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L'Educazione

frammenti

 

Educare è sempre più facile che rieducare 

A.S. Makarenko

 

L'esercizio fisico, quando è imposto, non fa nessun male al corpo;
ma la conoscenza acquisita per forza non ha presa sulla mente.

Platone
 

 


Nell'incertezza della vita, voi docenti avete una missione da affrontare dovete aiutare gli allievi, i giovani ad imparare a vivere.
La conoscenza fine a se stessa, infatti, non serve, deve invece servire per vivere

Edgar Morin

 

Se è veramente saggio,
non vi introdurrà
nella casa della sua sapienza,
ma vi accompagnerà
alla soglia 
della vostra mente.

Kahlil Gibran, L'insegnante

 

 


 

I genitori possono dare ai figli due cose importanti: radici e ali
 

Maria Rita Parsi
 


 



 

Non esiste una cosa denominata neutralità dell'educazione: non c'è dubbio che la dimensione educativa è, per sua natura, politica

Paulo Freire

 


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...La cosa più importante che potrebbe fare un insegnante è essere un buon scolaro, imparare nuove cose insieme ai bambini e dare un buon esempio di apprendimento.
L'essere realmente uno scolaro esperto dovrebbe costituire uno dei requisiti di un insegnante,
insieme ad essere una persona calda, meravigliosa e comprensiva...

Seymour Papert

 

C’era una generosità civile nella scuola pubblica, gratuita, che permetteva a uno come me di imparare. Ci ero cresciuto dentro e non mi accorgevo dello sforzo di una società per mettere in pratica il compito.
L’istruzione dava importanza a noi poveri. I ricchi si sarebbero istruiti comunque. La scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza.
Non aboliva la miseria, però tra le sue mura permetteva il pari. il dispari cominciava fuori.


Erri De Luca, ‘Il giorno prima della felicità


 

 

“Questo nostro mestiere, che i grandi professori (non a caso chiamati maestri) hanno fatto con passione e rigore, è un compito sociale. Non siamo venditori della merce ‘sapere’ e neppure i fornitori di un servizio. Siamo, o dovremmo essere, parte di una comunità di liberi e uguali, che ha lo scopo, uno scopo che più degno e importante non si può: accompagnare giovani donne e giovani uomini a diventare cittadini colti e competenti, persone ‘verticali’, con la schiena dritta, capaci di pensare e di ribellarsi alle ingiustizie, e capaci di farlo perché competenti e istruiti, capaci di sviluppare le loro capacità, i loro talenti, di proteggere le differenze, le relazioni, la cura, e i cui risultati devono dipendere, in ultima istanza, dai loro meriti.”



Da “Contro la meritocrazia. Per un’Università delle capacità, dei talenti, delle differenze, delle relazioni, della cura”. di Nicola da Neckir, e-book di Edizioni La Meridiana. Il volume contiene anche il «Piccolo disperato dizionario demagogico dell’università», curato da Giovanni Azzena e Marco Rendeli.

 

   
     

Bisogna far crescere il pensiero divergente e una certa impertinenza cognitiva. Se lasciamo i figli davanti alla TV non saranno mai scomodi intellettualmente, individui che pongono domande. Sono necessari sia la fatica che il piacere, è un tandem che va avanti insieme.
Nel 2000 quando fu lanciata la "Strategia di Lisbona" che imponeva la conoscenza come vera, grande energia del futuro, l'Italia diede un contributo decisivo e fu fonte di ispirazione. Dagli anni 70 al 2000 la nostra scuola dagli asili ai licei ha rappresentato un modello. Era al primo posto sui 15 paesi. Oggi è al tredicesimo, rivoltata come un calzino dalla controriforma Gelmini. Questa scuola non sa parlare alle menti e ai cuori dei ragazzini.

(Franco Frabboni, pedagogista, di lui ricordiamo "la scuola rubata")

 

 
 

Dare a un bambino un senso allargato della comunità lo aiuta a non dipendere da un solo essere

Sobonfu Somé

 

Quando avete un figlio, non è soltanto vostro figlio, ma della comunità.
Fin dalla nascita, la madre non è l'unica responsabile. Tutti possono nutrirlo e occuparsene.
Se una donna ha un bimbo, può dare il seno a qualunque bimbo.

Sobonfu Somé

Ci vuole tutto un villaggio perché i genitori non diventino pazzi.

Sobonfu Somé

 

   
   

Non esiste un maestro unico: si è sempre allievio e maestro insieme, poiché il maestro insegna agli altri, Ma lui stesso impara con gli altri.

Tradizione Dogon