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La Scozia vista dalla moto !
Il Perchio e la Cozza

16-17-18/9/2004 (Il ritorno)

Grandtown - Forsyth - Mulbach (D) - Varese (I)

Giovedì 16/9/2004

Ormai siamo sulla via del ritorno e lo spirito non è certo più quello di qualche giorno fa.
Anche il risveglio non è dei migliori, con la donnina antipatica che ci fa ingozzare la sua tirchissima colazione perché ha un appuntamento. Affari suoi, vogliamo proprio vedere se non aspetta che le paghiamo la stanza prima di andarsene.
Liberazione dal superfluo, doccia, bagagli e ...via!
Anche il tempo oggi non ci assiste, e alla strada lunga, dritta e noiosa si somma una pioggia battente.
Diamo un po' di pappa alla bambina a Pitlochry. No, non avete capito male, ci siamo già passati all'andata di qui.
Poi riprendiamo il viaggio e imbocchiamo l'autostrada. Ci fermiamo per un caffè con  muffin e il Perchio ne approfitta per aggiungere un po' di condimento alla pappa della bambina, se no le rimane sul gozzo... l'olio ci costa 5.99£ e fatichiamo pure per farci dare una stupida pinza per aprire il tappo. L'omino alla cassa fa finta di non capire, dice che non ne vende e non ci pensa nemmeno a darsi da fare quel poco che serve per ricuperarne una nella SUA officina lì in fianco. Figuriamoci se non ha una pinza!!!
Va bhè, per fortuna un camionista molto più gentile ci presta volentieri la sua. Ci voleva tanto? Gliela restituiamo dopo due secondi e mezzo e siamo pronti a ripartire. Vorremmo tanto che esistesse il teletrasporto! Sappiamo che da ora in poi ci aspetta solo un viaggio soporifero.
Arriviamo a Rosyth con netto anticipo di qualche ora (una mezza giornata praticamente) e siamo al km 76680.
Andiamo comunque a cercare l'imbarco per vedere dov'è. Credeteci, a volte non è così semplice trovarlo!
Poi cerchiamo un posto dove fare uno spuntino e ingannare un po' l'attesa. A pochi metri da lì entriamo al N°1 (strano, ma è il nome del bar) per un tè caldo e un sandwich.

Aspettiamo, aspettiamo, aspettiamo. Non c'è niente di interessante nelle immediate vicinanze, quindi non ci resta che armarci di santa pazienza e metterci in fila per l'imbarco, ma poco prima di salire sul traghetto lo sguardo del Perchio viene inesorabilmente calamitato dalla gomma posteriore.

Un taglietto!!!
Vedo un taglietto nella gomma!

Il Perchio comincia a palpare la gomma e delibera che è decisamente sgonfia. Continua a fissarla, a compararla a quella anteriore. Ormai le sue pupille hanno assunto una forma di ...gomma, da tanto la guarda.
"C'è un taglietto, lo vedi il taglietto?"

Tenta di rendere partecipe anche la Cozza la quale, ovviamente, dopo quel lavaggio del cervello, vede chiaramente il taglietto.

"La gomma è sgonfia, non dovrebbe essere così"

Il passo successivo e inaffrontabile dalla mente del Perchio è:

"La gomma è buca!"

Ci voleva qualcosa che movimentasse un po' il viaggio di ritorno, no? Cerchiamo di mantenere la calma e chiediamo se sul traghetto eventualmente potremmo trovare un minimo di attrezzi per ripararla. La risposta non può che essere negativa. Tutti ci dicono che dobbiamo aspettare di sbarcare dall'altra parte. Eh, già! Voglio vedere te a salire e scendere dalle rampe del traghetto con la gomma a terra!

Va bhè, appurato il fatto che in questo preciso momento non possiamo farci assolutamente niente ci mettiamo l'animo in pace e ci imbarchiamo, sperando che la mattina dopo avremmo trovato la bambina in condizioni decenti che consentano una minima deambulazione.

Questa volta siamo organizzatissimi, ormai sappiamo come funziona, e senza esitazione andiamo subito a prenotare un posto per la pappa al ristorante.

Ciondoliamo un po' in giro e quando è l'ora pappizziamo. Si unisce al nostro tavolo una coppia di pensionati molto simpatici che ci intrattengono in allegra conversazione. Stanno andando in Francia perché hanno una casa sulla Costa Azzurra. Poverini... lui era dentista, detto tutto.

Dopo la pappa giriamo un po' in giro e poi nannizziamo.

Venerdì 17/9/2004

Ci svegliamo alle cinque, sei, sette, booo...non si sa più che ore sono!

Il Perchio aveva già addocchiato delle tazze di tè fumante aggratis che si aggiravano per la nave all'insaputa dei passeggeri dormienti e propone alla Cozza di agguantarne una in attesa che apra il delirio del buffet per la colazione.

Come all'andata ci spazziamo mezzo chilo di salmone per colazione, cereals, yogurt e altre succulenze.

Il Perchio rielabora biologicamente il tutto molto velocemente e, data la quantità enorme di residui prodotti, riesce pure a...INTASARE IL CESSO DELLA NAVE! Oh no! E adesso la Cozza come fa? Non le resta che attraversare la nave per raggiungerne uno funzionante... 

Aspettiamo il momento dello sbarco vagando per la nave senza una meta precisa. ...ma dove vuoi andare su una nave? Intanto l'ansia per il piedino della bambina si fa sempre più forte, ed è anche venerdì 17!.

Arriviamo a Zeebrugge, ora ci tocca affrontare la triste e drammatica visione di una bambina zoppa. Scendiamo e dopo un percorso tortuoso in mezzo a tir e vari automezzi raggiungiamo la zona bambine. Il nostro sguardo cerca di penetrare in mezzo a quel groviglio di gomme per identificare quella malata. Ecco, ci siamo quasi...siamo di fronte alla bambina...

non è successo niente, la gomma è tale e quale a ieri.

MAVAFFAN...

Il Perchio comunque non è convinto. Nonostante dopo diciassette ore la gomma sia ancora uguale a ieri, lui continua a sostenere che è buca. Non vede l'ora di arrivare al primo benzinaio per verificare e dimostrare con prove certe che ha ragione.
Al primo benzinaio, dunque, ci fermiamo per controllare la gomma. Cerchiamo affannosamente l'aggeggio  e scopriamo che il Belgio è l'unico Paese ad avere i pirulini diversi. In poche parole il Perchio non riesce a misurare la pressione perché non riesce fisicamente a infilare il pirulino nella valvola!

Porco di qui, porco di là, proseguiamo sperando che sia solo quello l'imbecille con pirulini non universali. E invece no! Dobbiamo aspettare di arrivare in Lussemburgo per riuscire a concludere qualcosa.

Il momento della verifica è decisamente emozionante...

psssss... ffffffssss...pf...

pressione? O.K.! Va tutto bene. A quel punto il Perchio pensa di essere impazzito e di aver avuto una serie di visioni. 

Sono sicuro, sono sicuro che era sgonfia! Va bhè teniamola sotto controllo e poi vedremo a casa.

Oramai non vediamo l'ora di arrivare, sappiamo che cosa ha da offrire il viaggio di ritorno...salvo imprevisi. Autostrada, autostrada, autostrada.

La notte dormiamo ancora dal nostro amico dello Zum Zum vicino Merzig. Il sabato mattina ripartiamo, attraversiamo come all'andata la Svizzera e quando il contachilometri segna 77746 (quindi dopo aver percorso 4223 km) apriamo il cancello di casa.

Chissà quando e dove sarà il prossimo giro... arrivederci!

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