Avevamo deciso di
prenderci qualche giorno di relax.
Ci siamo informati un po' in rete e sentito pareri e consigli di amici e
parenti e alla fine abbiamo deciso... passeremo il week-end nella Val di Non. |
Cozza:"Che strada
facciamo?"
Perchio:"Varese – Como – Sondrio – Valtellina – Passo del Tonale..."
Cozza:"ALT! Guarda che se pensi di trovare una strada a curve in Valtellina ti
sbagli! E’ uno stradone dritto che non finisce mai!"
Perchio: “Sì, sì,
tutto semafori e camion…” |
Memore di precedenti
viaggi in Valtellina e non capendo che il Perchio aveva risposto in quel
modo tanto per dire, la Cozza si tranquillizza e
crede che anche lui sia consapevole di cosa li aspetta. |
La statale fra Varese e
Como è ripiena di mezzi di ogni genere impossibili da sorpassare.
Il lungolago fra Como e Colico è ancora peggio... un interminabile
budello pullulante di lavori in corso.
Passato Colico il paesaggio diventa finalmente montagnino e gradevole, ma
la strada diventa un righello. |
Il risultato di questo primo tratto è uno scatto d'ira
dello stremato ed esaurito Perchio che con una decisa frenata parcheggia
se stesso, Cozza, bambina e bagagli di fronte al primo bar con insegne di
gelati che gli capita nella coda dell'occhio! |
Davanti ad una grossa
coppa di rinfrescante gelato, anche la mente smette di bollire e una volta
fredda ci rendiamo conto del trauma che abbiamo appena finito di
sopportare: 150 km in 4 ore!!!
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COSA? |
Se la matematica non è cambiata, significa che con un
mezzo da 250 km/orari abbiamo viaggiato a meno di 40! |
PAZIENZA! TANTO
NON ABBIAMO FRETTA... |
Lasciatoci alle spalle
Sondrio, il viaggio diventa decisamente più gradevole: strada bella, curve e un paesaggio
spettacolare contornato dalla maestosità delle montagne. |
Finalmente arriviamo al primo di quella che sarà una lunga
serie di passi... l'Aprica.
Lo passiamo quasi senza accorgerci, ma il seguente, il Tonale, si vede
eccome che è un passo di montagna, fa quasi freddo! |
Tranquilli e pacifici,
inebriati dal paesaggio e con la calma nel cuore, le ore passano
sull'orologio senza lasciare traccia nelle nostre menti, ma durante una
piccola sosta gli occhi della Cozza cadono sulle lancette... |
Di colpo calano le
tenebre, l'aria si fa pesante e l'atmosfera generale è di tempesta! Il
cuore della Cozza inizia a battere più veloce di un batterista heavy
metal. |
E' TARDI! |
Nulla può agitare la
Cozza più della paura di non riuscire a mettere niente fra i ganascini! |
In effetti, visto
l'orario, temiamo di arrivare all'albergo prenotato DOPO la
chiusura della cucina, quindi facciamo una telefonata preventiva per
annunciare il nostro arrivo ed allo stesso tempo assicurarci due posti a
tavola.
Rincuorati dalle risposte positive sia per il letto che, soprattutto, per
la tavola, ci rimettiamo in cammino. |
Solo a tarda sera e senza
nemmeno esserci persi più di tanto, arriviamo finalmente all'Hotel
"Le Ciaspole" di Tret.
L'insegna indica solo 2 stelle, ma l'ambiente, l'arredamento, il servizio
e l'accoglienza ne meriterebbero almeno 4. |
Appena depositati i
bagagli scendiamo al ristorante...inutile sottolineare la libidine provocata alle papille gustative dalle
specialità del luogo.
Satolli e soddisfatti ci concediamo un momento di relax sul terrazzino a guardare il panorama che non si
vede più
per il buio totale e poi tutti a nanna. |