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E' un trattato molto più scientifico dell'opera del Regnani, scritto nel 1861 a Milano, ed è corredato da quasi 600 incisioni pregevoli, di cui qualcuna (specie nei capitoli dell'elettricità) sopravvive anche in qualche libro di testo di alcuni decenni fa. Ha un capitolo dedicato alla meteorologia, ed un corredo di problemi risolti. E' un'opera molto interessante per gli amatori della storia della scienza, ed è costituita da un volume unico. Ecco per esempio come vengono descritti i camini per riscaldare le abitazioni dell'epoca: I primi camini, sebbene applicati contro i muri, non erano circondati da stipiti, ma soltanto sormontati da una capanna che guidava il fumo al di fuori. Soltanto nei tempi moderni venne data ai camini la forma che hanno oggidì. Tra i fisici che li hanno perfezionati meritano speciale menzione Filiberto de l'Orme, Ganger, Franklin e Rumford. I camini, per quanto la loro costruzione sia stata perfezionata, sono ancora il mezzo di riscaldamento più imperfetto e più dispendioso, perchè non utilizzano che una piccola quantità del calorico sviluppato dal combustibile; di fatti, colla legna ne utilizzano soltanto il 6 per cento all'incirca, e col coke e col carbon fossile fossile il 13 per cento. Questa enorme perdita di calorico è cagionata dalla corrente d'aria che alimenta la combustione, e che, versandosi nell'atmosfera, vi diffonde una gran parte del calore prodotto. Per ciò Franklin diceva che volendo ottenere il minor riscaldamento con una data quantità di combustibile bisognava adottare i camini. Cionullostante, i camini sono e saranno sempre il mezzo di riscaldamento più gradito e più salubre per la presenza del fuoco e perchè producono un continuo rinnovamento dell'aria negli appartamenti.
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