GIUDICE DI PERCORSO
4.1 - FIGURA DEL GIUDICE DI PERCORSO
4.1.1
- INCARICHI ARBITRALI L’incarico
arbitrale del Giudice di Percorso è previsto nelle gare di Velocità e di
Maratona 4.1.2
- ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI L’assegnazione
dell’incarico arbitrale nella postazione di percorso è di esclusiva
competenza del Giudice Arbitro Principale. Qualora
per cause di forza maggiore vi fosse impossibilità a seguire le gare con il
motoscafo, compete al Giudice Arbitro Principale il compito e le modalità per
collocare ogni mt. 250 ( per le gare di velocità ) i Giudici di Percorso che
unitamente allo Starter ed ai Giudici di Arrivo controllano la gara nel loro
tratto di competenza. 4.1.3
- SOSTITUZIONE Come
per le altre postazioni il Giudice Arbitro Principale può disporre: a)
un avvicendamento con gli altri incarichi da parte degli Ufficiali di Gara a
disposizione, con una esplicita predeterminazione dei turni di rotazione b)
la variazione, in qualsiasi momento della manifestazione, degli incarichi
arbitrali se la scelta è ritenuta utile al buon svolgimento della gara. 4.2 - ATTIVITÀ SUL CAMPO
4.2.1
- ARRIVO SUL CAMPO Il
Giudice di Percorso, prima di inserirsi nella propria posizione nella prima
gara, deve attentamente prendere visione del campo di gara: -
numero e dislocazione delle spighe, delle boe e dei barchini, dei cavi di
ancoraggio di tutte le attrezzature galleggianti al fine di individuare le
migliori traiettorie per il motoscafo in modo da non creare intralci o eventuali
danneggiamenti al campo. In
accordo con le disposizioni del Giudice Arbitro Principale, il Giudice di
Percorso deve raggiungere la postazione in prossimità della partenza in tempo
utile per: a)
controllare la regolarità del campo b)
verificare il buon funzionamento del motoscafo e la capacità del pilota c)
concordare e verificare con il pilota il comportamento durante lo svolgimento
delle gare d)
concordare con gli altri Giudici di Percorso di Partenza ed Arrivo le modalità
operative Nella
prima giornata è consigliabile che il Giudice di Percorso verifichi il campo di
gara almeno mezz’ora prima dell’inizio
per essere sulla linea di partenza almeno 10 minuti prima della prima
gara. 4.2.2
- COLLEGAMENTI Il
Giudice di Percorso non è
necessario, ed a volte è sconsigliabile, che abbia collegamenti via radio o con
megafoni con gli altri Giudici. L’unico
collegamento a distanza è dato dalla bandierina bianca ( tutto regolare ) e
rossa ( segnalazione di una squalifica ). In
questo ultimo caso il Giudice di percorso si dovrà avvicinare alla postazione
del Giudice Arbitro Principale per comunicare, curando che nessuno senta il
commento, il tipo di squalifica che è stata commessa e che sarà notificata dal
Giudice Arbitro Principale. 4.2.3
- COMUNICAZIONE DI IRREGOLARITÀ Qualora
il Giudice di Percorso ravvisi l’effettuazione o l’esistenza di irregolarità
da parte di qualche concorrente, dovrà comunicare al Giudice Arbitro Principale
o al suo sostituto immediatamente la squalifica inflitta da notificare al
Rappresentante della Società
interessata. Se
irregolarità è riferita al campo di gara il Giudice di Percorso comunicherà
la stessa al Giudice Arbitro Principale. 4.2.4
- PERCORSO Il
Giudice di Percorso dispone di un motoscafo con pilota per seguire da vicino lo
svolgersi della gara affidatagli ed anche per tutti gli altri spostamenti. Durante
lo svolgimento della gara il Giudice di Percorso dovrà stare in posizione
eretta per meglio seguire tutte le azioni della gara e per una migliore immagine
di autorevolezza. Di
norma seguirà la gara al centro del campo ( corsia n. 4 o corsia n. 5 ) e deve
accertarsi che i concorrenti mantengano la loro linea d’acqua. Il
concorrente deve mantenere una distanza di almeno mt. 5 in qualunque direzione (
laterale e verticale) dall’altro concorrente e non approfittare della sua
scia. Giudicare
la scia diventa a volte, se non complesso, almeno articolato. Infatti
per due concorrenti in linee d’acqua attigue, che stanno gareggiando ad una
distanza inferiore ai mt. 5 regolamentari, prima di segnalare l’infrazione
bisogna valutare: a)
intenzionalità b)
durata e lunghezza del percorso ritenuto sospetto E’
da considerare intenzionale la scia: -
quando l’atleta va a cercare l’altro concorrente -
quando il tragitto ed il tempo di scia si protraggono In
questi casi la squalifica va segnalata senza esitazione. Altra
infrazione che va sanzionata con la squalifica è il salto di corsia (
concorrente che invade un’altra corsia ). L’incolumità
e la vita degli atleti sono la cosa più importante. Se
l’imbarcazione di soccorso dovesse ritardare ad intervenire il Giudice di
Percorso dovrà provvedere immediatamente e personalmente. Qualora
si verificassero dei notevoli distacchi tra le imbarcazioni di testa e di coda
di una gara, comunque tali da non rendere agevole il controllo di quelle di
testa, il Giudice di Percorso potrà sopravanzare, cercando di non provocare
disagi alle imbarcazioni arretrate. Alla
fine della gara, quando tutti gli equipaggi al completo hanno attraversato la
linea del traguardo, alzerà la bandiera bianca ( gara regolare ) ,o la rossa (
gara irregolare ) in direzione della postazione dei Giudici d’Arrivo. Nelle
Gare Internazionali, di Campionato Italiano , quando le condizioni lo consentono
( numero di Ufficiali di Gara sufficiente ) sarebbe buona norma fare seguire le
gare da due Giudici di Percorso con l’avvertenza che alla fine della gara,
dopo un rapido cenno d’intesa entrambi possono alzare la bandiera dello stesso
colore. Qualora
nel corso della gara si fossero riscontrate irregolarità in corsie
di propria competenza i Giudici di Percorso possono sollevare le bandiere
anche di colore non concorde. Il
Giudice di Percorso che abbia ravvisato l’infrazione comunicherà al Giudice
Arbitro Principale la squalifica dell’equipaggio
comminata che sarà dallo stesso notificata al Rappresentante della Società. 4.2.5
- RISALITA DEL CAMPO DI GARA Al
termine di ogni gara e dopo aver segnalato con bandierina bianca o rossa
l’esito della stessa, il Giudice di Percorso dovrà risalire il campo di gara
al centro dello stesso rallentando ed uscendone opportunamente in prossimità
della linea di partenza o all’avvicinarsi dei concorrenti della gara
successiva. Se
i Giudici di Percorso sono in numero di 2 o 3, devono risalire il campo di gara
al centro dello stesso uno dietro l’altro, rallentando ed uscendo
opportunamente in prossimità della linee di partenza uno da un lato e uno o due
dall’atro, o all’avvicinarsi dei concorrenti della gara successiva, dopo di
che si posizioneranno dietro ai concorrenti in partenza. ( vedere lo schema
“ Posizione Giudice di Percorso riportato
a lato ). 4.2.6
- INDICAZIONI Il
Giudice di Percorso non deve rivolgersi direttamente ai concorrenti, ne
chiamarli per nome, deve inoltre evitare di pronunciare indicazioni attinenti lo
svolgimento della gara 4.2.7
- ATTREZZATURA E MATERIALE Il
Giudice di Percorso deve disporre del seguente materiale : a)
programma delle gare b)
bandiera bianca c)
bandiera rossa d)
moduli per le squalifiche e)
eventuale megafono
4.3
- MODULISTICA
4.3.1
- MODULO DI SQUALIFICA - CANOA VELOCITÀ La
segnalazione di ogni singola irregolarità dovrà essere documenta e per
la comunicazione di squalifica dovrà essere utilizzato il modello n.
06 e comunicata al Giudice Arbitro Principale che la notificherà al
Rappresentante della Società. 4.3.2
- MODULO DI SQUALIFICA - CANOA MARATONA La
segnalazione di ogni singola irregolarità dovrà essere documentata e per la
comunicazione dovrà essere utilizzato il modello n. 07 e comunicata al
Giudice Arbitro Principale che la notificherà al Rappresentante della
Società.
5.1
- POSTAZIONE D’ARRIVO La
postazione d’arrivo deve essere collocata in una posizione isolata e
tranquilla, che consenta agli Arbitri d’Arrivo un sereno svolgimento delle
operazioni, senza interferenze o condizionamenti. L’accesso
alla postazione è riservato al Giudice Arbitro Principale ed agli Ufficiali di
Gara. 5.2
- COMPOSIZIONE La
postazione d’arrivo deve essere composta: a)
da un Arbitro
se la Giuria è composta da 1 a 4 Giudici Arbitri o Ufficiali di Gara b)
da 3 Arbitri ( compreso il Capo dei Giudici di Arrivo )
se la Giuria è composta da 5 o più Giudici Arbitri o Ufficiali di Gara 5.3
- CAPO DEI GIUDICI D’ARRIVO La
designazione è di competenza del Giudice Arbitro Principale. Salvo
casi eccezionali ed imprevisti, l’incarico deve essere espletato dallo stesso
Ausiliare per l’intera competizione. I
requisiti ideali per la nomina a Capo dei Giudici d’Arrivo sono: a)
qualifica da Giudice Arbitro e relativa anzianità di carica b)
grado elevato, anche corretto, di percezione visiva c)
significativa esperienza in gare nazionali d)
perfetta conoscenza della casistica arbitrale e)
profonda conoscenza dei Codici di
gara f)
conoscenza delle norme organizzative e di giustizia g)
conoscenza dei Colleghi della Giuria Il
Capo dei Giudici dì Arrivo staziona generalmente nella zona d’arrivo,
mantenendosi in costante collegamento con il Giudice Arbitro Principale. Rimane
sul campo di gara sino al termine della manifestazione, per partecipare alla
riunione finale della Giuria. 5.4
- CRONOMETRAGGIO Il
Giudice Arbitro Principale d’intesa con il Capo dei Giudici d’Arrivo, deve
individuare un funzionale sistema di collegamento con il gruppo dei
cronometristi, nel rispetto delle reciproche competenze. 5.5
- FOTOFINISH Qualora
la Giuria d’arrivo non raggiunga il consenso unanime sull’ordine d’arrivo,
è indispensabile il ricorso al fotofinish. La
consultazione del fotofinish compete all’Arbitro d’Arrivo incaricato, che
provvede di propria iniziativa o su istanza del Capo dei Giudici d’Arrivo o
del Giudice Arbitro Principale. E’
opportuno che il Giudice Arbitro Principale limiti la facoltà di consultare la
pellicola del fotofinish ai soli Ausiliari della postazione d’arrivo. Inoltre
può essere consultato dal Direttore di Gara, dai membri della Giuria, dal
Presidente della F.I.C.K., dal
Presidente della D.A.C. e dal Supervisore. Può
essere visionato anche dal Rappresentante di Società che ha presentato il
reclamo scritto. Per
la lettura della pellicola del fotofinish, la Giuria e gli altri aventi diritto
si avvalgono dell’esperienza del competente cronometrista. 6 - GIUDICE ARBITRO DI SETTORE - DISCESA E SLALOM 6.1
- GIUDICE DI SETTORE - RUOLO Viene
designato per la gara dalla Direzione Arbitrale, fa parte della Giuria e
partecipa al Consiglio di Gara. E’
responsabile di un settore di porte e dovrà: a)
assicurarsi che nelle porte di sua competenza i Controllori di Porta
attribuiscano correttamente le penalità, sollevando visibilmente le palette con
le penalità b)
accertarsi che i Controllori di Porta di sua competenza siano collocati in
postazioni idonee all’osservazione c)
segnalare, in caso di superamento, al concorrente raggiunto di non ostacolare la
manovra ( con fischi intermittenti ) d)
provvedere, in caso di rovesciamento di un concorrente, che il Controllore di
Porta ne segnali l’eliminazione e
che il concorrente abbandoni
immediatamente il percorso e)
risolvere con i Controllori di Porta a suo favore, immediatamente qualsiasi
controversia circa l’attribuzione delle penalità f)
riportare sulla modulistica in suo possesso tutte le penalità attribuite ai
concorrenti, con particolare riguardo alle penalità eventualmente contestabili,
per questo è utile reperire ogni elemento di giustificazione g)
provvedere affinché i Controllori di Porta non siano interpellati dai
concorrenti e dai Rappresentanti di Società, invitando questi ultimi a
presentare eventualmente reclamo al Giudice Arbitro Principale. 6.2
- IMPOSTAZIONE PRIMA DELLE GARE Il
Giudice Arbitro Principale provvederà all’assegnazione delle postazioni ( a
percorso definitivo ed approvato ) in base all’esperienza ed alle
caratteristiche tecnico/fisiche dei Colleghi di Giuria. La
postazione, a giudizio del Giudice
Arbitro Principale, potrà essere cambiata tra la prima e la seconda
prova. Concorderà
con loro il sistema di comunicazione e, se le porte assegnate lo permettono, si
posizionerà nella stessa posizione dei Controllori di Porta. 6.3
- COMPORTAMENTO DURANTE LA GARA Il
Giudice di Settore abbandonerà la propria postazione solo se riceverà
sostituzione dal Giudice Arbitro Principale. Rileva,
su apposita modulistica, tutte le penalità evidenziando quelle di particolare
complessità, per essere in grado in ogni momento di relazionare il Giudice
Arbitro Principale. Eviterà
di mostrare la modulistica ad altre persone che non sia il Giudice Arbitro
Principale. In
presenza di estranei non mostrerà mai dubbio sulla valutazione: una
penalità assegnata dovrà essere oggetto di una ponderata precedente decisione.
Verificherà
che i Controllori di Porta abbiano assegnato, e che comunichino la sua stessa
penalità sollevando ben visibilmente le palette. In
caso di disaccordo interviene immediatamente per la ricerca di verdetto univoco. Curerà
che i Controllori di Porta siano attenti, non incitino i concorrenti e che
richiamino gli stessi per gli eventuali errori commessi. Rileva
ogni fatto che si svolga nel tratto di percorso di sua competenza, segnalerà al
Giudice Arbitro Principale l’eventuale modifica dell’altezza delle porte. Informerà
il Giudice Arbitro Principale di quei concorrenti che non hanno abbandonato il
percorso a seguito di un rovesciamento. Informerà
ancora il Giudice Arbitro Principale di quei concorrenti che nonostante la sua
segnalazione con il fischietto, non si sono lasciati agevolmente superare e lo
informerà inoltre delle squalifiche comminate per la notifica. 6.4
- COMPORTAMENTO AL TERMINE DELLA GARA Parteciperà
alla riunione della Giuria di fine gara, relazionerà il Giudice Arbitro
Principale circa i fatti accaduti nel Settore di sua competenza. Rimarrà
a disposizione del Giudice Arbitro Principale fino a quando non sarà
autorizzato ad abbandonare il campo per prestare testimonianza in caso di
contestazioni. Tratterrà
la documentazione prodotta allo scopo di essere in grado di garantire una
risposta anche a reclami che potessero giungere dopo il termine della gara. 6.5
- PROSPETTO DELLE PENALITÀ E’
formato da tre sezioni. Nella
prima ( a sinistra guardando ) colonna
vanno indicate le porte da controllare, i numeri di pettorali dei concorrenti e
le penalità assegnate ( utilizzare un foglio singolo, uno per la prima prova ed
uno per la seconda prova ). Nella
seconda ( in alto a destra, con i
disegni ), usata solo per le penalità di “ 2 “ punti, il Giudice di Settore
evidenzierà l’esatta dinamica della penalità crociando le due parti venute
in contatto. Nella
terza ( in alto a destra, tabella ) è riportata la legenda che evidenzia le più
usuali penalità di “50
“ punti ( 8 in totale ) , le quali dovranno essere segnate nella casella della
prima o seconda parte a seconda della prova. Esempio
se un concorrente passa nella porta solo con la testa e non con
l’imbarcazione o una parte di essa, segneremo nella casella delle
penalità la lettera “ D “. Per
la compilazione del modulo delle penalità si consiglia l’uso della matita e
non altro tipo in quanto se il
foglio fosse umido è solo
possibile la scrittura che con la sola matita. Inoltre
è consigliabile l’uso della matita quando si hanno dubbi sulla penalità,
perché è possibile correggere, prima del verdetto definitivo, senza dare
l’immagine di insicurezza nel giudizio. 6.6
- MODULISTICA
6.6.1
- MODULO DI SQUALIFICA - CANOA FLUVIALE La
segnalazione di irregolarità commesse dagli equipaggi durante il percorso, dovrà
essere documentata utilizzando per la squalifica il modello n.
08 e comunicata al Giudice Arbitro Principale che la notificherà al
Rappresentante della Società interessata. 6.6.2 - MODULO PER SEGNALAZIONE DELLE PENALITA’ La
segnalazione di ogni singola penalità dovrà
essere documentata e per tale compito dovrà essere utilizzato il modello n.11,
da compilare con le modalità
precedentemente dette. Tale
documento andrà conservato in modo da poterlo consultare in caso di
contestazione. 6.7
- ILLUSTRAZIONE DEL CAMPO DI GARA La
piantina allegata illustra un campo di gara per una gara di slalom con
indicazione del passaggio delle varie porte e delle penalità che si possono
eventualmente commettere. “
LO SLALOM “ Il
Canoista deve superare le Porte nel loro senso di percorso senza toccarle. Lo
“ SLALOM “ consiste nel superare più velocemente possibile in Canoa ed in
Kayak, le Porte, senza toccarne le paline nel loro senso di marcia. “
LE PORTE “ Le
Porte sono numerate da 1 a 25 ( min 20, max 25
- Cat. Allievi/Cadetti max
15 ) Il
Canoista deve superarle nel loro ordine numerico e nel senso definito dai colori
delle paline. Paline
“ VERDI “ =
Porte in discesa ( senso della corrente ) Paline
“ ROSSE “ =
Porta in risalita ( controcorrente -
min 6 ) Il
numero progressivo della Porta è libero nel giusto senso di marcia e barrato
nel senso errato. “
ERRORI E PENALITÀ’ “ “
2 “ Punti
=
Minuti-secondi, toccando una o
entrambe le paline di una porta “
50 “ Punti =
Minuti-secondi , per una porta
omessa “
CALCOLO DEI RISULTATI “ Tempo
impiegato + Penalità =
Risultato Si
corrono due prove e si tiene conto della somma dei risultati di entrambe le
prove.
6.8
- CASISTICA DI SLALOM In
allegato, di seguito, sono illustrati schemi di casistica di
slalom con alcune delle possibili situazioni nelle quali il Giudice di
Settore si troverà ad operare. E’
consigliabile, in caso di dubbio o incertezza, la loro consultazione per essere
sempre certi di dare un giudizio professionalmente
corretto.
7.1
- NORME GENERALI Gli
Ufficiali di Gara devono tenere un comportamento con gli Atleti ed i Dirigenti
di Società degno dei diversi ruoli
all’interno della stessa Federazione. Gli
Ufficiali di Gara non devono in alcun modo raccogliere le provocazioni
provenienti dal pubblico, sia esso estraneo al movimento che coinvolto. Gli
Ufficiali di Gara devono ridurre le spiegazioni verbali al minimo. Basta
infatti mostrare i segnali che evidenziano il fallo commesso. Non
instaurare alcuna discussione con i giocatori in campo. Gli
Ufficiali di Gara devono pretendere dal Comitato Organizzatore che la zona del
tavolo di Giuria ed intorno il rettangolo di gioco sia ben delimitata
visibilmente e all’interno della stessa che nessuna persona non
autorizzata potrà transitarvi o
sostarvi. Gli
Ufficiali di Gara devono avere un rapporto costruttivo e dialettico con i
Dirigenti di Società e gli Atleti, ma nel fare ciò è meglio che si attengano
alle seguenti regole: a)
mai parlare con un giocatore alla fine di una partita, attendere sempre una
mezz’ora in modo che si calmi l’ambiente e poi fornire tutte le spiegazioni
allo stesso. Anche
se il giocatore non è agitato ma ben intenzionato al colloquio rispettare
sempre la suddetta regola per abituarli ed educarli. Deve
essere premura del Giudice Arbitro Principale comunicare ciò al Consiglio di
Gara in modo che diventi una regola. b)
mai parlare con i giocatori o dirigenti nella zona a loro vietata, ma recarsi al
di fuori per non intralciare il lavoro dei Colleghi Arbitri e del Comitato
Organizzatore. Nessun
Ufficiale di Gara deve ricoprire dei ruoli che non sono i suoi istituzionali (
come fare il cronometrista, aggiustare le porte, compilare i referti, ecc. ) E’
auspicabile che gli Arbitri si uniformino ad infliggere un cartellino giallo
dopo quello verde e un cartellino rosso dopo quello giallo, fermo restando la
discrezionalità di ogni singolo Arbitro . Invitare
i Dirigenti di Società e gli Allenatori a rimanere nella parte dell’area di
gioco a loro designata. Non
tollerare nessun avvicinamento dei Dirigenti al tavolo o all’Arbitro o a
qualsivoglia persona dell’Organizzazione che sta svolgendo un incarico, prima
durante e dopo la partita. Il
Giudice Arbitro Principale non deve comunicare gli arbitraggi delle partite, ne
della giornata in corso, ne di quella successiva, in modo da non precludersi
eventuali cambiamenti. Il
Giudice Arbitro Principale deve cercare di evitare che le partite di una squadra
vengano arbitrate da un Arbitro della medesima città, compatibilmente con la
Giuria e le valutazioni tecniche. Il
Giudice Arbitro Principale deve cercare di evitare che alcun Ufficiale di Gara
arbitri più volte la medesima squadra nell’arco del torneo. Il
Giudice Arbitro Principale dovrebbe arbitrare 2 o al massimo 3 partite in modo
da avere la calma e la tranquillità di seguire tutte le fasi del torneo ed il
regolare svolgimento. La
Federazione dovrebbe inviare ai Giudici Arbitri Principali, del Campionato
Italiano e soprattutto di serie A, le designazioni effettuate dai Colleghi
durante le giornate del Campionato, in modo da evitare di ripetere gli stessi
arbitraggi delle stesse partite. Ciò
sempre nell’intento di evitare che una stessa squadra o ancor più partita
venga arbitrata dallo stesso Ufficiale di Gara . 7.2
- CONSIGLIO DI GARA Il
Giudice Arbitro Principale deve ammettere al Consiglio di Gara solo un
Rappresentante per ogni Società, il rappresentante del Comitato Organizzatore,
il Direttore del Torneo e gli Ufficiali di Gara designati. Il
Giudice Arbitro Principale deve farsi dare dal Comitato Organizzatore i
nominativi delle persone che ricopriranno i seguenti incarichi: a)
Cronometrista ( persona esperta del gioco
e di buona capacità nell’usare il cronometro ) b)
Colui che compila i referti di Gara c)
Segnapunti d)
Responsabile dei palloni Il
Giudice Arbitro Principale deve pretendere che le suddette persone svolgano i
loro ruoli per tutta la durata del Torneo. Nel
caso in cui qualcuno non si dimostra all’altezza del compito affidatogli, sarà
premura del Giudice Arbitro Principale interrompere il torneo e chiedere la
sostituzione della persona non qualificata. Il
Giudice Arbitro Principale deve farsi dare dal Comitato Organizzatore tre
palloni, che approvati, anche dai Rappresentanti di Società saranno i palloni
ufficiali del torneo e saranno affidati ad un emissario del Comitato
Organizzatore che provvederà a ritirarli alla fine di ogni incontro e a
custodirli. Il
Giudice Arbitro Principale deve chiedere che le Società mettano a disposizione
dei guardalinee che si devono
presentare 2 minuti prima sul campo di gioco. Sarà
quindi premura del Giudice Arbitro Principale fornire l’elenco delle partite
con i nomi delle Società che dovranno fornire i guardalinee. Il
loro compito sarà solo quello di controllare le sostituzioni dei giocatori e di
controllare la linea laterale di loro competenza. 7.3
- TIME-OUT Se
la squadra che è in svantaggio sta
perdendo tempo non va assolutamente chiamato il “ TIME-OUT “ Se
la squadra che vince sta perdendo visibilmente tempo nel riprendere il gioco, va
fischiato il “
TIME-OUT
“ e dato un cartellino verde al giocatore in questione. Se
la stessa squadra persevera in quel comportamento, anche se con altri giocatori,
applicare il cartellino giallo. Se
un giocatore quando fischiatogli un fallo contro non abbandona immediatamente la
palla, oppure segue una traiettoria troppo lunga per allontanarsi da essa, va
sanzionato la prima volta con un cartellino verde, la seconda, se della stessa
squadra, con il giallo. 7.4
- RIPRESA DEL GIOCO DOPO IL GOAL Bisogna
pretendere che la ripresa del gioco, dopo
un goal da parte della squadra che ha lo ha subito, abbia inizio provvedendo ad
effettuare il lancio per la ripresa da metà campo. Tutti
i giocatori delle due squadre devono iniziare il gioco nelle propria metà
campo. Il
lancio di ripresa non potrà essere diretto a rete. L’Arbitro farà un fischio
per riprendere il gioco. 7.5
- SOSTITUZIONE DEI GIOCATORI L’Arbitro
deve pretendere che le riserve non intralcino con eventuali giocatori che
lasciano il campo come parte dell’azione. In
caso di rovesciamento senza eskimo l’Arbitro non deve assolutamente chiamare
il “ Time-out “ a meno che l’azione di gioco non sia in prossimità
del giocatore capovolto. Nel
caso in cui all’uscita di un giocatore entrano in campo due riserve,
l’Arbitro sospenderà il gioco ed espellerà, con cartellino giallo, la
riserva che ha sbagliato ad entrare ( chiedendo alle stesse ) più il Capitano della squadra. Infatti
ogni qualvolta vi siano sei giocatori in campo, oltre ad espellere con
cartellino giallo la riserva che ha sbagliato ad entrare, va espulso con
cartellino giallo anche il Capitano che è l’unico responsabile della condotta
della squadra in campo. 7.6
- DIFESA DELLA PORTA Se
un giocatore sta svolgendo un contrasto con un altro giocatore sotto porta e
improvvisamente alza la palla e reclama il fallo sul portiere, questo va
concesso se è l’unico giocatore
con la pagaia alzata. Se
un attaccante in una azione di contropiede prima di scoccare il tiro urta contro
il portiere, il goal non è valido, se invece prima scocca il tiro e poi tocca
il portiere il goal è valido. 7.7
- FALLO DI PAGAIA Se
un giocatore poggia la palla sulla pagaia di un avversario è fallo di pagaia da
sanzionare con un lancio libero, in quanto il suddetto ci dimostra che non può
tirare. Se
il Giocatore che sta effettuando un tiro in porta non riesce a distendere il
braccio perché ostacolato da una pagaia è tiro libero se fuori area e rigore
se in area. Se
un giocatore che sta tirando in porta è ostacolato con la pagaia da tergo è
sempre rigore, da sanzionare con un cartellino a seconda della cattiveria e
della gravità. Qualsiasi
lancio di pagaia va sanzionato come gioco antisportivo e quindi va applicato un
cartellino giallo, o rosso se viene lanciata contro la persona. Se
un giocatore trattiene un altro giocatore con la pagaia va espulso con un
cartellino giallo; si applica invece il cartellino rosso se aveva buone
possibilità di fare goal, ossia nessun avversario stava rientrando per
contrastarlo. 7.8
- FALLO DI KAYAK Intervenire
duramente per debellare tutti gli scontri tra i kayak con un angolo di 90°. Nel
caso di scontro con incrinatura della canoa evidenziata con un fragoroso rumore
estrarre un cartellino verde. 7.9
- FALLO DI SPINTA Sanzionare
tutte le spinte sul giocatore che non prevedono un contatto della mano sulla
palla. In
particolare sanzionare con un cartellino verde tutte le trattenute, sia sul
giubbotto che sulla persona. Sanzionare
con un tiro libero tutte le manate sulla palla e le spinte non lecite del
difensore sull’attaccante in fase di finta o tiro. 7.10
- FALLO DI OSTRUZIONE Sanzionare
tutti coloro che impediscono agli avversari di muoversi liberamente nel campo al
di fuori dell’area di rigore. Se
quindi una squadra sta applicando il pressing a tutto campo, deve comunque
permettere il movimento dei giocatori che hanno il possesso della palla, ai
quali non può essere fatto alcun blocco. Se
la squadra che sta facendo il pressing insiste nell’atteggiamento falloso
intervenire con il cartellino verde la prima volta e con il cartellino giallo le
volte successive. 7.11
- FALLO DI POSSESSO Valutare
se il giocatore che sta commettendo fallo di possesso lo stia facendo per
perdere tempo o per concretizzare un’azione di gioco. In
questo secondo caso essere un poco
più elastici nel calcolare i secondi arrivando fino a 7/8. 7.12
- VANTAGGIO La
valutazione del vantaggio è la cosa più difficile che un Arbitro di canoa polo
deve valutare, in quanto dipende anche dalla partita e dal clima che si è
instaurato. In
linea generale bisogna sempre concedere il vantaggio quando il giocatore che ne
trae vantaggio ha un evidente opportunità di goal, negli altri casi è
opportuno concedere il vantaggio se il clima della partita non è troppo teso;
in caso contrario bisogna sanzionare ogni pur minimo fallo in modo da spezzare
il gioco e placare l’animosità dei giocatori. Nel
caso in cui l’Arbitro applica il vantaggio farlo capire con il segnale
apposito ai giocatori in modo che capiscano che l’Arbitro ha visto il fallo. 7.13
- ESPULSIONE DEFINITIVA Valutare
sempre se l’espulsione definitiva è sufficiente a sanzionare il fallo commesso o necessita di ulteriore
provvedimento del Direttore del Torneo. Ricorrere
sempre a quest’ultimo nei seguenti casi: a)
insulti verso l’Arbitro, i
giocatori o il pubblico b)
evidente atteggiamento antisportivo durante tutta la partita ( palloni
allontanati, parolacce, sberleffi,
ecc. ) c)
aggressione nei confronti di
qualsivoglia persona da parte di un giocatore.
7.14
– RICORSO ALLA COMMISSIONE GIUDICANTE l’Arbitro
deferirà un giocatore alla Commissione Giudicante nei casi particolarmente
violenti di a) e b) e sempre nel caso c) dell’art. 7.13. Il G.A.P., membro
della Commissione Giudicante, chiederà almeno la sospensione del giocatore per
una partita. 8.1
- RAPPORTO ARBITRALE - CANOA OLIMPICA E MARATONA Di
seguito è rappresentato un Rapporto Arbitrale per la specialità Canoa Olimpica
e Maratona. Esso
deve essere compilato dal Giudice Arbitro Principale ed inviato alla Direzione
Arbitrale Canoa in Segreteria, sia che si tratti di gare nazionali che di gare
regionali, in modo inderogabile
entro 5 (cinque) giorni dal termine della manifestazione. Deve
essere scritto possibilmente a macchina o in stampatello e comunque con
calligrafia chiara e perfettamente leggibile. Può
essere composto anche per sistema informatico ed inviato in Segreteria
tramite dischetto. Qualora
verrà allacciata la Segreteria con posta elettronica, si potrà inviare il
Rapporto con tale mezzo. Il
Rapporto Arbitrale deve essere stilato rispondendo a tutte le sue parti in cui
è suddiviso, fornendo tutte le informazioni, sia sullo svolgimento della
manifestazione, che sull’operato della Giuria, e osservazioni sintetiche, ma
esaurienti, in modo che la Direzione Arbitrale Canoa possa trarre tutte le
comunicazioni tali da eventualmente
sopperire a degli inconvenienti
riscontrati, ma anche per inviare
degli encomi ai comportamenti che
hanno svolto i loro incarichi con serietà e competenza. Pertanto
è importante che il Giudice Arbitro Principale, nella stesura del Rapporto
metta tutta la sua attenzione ed esperienza per dare risposte concrete evitando
di aggiungere argomenti inutili o superflui al di fuori dello svolgimento della
manifestazione. Siamo
certi che tutti, qualora foste chiamati a dirigere una manifestazione come
Giudice Arbitro Principale, metterete tutta la vostra professionalità e serietà
nel compilare il Rapporto Arbitrale 8.2
- RAPPORTO ARBITRALE - CANOA FLUVIALE Di
seguito è rappresentato un Rapporto Arbitrale per la specialità Canoa
Fluviale. In
massima parte è simile al Rapporto per la Specialità di Canoa Olimpica e
Maratona e pertanto va compilato seguendo le varie voci in esso comprese, ma
prestando attenzione alle piccole variazioni previste per la specialità fluviale. Mettere
professionalità e serietà nella compilazione del Rapporto Arbitrale. Per
la sua stesura attenersi a tutte le indicazioni previste dal punto 8.1. 8.3
- RAPPORTO ARBITRALE - CANOA POLO Di
seguito è rappresentato un Rapporto Arbitrale per la specialità Canoa Polo. In
buona parte è simile ai Rapporti della
specialità Olimpica - Maratona e Fluviale e pertanto va compilato seguendo le
varie voci in esso comprese, ma prestando attenzione alle variazioni previste
per la specialità Polo. Mettere
professionalità e serietà nella compilazione del Rapporto Arbitrale. Per
la sua stesura attenersi a tutte le indicazioni previste dal punto 8.1.
9.1
- CONCLUSIONE Le
presenti “ LINEE GUIDA “ vogliono essere una indicazione forte a tutti i
membri del Collegio Arbitrale che si troveranno ad arbitrare una delle gare
nelle varie specialità della canoa , al fine di avere un comportamento univoco
e responsabile in ogni situazione e nelle varie postazioni o incarichi che si
andranno a ricoprire. La
modulistica ufficiale da utilizzare nelle varie direzioni delle gare e per tutte
le specialità deve essere quella allegata alle presenti Linee Guida, così pure
dicasi dei moduli per i Rapporti
Arbitrali i quali devono essere compilati esclusivamente
utilizzando quelli forniti
dalla Direzione Arbitrale Canoa. La
Direzione Arbitrale Canoa vi invita ad applicare quanto contenuto nelle presenti note e si augura che tutti
possano dare un apporto costruttivo alla Federazione Italiana Canoa Kayak,
altamente qualificato, per una costante crescita di immagine e professionalità.
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