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Week-end in Trentino in moto !

Il Perchio e la Cozza

Venerdì 23/5/2003

Il viaggio di andata
Avevamo deciso di prenderci qualche giorno di relax.
Ci siamo informati un po' in rete e sentito pareri e consigli di amici e parenti e alla fine abbiamo deciso... passeremo il week-end nella Val di Non.
Cozza:"Che strada facciamo?"
Perchio:"Varese – Como – Sondrio – Valtellina – Passo del Tonale..."
Cozza:"ALT! Guarda che se pensi di trovare una strada a curve in Valtellina ti sbagli! E’ uno stradone dritto che non finisce mai!"
Perchio: “Sì, sì, tutto semafori e camion…”
Memore di precedenti viaggi in Valtellina e non capendo che il Perchio aveva risposto in quel modo tanto per dire, la Cozza si tranquillizza e crede che anche lui sia consapevole di cosa li aspetta.
La statale fra Varese e Como è ripiena di mezzi di ogni genere impossibili da sorpassare.
Il lungolago fra Como e Colico è ancora peggio... un interminabile budello pullulante di lavori in corso.
Passato Colico il paesaggio diventa finalmente montagnino e gradevole, ma la strada diventa un righello.
Il risultato di questo primo tratto è uno scatto d'ira dello stremato ed esaurito Perchio che con una decisa frenata parcheggia se stesso, Cozza, bambina e bagagli di fronte al primo bar con insegne di gelati che gli capita nella coda dell'occhio!

Davanti ad una grossa coppa di rinfrescante gelato, anche la mente smette di bollire e una volta fredda ci rendiamo conto del trauma che abbiamo appena finito di sopportare: 150 km in 4 ore!!!

COSA?

Se la matematica non è cambiata, significa che con un mezzo da 250 km/orari abbiamo viaggiato a meno di 40!

PAZIENZA! TANTO NON ABBIAMO FRETTA...

Lasciatoci alle spalle Sondrio, il viaggio diventa decisamente più gradevole: strada bella, curve e un paesaggio spettacolare contornato dalla maestosità delle montagne.
Finalmente arriviamo al primo di quella che sarà una lunga serie di passi... l'Aprica.
Lo passiamo quasi senza accorgerci, ma il seguente, il Tonale, si vede eccome che è un passo di montagna, fa quasi freddo!
Tranquilli e pacifici, inebriati dal paesaggio e con la calma nel cuore, le ore passano sull'orologio senza lasciare traccia nelle nostre menti, ma durante una piccola sosta gli occhi della Cozza cadono sulle lancette...
Di colpo calano le tenebre, l'aria si fa pesante e l'atmosfera generale è di tempesta! Il cuore della Cozza inizia a battere più veloce di un batterista heavy metal. 

E' TARDI!

Nulla può agitare la Cozza più della paura di non riuscire a mettere niente fra i ganascini!
In effetti, visto l'orario, temiamo di arrivare all'albergo prenotato DOPO la chiusura della cucina, quindi facciamo una telefonata preventiva per annunciare il nostro arrivo ed allo stesso tempo assicurarci due posti a tavola.
Rincuorati dalle risposte positive sia per il letto che, soprattutto, per la tavola, ci rimettiamo in cammino.
Solo a tarda sera e senza nemmeno esserci persi più di tanto, arriviamo finalmente all'Hotel "Le Ciaspole" di Tret.
L'insegna indica solo 2 stelle, ma l'ambiente, l'arredamento, il servizio e l'accoglienza ne meriterebbero almeno 4.
Appena depositati i bagagli scendiamo al ristorante...inutile sottolineare la libidine provocata alle papille gustative dalle specialità del luogo.
Satolli e soddisfatti ci concediamo un
momento di relax sul terrazzino a guardare il panorama che non si vede più per il buio totale e poi tutti a nanna.

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