Quest'anno la partenza ci ha
colto un po' impreparati. E' giunto il momento e ancora non
abbiamo nemmeno pensato a cosa inglobare nel nostro bagaglio. Ma cosa
importa? Tanto il pacchetto è standard, non si può portare di
più e non si deve portare di meno. Ci sarà sempre una lavanderia
automatica che ci aspetta lungo il percorso. |
Pensiamo alle ultime operazioni da
svolgere per lasciare la nostra casetta incustodita per quindici giorni
e verso mezzogiorno il Perchio fa rombare i motori della bambina.
Diversamente dal solito la bambina viene fatta riscaldare con pazienza e
cautela, visto che è
convalescente da un intervento a cuore aperto dal meccanico di fiducia.
Sembra tutto a posto e ci pare anche di non aver dimenticato nulla di
importante come documenti, biglietti per il traghetto eccetera
(ricordatevi di questa certezza nel non aver dimenticato nulla...). Il contachilometri segna 73523. |
Imbocchiamo la A8 e poi la A9 in
direzione Chiasso Brogeda e dopo circa 150km dalla partenza la bambina
reclama un po' di pappa. Dopo
altri 200 km si replica: pappa alla bambina ma stavolta anche per noi.
Non siamo ancora entrati nel vortice del cibo godereccio, quindi ci
accontentiamo di un panino, bibita e caffè per un totale di 25 CHF in
due. |
Fin qui abbiamo tracheggiato fin
troppo... adesso non ci resta via di scampo: è ora di affrontare il Tunnel
del S. Gottardo. Ci si presenta davanti una colonna infinita. E' sabato
e tutti gli svizzeri, tedeschi e francesi hanno finito le ferie e
tornano tristemente a casa. Ma che problema c'è con la bambina? Ci
spiace tanto per quei poveretti su quattro ruote, sotto il sole cocente,
nelle loro scatole di lamiera rovente, fermi in colonna. Colonna che noi
evitiamo in un attimo. Ma che ci volete fare? Quando si sfrutta il
vantaggio di avere solo due ruote ci si dimentica delle intemperie subìte,
del bagaglio ridotto al minimo e anche delle ossa rotte dopo un tot di km... |
Che le ruote siano 2 o 4, quei 17 chilometri di tunnel sembrano
comunque interminabili.
Sembra di entrare nelle bocche dell'inferno (addirittura!!!)!
Già dopo alcuni metri dall'ingresso la temperatura si alza, inizia a fare un
caldo boia e l'aria diventa irrespirabile. Dopo aver perso un paio di chili in
sudore l'atmosfera... peggiora! Si comincia a pensare alla fine per scioglimento
del corpo, ma improvvisamente, con il comparire di un piccolo puntino di luce
là in fondo, la situazione migliora gradualmente e alla fine si ritorna a
vivere...
Risorgiamo dagli inferi e arriviamo a Basel. Inizia a
piovigginare sotto il sole. Mah! Finché è così ben venga, siamo pronti al
peggio.
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Entriamo in Germania e dopo pochi
chilometri... eh no! Di nuovo coda! Decidiamo allora di lasciare
l'autostrada per entrare nella Schwarzwald, la Foresta Nera. La Cozza
propone al Perchio una delirante interpretazione della segnaletica
presente in autostrada: te lo dicevano anche loro..."ESCI
DALL'AUTOSTRADA E VAI PIù VELOCE", nel senso che a volte le strade
alternative fanno risparmiare code e tempo. Interpretazione del Perchio:
"SE VAI VELOCE ESCI DI STRADA". Chi aveva ragione secondo voi?
Precisiamo che nessuno dei due conosce il tedesco. Mah, in ogni caso
abbiamo risparmiato tempo, gustato paesaggi stupendi e non siamo nemmeno
usciti di strada! Meno male. |
Attraversiamo il primo paesino della Schwarzwald; è davvero delizioso con le
casette tipiche affrescate e piene di fiori. E' ancora presto e quindi,
nonostante il paesino ci piaccia molto, decidiamo di proseguire per cercare un
alloggio per la notte più tardi. Ce ne pentiamo, perché più avanti tutto
diventa più anonimo e poco caratteristico. Ci rincuora solo il fatto di
trovarci a percorrere l'Eldorado dei motorradfahrer, come lo definisce un sito,
praticamente un SuperBrinzio germanico! A differenza del nostro amato Brinzio,
però, qui la strada è perfetta, larga e con un asfalto stupendo. |
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Piega di qui, piega di là (ma doooove, con Cozza e bagaglio?!), arriviamo a
Oberried. Inizia a farsi tardi e ci conviene cercare
seriamente dove far andare i ganascini e dove dormire. Fortunatamente in Germania
trovato l'uno c'è anche l'altro. Chiediamo alla locanda Goldenen Adler, ci sembra un posto un po' troppo
ricercato, forse perché è in corso una cena matrimoniale e sono tutti vestiti
bene, ma non si sa mai. La Cozza chiede, sempre facendo finta di sapere il
tedesco, e le propongono una stanza per 68€ mit frustuck, almeno, così
crede di capire la Cozza. SPERIAMO. |
Preso possesso del territorio ci dirigiamo senza indugio alla sala ristorante
per la prima vera superpappa. Zuppette, 2 piattazzi con supercarne, spatzle, insalata, funghi ecc..
3 birre 0.5lt .... burp!
Alla fine della cena ci tocca pure dare lezioni di italiano a un fanatico
esterofilo che angoscia i suoi figli con il concetto: "Una parola al giorno
e impari una lingua nuova!" Mah! Vorremmo tanto sentire cosa si
ricorda oggi di quella conversazione, ma lasciamogli il beneficio del dubbio. In
fondo era simpatico e voleva solo comunicare.
Dopo cena il Perchio si intossica con una sigaretta sulla panchetta fuori
dalla Gasthaus, mentre la Cozza analizza i dettagli del rubinetto della fontana.
Bellissimo! Lo vuole per la loro casetta! Un superpesce che sputa acqua.
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