Solitudine Siamo tanti, eppure siamo soli. Ci incontriamo e non ci vediamo. Ci parliamo e non ci sentiamo. Siamo in lotta con noi e tra noi. Il Mondo è nostro, eppure non siamo contenti, sempre di più ne vogliamo. Quello che hai, non è tuo, è un prestito che presto o tardi, dovrai restituire. Ti verrà chiesta la restituzione e, non potrai opporti. Nulla ti è dovuto se demeriti, tutto ti sarà dato se Lui vorrà. Ma chi sei tu, piccolo granello di sabbia del deserto, per pretendere tutto questo? Norma, 28 maggio 1993 |
Dove
si afferma che nulla attorno a noi può completamente soddisfare con uno
stordimento generale, dove ogni voce di
qualsiasi timbro cerca di stordirci, dove la paura della solitudine ci fa
tuffare in situazioni più assurde e ci fa coinvolgere in affari inquietanti
quando vorremo fuggire alla realtà della vita che ci vuole padroni di quello
che ci circonda e non vittime, allora
deve avvenire il capovolgimento d'ogni cosa, d'ogni valore imperioso ed
imperante per farci ritrovare veramente al centro dell'Universo come all'atto
della Creazione e perciò sentirci solamente astratti da ogni creatura e da ogni
avvenimento.
Nella
solitudine veramente si ritorna all'esame di se stessi, delle proprie azioni,
alla correzione di esse, al cambiamento di rotta per poi rituffarsi nel gran
marasma del viver quotidiano...
Nel
gran silenzio ritroveremo veramente noi stessi e veramente poi conosceremo
l'identità e l'amore delle persone che ci circondavano.
Nella
solitudine creata da noi e soprattutto nella solitudine creataci dagli altri con
le loro fughe da noi per non condividere le nostre ansie e le nostre intime
tragedie, riusciremo a cogliere la vera essenza del nostro Essere vero.