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La carta di Peters
per vederla a colori


La carta di Mercatore

 

E' un'ottima lezione di geografia. Un'ora di discussione e di confronti con i ragazzi che porta a riflessioni e utili scambi sul nostro materiale scolastico e su quello che spesso si nasconde in un cosa così neutra e oggettiva come dovrebbe essere un planisfero.
Si può partire mettendo a confronto le due carte in discussione, quella di Peters e quella di Mercatore e facendo scoprire da soli ai ragazzi perché la seconda è falsata (l'equatore non al centro della carta).
Provate: non ve ne pentirete.

Arno Peters è uno storico e geografo tedesco che nel 1941 scrisse "La storia del mondo otticamente sincronica". In questa sua storia le vicende dell'Europa avevano lo stesso peso delle grandi culture asiatiche, africane e dell'America precolombiana. In questa sua storia le vicende politiche (dinastie, guerre, conquiste) avevano meno peso dell'arte, della scienza, della religione, della filosofia, del diritto: di tutti gli aspetti culturali che rendono unico e peculiare ogni popolo. E' stato un libro rivoluzionario nel suo genere. Provate a controllare sui nostri atlanti storici e sui nostri testi scolastici: anche se in questi ultimi anni c'è stato un notevole sforzo nel renderli più equilibrati, le vicende degli altri continenti vengono sacrificati alla storia europea. I 14/15 della Terra vengono sbrigati in poche pagine.

E proprio facendo seguito a questo suo lavoro, Peters pensò di elaborare una carta geografica che rispettasse le effettive dimensioni dei vari paesi e la loro reciproca posizione in un quadro unitario. lavoro non facile ma che, pubblicato nel 1973 trovò subito un immediato successo. la carta di Peters fu scelta come simbolo della carta dei diritti dei popoli e fu pubblicata in oltre 200 edizioni.

La rappresentazione della superficie terrestre, che è tridimensionale, non può mai essere riportata fedelmente in un piano bidimensionale, qualcosa viene perso. I geografi e i cartografi, a seconda delle finalità e dei mezzi tecnici posseduti, hanno scelto quali aspetti privilegiare, rotte marine, coste, ambienti più interessanti per i committenti (mercanti e monarchi).
La carta che si è maggiormente imposta è quella di Mercatore (1569, altro cartografo tedesco), che pone l'Europa al centro e che riserva ai Paesi del Nord del pianeta i 3/4 della carta, rimpicciolendo e schiacciando l'emisfero Sud nell'ultima quarto. La carta originale di Mercatore nel corso dei secoli è stata resa più accurata nei particolari e non nel suo difetto originale: controllate nei testi di geografia e negli atlanti: l'equatore non si trova a metà del rettangolo, ma molto più giù...

Ad un primo sguardo la carta di Peters ci lascia perplessi. Non siamo abituati a vedere un mondo siffatto. Impariamo infatti la geografia del mondo su una carta che non mostra il mondo così com'è. Sul planisfero tradizionale l'Ecuador non si trova al centro, la Scandinavia sembra più grande dell'India quando in realtà è tre volte più piccola, la Russia è il doppio dell'Africa, quando in verità è più piccola; l'America Latina ha meno spazio dell'Europa ed ancor meno degli USA e del Canada messi assieme, quando in realtà il Sud America è il doppio dell'Europa e sensibilmente più grande del Nord America.

Certamente la dimensione di un Paese non è il solo aspetto, e neanche il più importante per conoscere una nazione. Ciò non toglie che devono andare rispettate quelle che sono le sue effettive dimensioni. Per conoscere e "capire" un Paese sono necessari, ovviamente, altri strumenti di lettura e interpretazione che ci facciano sentire la dimensione mondiale della nostra epoca, la comune umanità di tutti i popoli e l'esigenza di incontri finalmente paritari.

In ogni caso la carta geografica del mondo di Peters è un invito a guardare al nostro pianeta con occhi diversi: le carte geografiche che rimpiccioliscono tutto il Sud del mondo sono anch'esse, in definitiva, il simbolo di una geografia rubata, un'economia saccheggiata, di una storia falsificata...

Cliccando al link "Ricomponiamo il mondo", potrai vedere un gioco di cooperazione che ha alla base proprio la carta di Peters.

Pasquale Cananzi