Note personali...
ma davvero!

Antonio M. Ferreri

 

 

  Sono nato a Romanshorn (Svizzera) il 4 luglio 1966.
I miei genitori non erano lì in villeggiatura, anche se i posti meriterebbero certo una breve visita (tra gli altri, meritano davvero una passeggiata le cascate di Schaffhausen, il lago di Costanza e l'isola di Mainau). I miei genitori (ahi, loro!) erano lì per trovare un lavoro, condividendo questa esperienza con migliaia di italiani costretti a emigrare dal loro paese di nascita e residenza.

 

  Dalla nascita fino a 33 anni sono stato cittadino di un piccolo paese salentino: Alessano (in provincia di Lecce). La penisola salentina ha tante cose da offrire, ma innanzitutto una costa ancora pulita e non troppo contaminata dalla ricchezza o stupidità umana.

 

  Ora sono uno dei milioni di cittadini di Roma!

 

 

Una delle mie passioni è la moto.

Non ho mai avuto una moto nuova... mi sono sempre dovuto accontentare di moto usate.

Il mio primo amore è stata una Laverda 125, piccola, maneggevole e facile da guidare: giusta per imparare.

Poi, una Benelli 250, uno splendido bicilindrico a due tempi; pensandoci, mi manca ancora un po'.

Ancora, un Teneré 600 XTZ, un enduro decisamente troppo alto per i miei centimetri. Un sano contatto con la realtà mi ha costretto a ridurre lo spessore della sella, per poter avvicinare l'asfalto senza essere costretto a evoluzioni di un corpo tutto tranne che atletico.

Da qualche anno ho finalmente coronato un piccolo sogno: l'acquisto di una Guzzi 650 custom, sempre usata sia ben chiaro! Con questa moto ho percorso tanti chilometri, in giro per l'Italia. Davvero una grande soddisfazione...

Ora ho venduto anche l'amata Guzzi, sperando di poter finalmente coronare un altro sogno: una Guzzi California, ancor meglio se usata ma sempre in buona forma! Per ora mi devo accontentare del Teneré, sempre troppo alto e io sempre con gli stessi centimetri a disposizione.

 

 

Ecco la mia personale classifica dei più significativi psicologi della storia:

   classificato: William Shakespeare

   classificato: Fedor Dostojevskij

   classificato: Luigi Pirandello

      E' vero, nella lista non ci sono psicologi ufficiali! Poco male: so dalla mia esperienza di aver imparato sulla complessità dell'animo umano più dalle opere di questi scrittori che da tanti manuali di psicologia. Sicuramente mi hanno fatto emozionare di più, il che non è poco...

 

Amo l'opera lirica italiana sopra ogni altra musica. Vengo soprattutto dall'ascolto del rock classico (Pink Floyd, Led Zeppelin e Jimi Hendrix in testa...) e dei cantautori italiani (Edoardo Bennato, Fabrizio De Andrè e Francesco Guccini...), ma devo riconoscere che solo con l'opera il mio cuore riesce a battere riscaldando interamente il mio corpo e accendendo la mia anima.
Adoro Verdi, ma il mio piccolo universo gioisce soprattutto per Giacomo Puccini. La mia opera preferita è chiaramente
Tosca; la mia aria più ascoltata: E lucean le stelle. Non conosco niente di più sensuale! Il mio tenore preferito è Alfredo Kraus. La mia soprano preferita (senza troppa fantasia...) Maria Callas!

 

 

 

Il libro a cui sono più legato
e che, a dire il vero, avrei voluto scrivere io stesso è:

Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta
di Pirsig

Ancora una volta, scarsa originalità...

 

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