Incontro del 29 settembre 2006

 

Appunti presi durante l’incontro di spiritualità e di comunione

tenuto da don Guido Oliveri

 

 

Ministro Straordinario della Comunione:

persona relativa a Gesù Cristo Eucaristia, che ha lo STILE dell’Eucaristia.

 

STILE = MODO DI ESSERE (non forma) 24 ore su 24, che parte da un modo di essere eucaristico.

 

Testo preso come spunto:

Lettera apostolica di Giovanni Paolo II del 7.10.’04 di inizio anno eucaristico (MANE NOBISCUM DOMINE).

 

Cinque sottolineature:

 

1)      L’Eucaristia non è una cosa sacra, ma una PERSONA.

La fede ci chiede di rapportarci con la consapevolezza di essere davanti a Cristo stesso.

Preghiera eucaristica: è Lui che orienta il mio pregare, perché è una persona viva.

Quando sono con una persona, è chi mi ascolta che mi mette in bocca le parole.

Bisogna fare attenzione all’ateismo pratico, al non considerare nel proprio vivere concreto quotidiano, la Persona Gesù Cristo Eucaristia.

 

2)      L’Eucaristia è un modo di essere (STILE): il modo di essere di Dio, una persona che  è e vive come dono in stato di dono. Questo modo da Gesù passa nel cristiano il quale, con la sua testimonianza di vita, lo irradia nella civiltà e nella cultura.

Gesù è una persona che vuole darsi: ci vogliono persone aperte che accolgono il suo modo di essere.

 

3)      L’Eucaristia è PROGETTO DI VITA.

Incarnare il progetto eucaristico nella vita quotidiana, significa testimoniare che la realtà umana non si giustifica senza il suo Creatore.

Dove c’è Dio, c’è posto per tutti.

Modo di essere di Dio fatto conoscere da Gesù Cristo è quello di essere DONO in stato di DONO. Vivi in stato di dono (consiglio dato dal nuovo Arcivescovo Angelo Bagnasco).

Curare i doni che non si vedono. Non per farsi vedere.

 

4)      L’Eucaristia è PROGETTO DI SOLIDARIETÁ, di chi si fa uno con l’altro.

Mi faccio uno con te: solidale non con il tuo bisogno ma con te, con la tua persona.

Il cristiano che partecipa all’Eucaristia si fa promotore di comunione, pace, solidarietà in tutte le circostanze della vita, soprattutto in quelle non viste, quelle di cui nessuno si accorgerà.

 

      5) L’Eucaristia è la VOCAZIONE-IDENTITA’ dell’uomo (realizza il suo stato di dono in tutta la vita), chiamato a stare con Dio perché in Lui fatto carne è richiamato il mistero dell’uomo.

 

Il Ministro S. della Comunione diventa ciò che fa, si lascia plasmare da quella Persona (Gesù) a cui mette a disposizione il suo tempo.

 

Il ministero non è un’attività, serve a me perché mi plasma; e se mi lascio plasmare, poi coinvolgo tutti gli altri che mi stanno vicino.

 

 

 

 

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