Charles Darwin nacque a Shrewsbury, in Inghilterra, nel 1809, quinto dei sei figli di Robert Darwin, medico generico del paese. Da scolaro lesse il libro "The Natural History of Selburne", testo diffuso in quel tempo, contenente le osservazioni di campagna scritte, giorno per giorno, dal naturalista Gilbert White, considerato uno dei padri fondatori della storia naturale.

Darwin ne restò affascinato ed iniziò a collezionare insetti, rocce e minerali, ad osservare gli uccelli dei dintorni del paese ed a praticare la caccia. Studiò dapprima medicina a Edimburgo (1825-1827), quindi si dedicò agli studi ecclesiastici al Christ's College di Cambridge. Il suo maggior interesse fu però per le scienze naturali; laureatosi in tale disciplina nel 1831, nel novembre dello stesso anno si unì, come naturalista, alla spedizione del capitano Fitzroy, che, con il brigantino Beagle, visitò le coste orientali dell'America del Sud, numerose isole del Pacifico, fra cui le Galápagos, la Nuova Zelanda e alcune regioni costiere dell'Australia. Dal viaggio, che durò cinque anni (1831-1836), Darwin riportò una grande quantità di documenti e di osservazioni; dopo il 1840 vennero pubblicate le sue note di viaggio (conosciute in Italia col titolo Viaggio di un naturalista intorno al mondo). Nel 1859 uscì il suo libro più importante, che aveva meditato fin dal 1837, in seguito alla crociera sulla Beagle: L'origine delle specie attraverso la selezione naturale.

Le considerazioni originali che Darwin espose in quest'opera e in numerose altre sulla variabilità delle specie, come frutto delle sue innumerevoli osservazioni, formano la teoria dell'evoluzione. Darwin dimostrò che l'evoluzione è l'elemento comune, il filo conduttore della diversità della vita. La teoria evoluzionistica di Darwin si basa su tre presupposti fondamentali.

1 Riproduzione: tutti gli organismi viventi si riproducono, ma questi sono in numero nettamente maggiore a quelli che servirebbero per essere in equilibrio con il cibo e con lo spazio ambientale messo loro a disposizione.

2 Mutazioni: all'interno della stessa specie ci sono esseri diversi tra loro; ve ne sono di più lenti e di più veloci, di più chiari e di più scuri, e così via.

3 Selezione: esiste una lotta continua per la sopravvivenza all'interno della stessa specie e anche all'esterno.

Nella lotta sopravvivono gli individui meglio adattati all’ambiente, grazie a variazioni più favorevoli che poi trasmetteranno ai discendenti. Egli affermò che l'evoluzione di nuove specie deriva da un accumulo graduale di piccoli cambiamenti. Ciascuna specie presenta una propria serie di adattamenti, ossia di caratteristiche che si sono evolute mediante la selezione naturale.

 

Alfredo Bracciale classe I sez. F

 

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