La bellissima città di Cracovia in Polonia, di cui ci ha già raccontato lo scorso anno la collega Enrica Berlingieri in occasione degli Europei Junior di Slalom, ha ospitato il Campionato Europeo Senior di Slalom valido anche quale seconda e ultima selezione continentale per l'assegnazione dei pochi posti ancora disponibili per la partecipazione alle Olimpiadi di Beijing 2008. Si può senz'altro dire che le prove di Qualificazione Olimpiche, che vedevano impegnate moltissime nazioni ancora escluse dalla partecipazione dopo il Mondiale 2007 in Brasile valido come prima selezione, hanno ricevuto maggior risalto rispetto al pur importantissimo appuntamento Europeo.

Le gare si sono svolte sul canale artificiale alimentato dalle scure acque del fiume Vistola. Il tracciato scorre in modo lineare lungo il fiume e non presenta le tipiche sinuosità degli altri percorsi artificiali. Nonostante questo, il canale risulta sicuramente molto impegnativo per la grande massa d'acqua che viene immessa e che crea imponenti salti e ritorni, pur in assenza di una elevata pendenza.

I Campionati sono iniziati il giorno 7 maggio con la suggestiva cerimonia di inaugurazione nella centrale grande piazza del Mercato e sono proseguiti nei giorni successivi con le prove di qualificazione, le gare a squadre, le semifinali e le finali. La sfilata delle nazioni per le vie del centro è stata calorosamente seguita dai numerosi turisti che affollano la città (moltissimi gli Italiani !) e sul palco, dopo il saluto delle autorità, si sono esibiti alcuni bellissimi gruppi del folklore locale.

Poi a cena con la squadra in un antico locale del centro definito da Baron "dalle odalische" per via di alcune ragazze vestite alla "araba" non si sa per quale preciso motivo. Le ipotesi si sono susseguite per tutta la sera così come le "gite" alle toilette per passare avanti al locale che le ospitava.

Un bel clima fra tecnici e giovani atleti che fa ben sperare per i risultati agonistici attesi.

 

L'impegno arbitrale inizia per noi al mattino del giorno 8 maggio. Il Chief Judge Zbigniew Kudlik dispone di una nutrita schiera di arbitri internazionali  con una folta rappresentanza proveniente dalla vicina Slovacchia e dalla Repubblica Ceca. Ovviamente molto numerosi anche i giudici Polacchi. Rivedo con piacere molti degli arbitri internazionali che fanno parte della squadra olimpica. Per tutti una buona occasione per allenarsi un po' nell'assegnazione delle penalità, in vista dell'impegno a Pechino.

Un Kudlik un po' sotto tono, ci ripete senza la consueta enfasi gli adempimenti che ci competono e assegna ai presenti gli incarichi. Collaborano con lui lo Slovacco Jan Piaceck quale assistente ed il Polacco Marian Gorciarz quale Organizzatore Tecnico. Ci viene anche illustrata la modalità di compilazione del prospetto delle penalità che, presentando disegni molto piccoli, richiede un'attenta descrizione delle modalità di contatto. E' prevista la prova video.

Sono controllore delle porte 22, 23 e 24 insieme allo Svizzero Eric VonSchulthess che ha anche l'incarico di trasmettere le penalità. Mi posiziono dall'altra parte del canale. Le porte sembrano facili e mettono in difficoltà solo pochi atleti delle nazioni emergenti. Comunque non è facile valutare i passaggi "testa dentro/fuori" proprio per le caratteristiche del tracciato che non presenta curve e non consente di posizionarsi di fronte alle porte.

Il tempo non è benevolo. Tira un'aria fredda e passano nuvole minacciose. Alla fine scenderà anche qualche goccia di pioggia e non ci sono ombrelloni. Bisogna fare miracoli per tenere l'ombrello, scrivere e girare le pagine.  Staremo sul canale fino alle sette di sera per valutare i passaggi di duecento atleti su due manches. Con Eric ci troviamo in disaccordo solo in due occasioni: una volta non vedo io la penalità ed una volta non la vede lui.  Gli Italiani sono tutti in semifinale.

Su invito di Kudlik ci fermiamo a cenare con i colleghi Polacchi presso la bellissima sede del Canoa Club di Cracovia.  La minestra calda fa piacere, ma i grandi occhi di grasso, i wurstel e le uova sode sul fondo ci fanno concordare che sarebbe stata l'ultima volta !

Ci porta a casa il collega Belga Raymond Leruth, che è venuto in macchina e, dopo un giro infinito per i sobborghi di Cracovia, trova finalmente la via per lo Junior Hotel dove sono alloggiato insieme al collega Spagnolo "Musku". Questo dei trasporti sarà il vero problema della trasferta in Polonia. Gli orari della squadra non sono sempre compatibili con i nostri e non sono sempre disponibili posti sui pulmini. Grazie anche ad Ettore Ivaldi (che allena la squadra Spagnola) con un grande spirito "europeo" "Musku" ed io raggiungiamo sempre con adeguato tempo di anticipo il campo di gara.

Venerdì 9 maggio si assegnano i titoli a squadre. Concordiamo con Eric che è meglio che anche io mi posizioni nei pressi della sua postazione. Ognuno seguirà una porta e a me tocca la 22. Piccoli tocchi, qualche 50 sulla 23 che oggi sembra un po' più difficile per via del fatto che le paline sono più basse.

Ad un certo punto Eric decide di alzarle da solo senza chiamare il tracciatore e da quel momento di penalità non ce ne saranno più !

Resto allibito e mi rendo conto che la severità dei nostri comportamenti sui campi di gara non corrisponde esattamente a quello che succede all'estero. Comunque un fatto significativo si verifica: Eric non assegna un 50 alla squadra K1 maschile dei Tedeschi; è in linea alla porta e non può vedere che l'ultimo dei tre passa fuori con la testa. Reclamo "contro" degli Slovacchi. Verifiche, video e alla fine il 50 viene assegnato. I Tedeschi, che lottano per l'oro, sono fuori gioco.

Invece i nostri Paolini, Molmenti e Costa, con una seconda manche esemplare, conquistano l'argento. Non sarà l'unica soddisfazione degli Europei.

Alla sera partecipiamo al grandioso buffet offerto dal Sindaco di Cracovia a cui sono invitati i Team Leaders, i dirigenti dell'ICF e dell'ECA e gli Ufficiali di Gara. E' l'occasione per chiacchierare - fra una gustosa tartina e l'altra - con amici e autorità di canoa e altro. Il Presidente ICF Feldhoff, quello dell' ECA Woods, Prono, Perurena, Buonfiglio....ci sono proprio tutti.

 

Sabato 10 maggio il K1 Donne ed il C1 lottano per il titolo Europeo ma anche per la partecipazione alle Olimpiadi di Pechino. Pur senza guadagnare la finale ci riesce solo Cristina Giai Pron, mentre Fulvio Fina resterà fuori per pochissimi centesimi. Per Cristina ancora un risultato di grande prestigio: la sua 5° Olimpiade !

Le nostre porte, così facili nelle qualifiche, ora sembrano molto più impegnative. E' evidente che vengono affrontate dagli atleti con maggior velocità ed i passaggi alla 23 ora sono molto più a rischio di 50. Concordo di restare ancora da questa parte del canale e mi posiziono lontano dalle porte, ma il più possibile di fronte per valutare bene i passaggi con la testa.

Alla sera organizziamo con altri arbitri la cena in un locale tipico di Cracovia dopo aver fatto un po' i turisti per il centro.

 

Domenica 11 maggio: K1 Uomini e C2. I problemi più seri continuano alla porta 23 e non sempre Eric ed io ci troviamo d'accordo. Ma io sono posizionato meglio ed in genere si assegna il mio giudizio, a volte negativo e a volte a favore dell'atleta. Prono ci fa i complimenti: dice che ha seguito buona parte della gara sul video e che non era facile giudicare i passaggi alla 23. Seguo con emozione la finale di Molmenti e del C2 di Masoero e Benetti:  incredibili ! Argento per Daniele e bronzo per il C2.

Poi la cerimonia di premiazione che vede la nostra bandiera salire ancora due volte sul pennone.

Un grande Europeo che fa ben sperare per i colori azzurri ai prossimi giochi olimpici.

 

Giuseppe D'Angelo

 

...argento a squadre... ...Molmenti è primo e aspetta la discesa di  Walsh... ...che gli passa avanti....
...terzi !.... ..Slovacchia, Slovacchia, Italia....
...la postazione 8 .... ...sotto peso ? ..ufficio reclami !....
   
  ...la Vistola....  

 

(Le foto sono di Giuseppe D'Angelo)