IL CARNEVALE

Ancora oggi si parla del carnevale dei tempi passati e vengono in mente personaggi che hanno tenuto in allegria l'intera popolazione di San Nicola dell'Alto. Si ricorda la farsa della "FIMMINA PRENNA"(LA DONNA INCINTA) che zio Antonio Iocca portava in giro per il paese con la sua truppa di colleghi. Si ricordano le filastrocche del Capitano "ALLA FURORE" che venivano sciorinate sempre dall'Antonio Iocca. Si ricordano le sceneggiate corredate dai personaggi delle Maschere Italiane che venivano imparate all'interno delle lezioni scolastiche e poi eseguite presso le famiglie di ciascun alunno.

Ma questo non era tutto, quello che faceva maggior impressione era l'allegria che regnava e le feste che si facevano all'interno delle abitazioni dove poi tutto andava a finire a tarallucci e vino nel vero senso della parola.

Oggi tutto questo non c'è più, è rimasto qualcosa come le truppe di ragazzi che travestiti con maschere che ricordano film dell'orrore che ogni tanto vanno a fare visita presso qualche casa di amici che sanno della gradita visita.

Del passato forse è rimasta solo la musica di qualche chitarra o fisarmonica, strumenti che hanno fatto parte sempre del DNA del costume Sannicolese.

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