In seguito alla diffusione della Griglia delle designazioni per la stagione 2012, fra alcuni colleghi si è attivata - via mail - un'interessante discussione sui criteri che vengono adottati dalla D.A.C. (o dalla F.I.C.K. ??) per la partecipazione dei colleghi con qualifica "Internazionale" alle manifestazioni in calendario I.C.F. e E.C.A., ma anche su altri aspetti che vedono coinvolta l'attività di questo Collegio.

Crediamo che le cose dette possano essere diffuse e di sicuro interesse anche per altri colleghi;  vi abbiamo quindi riportato qui di seguito i testi delle mail che sono transitate in questi giorni.

Se avete qualche cosa da aggiungere...non trattenetevi !

 

g.d.


 

 

O tempora o mores …. !

 

Caro Gianluca, cari tutti,

avete in parte ragione in quello che affermate perché rappresenta un punto di vista che, so anch’io, essere vivo, ma senza fare eccessivo riferimento alle parole che Cicerone rivolse al Senato su Catilina, ci sono anche altri punti di vista e non lo dico per mettermi in difesa.

Il problema posto da Gianluca è centrale perché strategico.

La stanchezza che ho è fisiologica per l’età, il lavoro, i problemi quotidiani e l’impegno del Collegio che, anche se non sempre si vede, mi occupa molto tempo ed energia. Proprio l’idea del Collegio che vorrei lasciare è ciò che mi ha impegnato più tempo ed energia e cercherò di spiegarmi in breve, ma credo che sia un tema assembleare per eccellenza.

Ho cercato in tutti i modi in cui ho potuto di creare delle condizioni migliori per l’autorevolezza dell’arbitro attraverso un’immagine ed un ruolo migliore è più riconosciuto nella sostanza (non tanto nella forma); non solo con i piccoli miglioramenti pratici (divisa, diaria, etc.) ma attraverso la formazione, la sicurezza, la stima dell’ambiente in cui operiamo, ed anche l’autostima.

Il risultato è stato modesto (dal mio punto di vista) ma certamente è stato il mio maggiore impegno negli ambienti federali nei 2/3 incontri annui con il Presidente Buonfiglio e 2 partecipazioni annue al Consiglio/Consulta. Poiché lo scenario che si è profilato è in gran parte  quello che avevo previsto ed esposto da 4/5 anni a questa parte nessuno potrà dire che non l’avevo detto e forse la piccola eredità che potrò lasciare sarà un terreno lavorato e fertilizzato per cui il mio successore, chiunque  sarà, sarà un migliore Presidente di quello che potrei essere io proprio per i risultati che potrà raccogliere .

Sto parlando della necessità di consentire investimenti in tempo prima ancora che in denaro a favore del nostro Collegio che ci permettano di migliorare la nostra formazione, la nostra capacità, autonomia, etc. in sostanza la nostra “attrattività” per nuove leve di valore che consentano un rinnovamento non solo generazionale ma anche di qualità.

Le condizioni per quanto ci riguarda ci sono (in gran parte), ma da soli non andiamo da nessuna parte.

Poi ci sono problemi che non sono risolvibili con piccoli assestamenti: per esempio il costo della polo che è superiore a discipline olimpiche, la troppa scarsa conoscenza della lingua inglese da parte di molti GAI, l’età media che si è innalzata mentre ci chiedono di abbassarla in particolare da ICF ed ECA, l’indisciplina ciclica che crea facilmente problemi ma che richiede tempo per rimediare, la disponibilità di molti che a parole è alta ma spesso nei fatti deludente, etc.

Le idee e la disponibilità a fare non mancano. Credo che il problema non sia tanto la mia “stanchezza”, temo di aver stancato voi e ciò è fisiologico dopo tanti anni, per cui qualsiasi cosa faccia rischia di non andare bene, perché a volte vengo contestato sia per una cosa che per il suo contrario.

Perciò devo stare attento ed usare prudenza affinchè la “toppa non sia peggio del buco”.

Continuerò a fare con passione il mio dovere fino in fondo a prescindere, ma vorrei lasciare il terreno migliore possibile, anche se non si vedono ancora  i frutti e anche se questo significasse potare i rami secchi o quelli troppo prolifici … senza qualità …

Con immutata stima e affetto.

 

Sante Tarabusi

 

24 febbraio 2012

 

P.S.: Una cosa non mi è completamente chiara e cioè se il sentimento espresso da Gianluca è quello solo dell’ambiente Polo o più generalizzato, perché al riguardo della Polo occorrono approfondimenti e riflessioni settoriali che passano attraverso la necessità di creare la “Lega” autonoma per evitare di incorrere in comportamenti anomali rispetto al resto (che è stragrande maggioranza) e che tali comportamenti possano essere considerati come  “indisciplinati”

Forse il problema più grande è che gli UUG della Polo conoscono troppo poco o niente delle altre discipline e rischiano di diventare autoreferenziali di un mondo affascinante ma esclusivo … e quindi rischiano di escludersi da soli. Ci sono anche gli altri!

Comunque accetto volentieri l’invito a trovarci a pranzo o a cena e potrò essere ancora più chiaro, rappresentando la situazione a 360° con quel minimo di riservatezza che sarebbe auspicabile sempre, ma che a volte non posso mantenere per adeguarmi alla scelte altrui.

Un’ultima cosa: la differenza tra le mie idee e quelle di Gianluca è che quelle che esprimo io devo anche realizzarle, perché sarei poco serio se proponessi cose che non potrei fare. Ergo fatevi avanti, non è tardi anzi è il momento giusto, a fine anno ci sono le elezioni e chi ha le idee giuste troverà senz’altro  il consenso anche per portarle avanti.

 

Ad maiora!

 

 


 

 

Ringrazio il Presidente Tarabusi per aver risposto alla mia osservazione così "confusa".....a mio avviso,comunque, le opportunità andrebbero equamente distribuite.

 

Fausta

 

19 febbraio 2012


 

Ciao a tutti, devo dire che sinceramente sono deluso e amareggiato nel non aver visto il mio nome (e non solo) nell'elenco degli arbitri convocati nelle competizioni internazionali; e sinceramente mi chiedo se veramente sia una questione economica come dicono o come sappiamo.

In quanto a belle parole il nostro presidente federale ha sempre il vocabolario imbottito, ma quando bisogna trasformare le parole in fatti ogni volta si ripete lo stesso scenario: crisi e tagli economici; lo scorso anno per esempio, riguardo la mia trasferta ad Augsburg, il mio rimborso spese a causa della crisi è stato di 0 Euro, così come nelle trasferte in Toscana (gare, riunioni e arbitraggi vari) e anche come FAR. Quindi detto ciò in questa stagione non credo che parteciperò ad eventuali manifestazioni estere.

Per quanto riguarda le designazioni nazionali, in particolar modo quelle di acqua piatta, mi rivolgo direttamente a Gennaro, in quanto nella mia relazione di fine anno avevo sollecitato una maggiore presenza in gara di colleghi della toscana, garantendo personalmente la loro capacità. Caro Gennaro, vista la situazione che si sviluppa sempre lo stesso anno, con che coraggio posso io andare a cercare arbitri nuovi? Con quali propositi li posso convincere se tanto alla fine non vengono presi in considerazione?

Per essere sincero non presento le dimissioni solamente per il rispetto che provo per gli "amici" che credono nel mio operato, sapendo che potrei metterli in difficoltà e non lo meritano, ma sicuramente se non cambia la situazione, il prossimo anno la faccia ce la mette qualcun'altro.

 

Saluti a tutti.

 

Gianni Pidia

 

18 febbario 2012


 

Finalmente un intervento che mi aspettavo da parte del nostro Presidente.

Circa i miei interventi nelle questioni della polo, rientrano in un forum aperto, per cui non vedo limitazioni di campo.

Le mie critiche, non tanto come "risentimento di un escluso", anche se so bene che le designazioni delle Federazioni vengono accettate o meno dai rispettivi comitati dell'ICF o dell'ECA e, ormai, si è creato un gruppo dirigente innovativo e che fa le sue scelte.

Il mio disappunto ed è qui che richiedevo trasparenza, riguarda le proposte arbitrali per le gare di Coppa del Mondo all'estero (parlo per l'acqua piatta), quando sono almeno due anni che la FICK per motivi finanziari non porta giudici al seguito. A meno che non sia cambiata la tendenza, ma non mi risulta.

Quindi, perchè creare illusioni? Non sono stato il solo escluso, mi risulta che una Collega avesse persino prenotato le ferie (nell'acqua mossa).

Tutto lì.

Ti ringrazio per la risposta, anche se non condivido appieno la parte rivolta a me, ma come disse qualcuno 150 anni fa, "Obbedisco".

Sempre con affetto.

 

Chicco
 

18 febbraio 2012


 

Caro Sante, ti ringrazio della lunga risposta e del tempo che ci hai dedicato,  il tuo assordante silenzio di questi ultimi mesi strideva con le problematiche della stagione che andiamo ad affrontare, sia in funzione del grave taglio economico che la nostra Federazione ha subito dal Coni per il 2012 e che subirà ancor di più nel 2013, non essendo un anno olimpico, sia per per la canoa polo, ormai allo sbando dopo le dimissioni-aspettative di 4 colleghi, su un organico di soli 15 arbitri.

 

Emerge chiaramente dalla tua mail, così come dall’Assemblea di biennio e dall’attività della DAC in questi ultimi anni, quello che è una voce diffusa e comune nel Collegio, ossia la tua stanchezza nel ricoprire un ruolo per il quale non hai più idee, forze, tempo e motivazioni, dove ti trascini in attesa della fine del mandato, con una stanca “ordinaria” amministrazione, che non include alcuna visione futura di dove siamo e dove ci vuoi portare.

 

Qual è il collegio che vuoi lasciare al tuo successore? Tu sei il comandante della nave, dove ci stai portando o dove almeno ci avresti voluto portare?

 

Si ha l’impressione che ti fai trascinare dalla corrente (siamo tutti canoisti e sappiamo cosa voglia dire), invece di andare dove vuoi tu o almeno cercare di farlo e farcene partecipi.

 

Di tutto ciò mi dispiaccio, in quanto io faccio il tuo stesso mestiere nel Canoa Club Bologna (250 soci, tra le prime 10 società in Italia per attività, 60 agonisti, 2 probabili olimpici (corna facendo), etc..), come hai rimarcato, e sono io che guido la nave e decido dove andare, a volte ci riesco e a volte no, ma puoi stare tranquillo che tutti conoscono la mia strategia, e tutti sanno quando mi costringono a prendere delle decisioni che non condivido, in base sempre alle regole della democrazia.

 

Non voglio tediare tutti i destinatari di queste mail con le problematiche della polo o con uno sterile botta e risposta che non porta a niente,  ma se sei proprio interessato a sapere quello che io farei, ci possiamo vedere dove e quando vuoi, e non è difficile considerando che abitiamo a 20 km di distanza, e sarò lieti (in realtà lo sono sempre stato) di illustrarti un piano strategico di rilancio del settore arbitrale della canoa polo a me molto chiaro da anni, anche se ormai presumo sia troppo tardi.....

 

Ci tengo a rimarcare a tutti i destinatari di questa mail, che questo sano confronto/scontro dialettico con il Presidente DAC Sante Tarabusi, a volte anche un po' aspro, non inficia in alcun modo la stima e la considerazione che nutro per la persona Sante Tarabusi, la mia polemica è sempre nell’ambito della comune passione per questo “stupido sport”, che mi vede partecipe, con varie “giacchette”, dal 1983.

 

Un caro saluto a tutti.

 

Gianluca Zannoni

 

17 febbraio 2012


Cari Amici,

ho apprezzato la passione che traspare dagli interventi che sono “rimbalzati” dopo che è stata resa nota la lista delle proposte di arbitraggi internazionali che il C.F. ha deliberato e il metodo con il quale da anni (da quando vanno all’estero molti  colleghi a differenza di quando ne andavano 1 o 2) la Federazione ha adottato.

Proprio per trasparenza sia nel 2011 che nel 2012 ho scritto come sono andate le cose e ho parlato direttamente con molti degli interessati sui motivi per i quali alcune candidature non potevano essere avanzate.

Mi pareva di averlo fatto con  trasparenza e onestà intellettuale, ma visto che, proprio da alcuni  di quelli a cui erano stati dati dei chiarimenti diretti sono venuti attacchi sulla trasparenza, sulla dubbia capacità della DAC etc. mi costringete a divulgare con la stessa intensità un altro punto di vista cercando di dare un ordine per punti.

Tengo a precisare che quanto mi appresto a scrivere mi rammarica e mi costa ma devo farlo per il ruolo che rappresento.

 

1) -  Una delle note di precisazione di Donzelli, probabilmente è carente del fatto che in Italia è il Consiglio Federale che, su proposta della DAC, decide quali e quanti UUG mandare all'estero, ma nella polo, poiché c'è la regola che conosciamo dove ogni squadra nazionale propone il suo referee agli incontri internazionali "i polisti" pensano che tutto sia possibile, basta mandare qualche nome tra coloro che fanno parte del gruppo e l'ICF è accontentata. Basti pensare che in Italia ci sono almeno 3 AACP che trovandosi a gareggiare all'estero in località dove erano predisposte Commissioni d'esame, si sono sottoposti al minimo questionario e hanno preso il primo livello internazionale come referee e praticamente all'estero sono "abilitati" a fare quello che secondo il Regolamento Arbitrale vigente in Italia non possono fare. Ma rimane sempre necessario il benestare della FICK a meno che non ne voglia uscire.

 

2) -  L'ulteriore risposta di Gianluca Zannoni che non si riesce mai a capire quando vuole "denunciare l'insufficienza della DAC se lo fa da Presidente del Canoa Club Bologna o da Giudice Arbitro parte dal presupposto che devi informare continuamente sull'attività internazionale, mettendoti in contatto con il presente sito riportato sulla sua mail: (http://digilander.libero.it/scorpyo51/forum/), senza considerare forme un po’ più tradizionali e senza considerare che quasi sempre, quando abbiamo cercato di coinvolgere il settore abbiamo avuto risposte negative.     

Tralascio, in questo frangente, di  rappresentare il quadro della situazione degli abilitati Polo che poiché non sono intervenuti nella polemica è giusto che non ne siano coinvolti, ma che in parte sono stati contattati per fare quel salto di qualità auspicato da tutti e non solo da Zannoni.

Per cui oltre alla polemica sarebbe gradito che Gianluca ci facesse pure qualche proposta di nominativi che siano in grado di essere utilizzati a livello maggiore invece di entrare, a gamba tesa, in polemica,  visto che in maniera diretta o indiretta viene a conoscenza di informazioni organizzative della polo internazionale, avendo, probabilmente, più tempo e “capacità” di tutti noi messi insieme. 

 

3) -  Gli interventi di Bedini e di Guala sono fuori posto e sconclusionati e  sembrano più il frutto di un loro personale malcontento, (solo in parte comprensibile).

Guala ha perso certamente una occasione per meditare meglio visto che per due anni di seguito ha rinunciato ad andare all'estero, nonostante fosse stato  preferito ad altri per i meriti acquisiti ai giochi del Mediterraneo.

Chicco sembra mostrare il risentimento di chi è stato "escluso", attraverso le mail di Donzelli e Zannoni non perde occasione di mettere in discussione il nostro operato. Con un po’ più di coraggio invece di "disquisire" sulle questioni della polo o di altre questioni di carattere internazionale avrebbe dovuto essere più chiaro sulle ragioni della sua protesta che, personalmente comprendo ma non condivido perché gli ho spiegato chiaramente anche se in modo forse troppo diretto il motivo della sua esclusione

 

4) – Per rispondere a Fausta Arcamone dovrei capire prima la domanda perché mescola un po’ di cose. Forse si riferisce al fatto che a volte nelle gare internazionali indette in Italia, oltre ai GAI (ITO) vengono indicati anche degli UUG Nazionali (N.O. National Officials) in qualità di ausiliari per fare esperienze.

 

N.B.: Se facciamo così non va bene se facciamo il contrario non va bene ugualmente!

         Diteci voi quello che dobbiamo fare … ma prima mettetevi d’accordo.

               

 

CONCLUSIONE

Cerchiamo di capirci, ho già detto e scritto molte volte che la DAC può sbagliare e senz’altro sbaglia ma lo fa in buona fede cercando di fare al meglio il servizio che è chiamata a svolgere.

Siamo degli allenatori che devono mettere in campo la migliore squadra che la panchina e la società ci mettono a disposizione.

Siamo una struttura tecnica, non siamo la giunta di una Consiglio Comunale che deve dare priorità agli elettori per fare delle scelte che a volte sembrano essere improbabili.

Le scelte “politiche” fatte in passato hanno creato enormi difficoltà di rapporto con la Federazione che in parte stiamo ancora pagando.

Piaccia o no la vita negli ultimi 5 anni è cambiata e negli ultimi 2 in modo clamoroso, pertanto pur ritenendo che le critiche siano sempre legittime e fisiologiche e ancor più nell’anno delle elezioni, credo che si debba cercare di mantenere uno stile sobrio e più costruttivo.

Da parte nostra abbiamo sempre discusso e cercato di risolvere o accogliere tutte le vs. istanze ma non  sempre abbiamo  trovato la stessa risposta ….

 

Un caro saluto.

 

Sante Tarabusi

 


 

 

Caro Presidente, ho i piedi ben saldi a terra, comunque fa sempre bene sentirselo suggerire da chi si sente in condizioni di farlo (le vie dell'umiltà sono complesse) e pertanto ti ringrazio molto dell'indicazione.

 

So anche molto bene a quale organizzazione ho deciso liberamente di appartenere: con lo spirito che mi ha sempre contraddistinto, in termini di partecipazione e coinvolgimento, ho solo portato un valore aggiunto di conoscenza delle regole che evidentemente non c'era, il che dovrebbe equivalere ad un aumento della qualità delle comunicazioni.

Spero che questo non venga venga equivocato come una mancanza di rispetto, nè verso le regole nè verso le persone, nel qual caso me ne scuso preventivamente non avendone nessuna intenzione.

 

Andrea Donzelli

 

16 febbraio 2012


Solo per precisare meglio che per tua e Vs. conoscenza, senza il benestare (proposta della FICK) nessun arbitro, neanche nella Polo sarebbe designato definitivamente. L’ICF ha disposto una griglia provvisoria con chi ritiene opportuno, ma la designazione definitiva verrà approvata questo fine settimana in Inghilterra e senza il benestare FICK la cosa diventerebbe complicata assai.

Credo che sarebbe utile a tutti tenere i piedi per terra e semplicemente accettare di far parte di una organizzazione complessa ma che cerca di dare soddisfazioni a quanti più possibile nel rispetto delle regole.

Cari saluti.

 

Sante Tarabusi

 

16 febbraio 2012


 

 

In riferimento alla scelta di non convocare i giudici che non hanno tempestivamente comunicato la disponibilità per la nuova stagione agonistica,faccio notare che tale precisione, a mio parere, andrebbe estesa anche all'ambito delle designazioni. In primis, dalla griglia pubblicata, si evince che sono state assegnate gare internazionali a colleghi che, per quel che mi consta, non posseggono i requisiti necessari. Inoltre ,in generale, si è tenuta in scarsa considerazione l'esperienza maturata sul campo. Sarebbe opportuno e gradito un chiarimento in proposito. Grazie!

 

Fausta

 

13 febbraio 2012

 


----- Original Message -----

From: Riccardo Guala

To: Francesco Bedini; Gianluca Zannoni ; Andrea Donzelli ; Settore Arbitrale

Cc: altri

Sent: Saturday, February 11, 2012 1:10 PM

Subject: Re: R: Re: Arbitraggi Internazionali


 

Buongiorno amici. 

Riprendendo il pensiero di Chicco, ritengo che non ci sia anarchia ma ci siano, a livello internazionale, delle caste che fanno quello che vogliono (vedi le convocazioni olimpiche) magari anche stabilendo criteri diversi tra una specialità e l'altra o, peggio, cambiandoli a seconda delle loro esigenze. Sono convinto che l'ICF piloti anche altre convocazioni  quali i campionati del mondo, ecc. Per quanto riguarda i fatti di casa nostra la cosa migliore è la trasparenza utile ad evitare malcontenti, mugugni o incomprensioni. Pertanto condivido la proposta di Chicco per una nota chiarificatrice. 

Cari saluti a tutti

Riccardo 
 


 

From: Francesco Bedini

Sent: Saturday, February 11, 2012 2:37 AM

To: Gianluca Zannoni ; Andrea Donzelli ; Settore Arbitrale

Cc: altri

Subject: R: Re: Arbitraggi Internazionali

 

Salve a tutti.

Non capisco questa ridda di comunicazioni sulle designazioni internazionali. Si vuole far chiarezza una volta per tutte?

L'anarchia è sovrana, ma perchè la DAC non esce con un comunicato chiaro e TRASPARENTE ? E' possibile che la ICF-polo adotti una procedura , la ICF-FW ne adotti un'altra e ICF-Slalom un'altra ancora?

Qui mi pare che il problema finanziario sia solo italiano. E ci sta. Ma allora comunichiamo le proposte della DAC al Consiglio Federale, visto che è stato approvato il programma della DAC.

Non capisco (anche se lo si può immaginare) a cosa giovi tutto questo alone di mistero ed ogni GAI espone la propria ricetta per risolvere la questione.
 

A questo punto è doveroso un tuo intervento chiarificatore, caro Sante che mi leggi in indirizzo, altrimenti anzichè un Collegio Arbitrale sembra una repubblica delle banane.

Attendo fiducioso.

Ciao a tutti.

Chicco
 

 


From: Gianluca Zannoni

Sent: Friday, February 10, 2012 7:59 PM

To: Andrea Donzelli ; Settore Arbitrale

Cc: altri

Subject: Re: Arbitraggi Internazionali

 

Per essere precisi, all’art. 82 del Canoe Polo Competition Rules dell’ICF si afferma che ai mondiali di canoa polo il CAPC (commissione canoa polo) convoca 24 arbitri e ogni nazione-squadra iscritta ai mondiali deve pagare una tassa all’ICF per sostenere le spese di viaggio dei 24 arbitri, mentre il comitato organizzatore deve sostenere le spese di vitto e alloggio.

 

Questo è già accaduto ai mondiali a Milano del 2010, ma avendo l’ICF cambiato le regole tra l’assegnazione dei mondiali a Milano e il loro svolgimento, il Comitato Organizzatore si è accordato con l’ICF e ha pagato solo in parte le spese di vitto e alloggio.

 

Peccato invece che la commissione canoa polo ICF a dicembre ha chiesto se ci sono degli arbitri che intendono andare ai mondiali a loro spese oltre i 24 convocati e pagati, ma a questa richiesta, rimbalzata da parte nostra anche sul sito degli arbitri

(http://digilander.libero.it/scorpyo51/forum/Training%20on%20line%20per%20Referee%20di%20Polo%20-%202012.htm), nessuno della DAC ha ritenuto opportuno dare seguito.

 

La solita occasione persa.

 

Per Vs. conoscenza e per una informazione completa.

 

Saluti

gz

 


From: Andrea Donzelli

Sent: Friday, February 10, 2012 3:29 PM

Cc: Subject: Re: Arbitraggi Internazionali

 

Solo per segnalare che ai Mondiali di canoa polo NON è possibile fare nessuna designazione in quanto gli arbitri saranno designati e pagati dall'ICF

Andrea Donzelli