La prima fase dell'impresa è stata felicemente portata a termine nel 1996,
dopo cinque mesi di viaggio ed un totale di quasi 32.000 km per la maggior
parte in totale assenza di strade. Overland 1 ha affrontato la durissima
traversata da Roma New York, che ha portato quattro camion Iveco 330.30
6x6 attraverso l'Europa, la Russia, la Siberia, l'Alaska, il Canada e gli
Stati Uniti sfidando i rigori dell'inverno polare. Questa difficile ma
entusiasmante prova di resistenza umana e tecnica è stata raccontata nel corso
di un documentario che ha totalizzato ben 5 milioni di spettatori ed un
primato di ascolto del 33% di share in seconda serata.
La seconda parte dell'impresa, partita nel giugno 1997, ha visto i quattro
camion di Overland alle prese con problematiche assai diverse ma altrettanto
avvincenti. L'itinerario si è snodato lungo l'intero continente americano, da
nord fino all'estremo sud della Terra del Fuoco, attraverso un caleidoscopio
di paesaggi e realtà umane davvero unico. Overland 2 si è conclusa con
l'arrivo a San Paolo del Brasile dopo quasi cinque mesi di viaggio ed oltre
40.000 km di percorrenza totale.
La terza fase del progetto partita alla fine di marzo 1998, ha portato gli
ormai leggendari camion Iveco 330.30 attraverso l'Africa, la penisola araba, i
Balcani e su fino al tetto dell'Europa: Capo Nord. I 33.000 km del percorso
hanno rappresentato un campionario d'infinita varietà, tanto più straordinario
in quanto concentrato in una distanza relativamente breve. Piogge bibliche,
guerre, predoni (ma anche traffico congestionato ed intoppi burocratici) hanno
fatto di Overland 3 una vera avventura, trasmessa come sempre da Raiuno.
E' partita il 24 marzo 1999 alla volta dei misteriosi altipiani dell'Asia
Centrale, con destinazione finale Pechino che è stata raggiunta dopo cinque
intensi mesi di viaggio e quasi 33.000 km di percorrenza il 24 agosto 1999.
Lasciata Pechino il 25 agosto, ha visto il rientro in Italia dei quattro
camion arancioni di Overland passando per l'Asia Meridionale, lungo un
itinerario segnato dal filo rosso della guerra con arrivo a Roma il 22
dicembre 1999. Come per le precedenti edizioni, il diario per immagini di
entrambe le spedizioni sono andate in onda su da Raiuno. L'Anno Internazionale
delle Montagne 2002 è stato inaugurato al Palazzo delle Nazioni Unite a New
York e presso la sede FAO di Roma, con un filmato istituzionale di Overland
che lungo il suo percorso ha attraversato tutti i gruppi montagnosi della
terra.
In occasione dell'anno dedicato alla montagna Overland stà compiendo il
sesto viaggio percorrendo un itinerario "L'anello azzurro del Mediterraneo"
che presenta molte tappe con scalate alle più famose montagne del mondo.
Dal diario di bordo di Beppe Tenti
[8/5/2002]
"....... percorrendo le strade del mondo si incontrano paesi e villaggi e non
solo metropoli, e delle metropoli si conoscono anche le periferie, dove si
impara fin dalla nascita a sopravvivere e dove ogni aiuto è un vero e proprio
dono.
Forse non scopro nulla, ma in tutti i casi in cui si è potuto donare qualche
cosa di utile, di utile in termini essenziali, potendo cioè salvare una vita,
una delle tante vite di bambini che ogni giorno vengono stroncate
tragicamente, allora non ho avuto la sensazione di dare, ma piuttosto di
ricevere, come se quel bambino ci avesse lui donato l'immensa gioia di averlo
potuto aiutare.
Voi ascoltate numeri e percentuali che nascondono tragedie che i nostri occhi
vedono realmente, e noi sappiamo che anche per voi ne siamo testimoni. ....
con la nostra spedizione abbiamo attraversato ormai più continenti.
Che cosa si può dire a questo punto? Che è proprio vero che il mondo è diviso
in ricchi e poveri, in sfortunati e fortunati. E' anche vero che tutti portano
con sé i propri problemi e che ciascuno occupa gran parte del tempo a
risolverli sia esso ricco o povero, fortunato o sfortunato e tutti devono
essere ugualmente rispettati. Ma vi sono delle situazioni estreme rispetto
alle quali non serve molto pensare, programmare, impostare piani di sviluppo
(tutte cose che devono comunque essere fatte), ma bisogna, se si può agire,
agire tempestivamente, dando quello che si ha in quel momento, in quel preciso
istante, perché questo ha il valore di salvare una vita, la vita di un
bambino. Io non so quanto questo incida in una eventuale statistica, so però
che se una vita è salvata, ebbene, è salvata."
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IL PROGETTO OVERLAND
dal sito
ufficiale |
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Il progetto Overland nasce dalla fervida immaginazione di Beppe Tenti, un torinese che ha fatto dell'avventura la propria ragione di vita. Ma non fu sempre così. Tenti comincia la propria attività lavorativa come impresario edile e nei primi trent'anni della sua esistenza le sue uniche esperienze di viaggio si limitano alle gite in montagna con la locale sezione del Club Alpino Italiano. Durante una di queste escursioni domenicali nasce l'idea di salire una vetta dal nome leggendario: il Kilimangiaro. Del vulcano perso nel cuore dell'Africa Nera Tenti non sa nulla, ma ciò non gli impedisce di convincere un gruppo di amici altrettanto sprovveduti ad unirsi a lui per quella che all'epoca promette di essere l'avventura di una vita. Tenti ancora non immagina che il destino ha in serbo per lui ben altre imprese... Continua sul sito http://www.overland.org/Progetto/Default.asp
