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L'Irlanda vista dalla moto ! |
Il Perchio e la Cozza |
Domenica
8/9/2002
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Dijon - Paris - Le Havre
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Sveglia
ore
8.00 |
Colazione alla continentale con pane, burro e marmellata,
brioches, the o caffè e gli immancabili cereali, il tutto servito al tavolo
dalla receptionist di origini africane che ostenta le due tonde tettine tirate
su fino al mento. Con noi in sala vi sono altri ospiti dell’albergo, fra cui
Capitan America in persona, un anziano omone longilineo, stretto in un
attillatissima tutina in raso coi colori della bandiera americana. E’ uno dei
partecipanti all’odierna gara di rollerblade che si svolgerà in città questa
mattina a contorno della “Festa dello zucchero”… |
h 9.30 Dopo esserci assicurati dell’esistenza della
prenotazione di una camera per il ritorno, lasciamo l’albergo e cominciamo a
muoverci con il sole ancora nascosto dalle nuvole. Soltanto verso le h 10.15
riusciamo ad entrare in autostrada (km 53646), non prima, però, d’aver fatto
il pieno e d’aver capito quindi che la benzina in città costa nettamente
meno. |
Lungo la strada : Caselli 1.20 + 1.60 + 1.10 € / Benzine
15€ + 14.01€ / Ponte della Normandia GRATIS per le moto!!! |
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Parentesi
parisienne :
Il Perchio si vuole assolutamente infognare nel centro più che
storico di Paris perché vuole a tutti i costi una foto con la Tour Eiffel.
Risultato: 2 ore per riuscire a disglobarsi fuori verso una qualsiasi autoroute.
...E si incazza pure!
Ovvio, si mette anche a diluviare!!!
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h 18.00 Arriviamo a Le Havre e come prima cosa cerchiamo
l’ingresso dei Car Ferries P&O (km 54190) per essere sicuri di non perdere
tempo quando sarà il momento d’imbarcarci (orario previsto h 22.15).
Ci
dirigiamo al piazzale per chiedere conferme, ma veniamo fermati all’ingresso
da un rimbambito che non parla nemmeno inglese, e che ci dice che lì non
possiamo sostare… ma chi vuole fermarsi?!
Cerchiamo di spiegargli che più
tardi dovremo prendere il traghetto e che per il momento vogliamo solo
informazioni, ma lui non capisce. Sembra non parli nemmeno il francese… che ci
farà un addetto che non parla inglese all’accesso di una frontiera con il
Regno Unito?
Vorremmo fargli vedere i biglietti, ma sono nel bauletto, quindi
ci allontaniamo di 100mt, li estraiamo e torniamo da lui a mostrarglieli…
forse adesso ha capito e ci dice che possiamo fermarci!!! INAUDITO!
Per farlo
contento ce ne andiamo a cercare da mangiare. Ci fermiamo ad un bar sul
lungomare frequentato da numerosi motociclisti e, ovviamente, non c’è nulla
da mangiare. Ci consoliamo con una birra e nell’attesa ci lasciamo abbronzare
dal cocente sole pomeridiano. |
Wow, ma la mia moto è veramente perchiulante con quel petto ringalluzzito! |
h 19.45 Andiamo a toccare la mèr |
Per la cena ci fermiamo in uno dei localini sulla spiaggia.
Dopo un attento esame dei piatti e dei prezzi, scegliamo il thailandese. |
La
Cozza mangia il fritto misto al cirinquito Thai sulla spiaggia di Le Havre e
commenta…
“Aaahh… effetto frittone !” |
Il
vero uomo va a riposo. |
Sperchiularsi
via l’imbarazzo della lingua. |
h 21.30 – 23.00 Imbarco a Le Havre: nell'attesa siamo ripetutamente assaliti da stormi di
psicopompi. |
-> FROM THIS MOMENT WE ARE IN
THE ENGLISH TIME <- |
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