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TAI CHI CHUAN


« Può la morbidezza
sconfiggere
realmente la forza? »




L'osservatore occidentale che assiste allo svolgimento del Tai Chi Chuan, stenta a credere che si tratti di un'arte marziale. Reazione non dissimile da quella dei giovani cinesi, i quali preferiscono dedicarsi a sport più combattivi o aggressivi. Se è vero dunque che l'esecuzione dei movimenti di un'estrema lentezza, con il minimo utilizzo della forza muscolare, può apparire come uno strano allenamento al combattimento, non bisogna dimenticare che tale serie di movimenti non costituisce che una prima tappa: il lavoro preliminare. Le tecniche di rilassamento e di respirazione eseguite durante la concatenazione dei movimenti consentono lo svilupparsi della forza interiore, chiamata Chi, che i maestri contrappongono alla forza muscolare, considerata nettamente inferiore e limitata. Il Tai Chi Chuan è anche chiamato "Yoga Cinese", in quanto il ritmo eguale e l'estrema lentezza con cui sono ripetuti i movimenti di rara precisione, elastici e leggeri, portano coloro che stanno praticando a uno stato di meditazione.



IL TAI CHI CHUAN SEMPLIFICATO (STYLE YANG)
DEL GRAN MAESTRO
CHENG MAN-CH'ING



Il Professor Cheng Man-ch'ing (cenni biografici)

Il Maestro Cheng Man-ch'ing nacque a Yung Chia, nella Cina continentale, nel 1900. Il suo talento per gli studi era tale che all'età di venti anni aveva già accettato la posizione di professore di letteratura alle Università di Pechino e di Shangai, oltre ad essere il capo del Dipartimento di pittura tradizionale cinese all'Accademia delle Belle Arti di Shangai. A causa dei suoi pesanti impegni e responsabilità, il Maestro Cheng contrasse una brutta malattia ai polmoni (tubercolosi). La sua condizione peggiorava continuamente ed i medici erano incapaci di aiutarlo. Fortunatamente, a quel tempo i suoi amici lo presentarono al Gran Maestro di Tai Chi Chuan Yang Cheng-fu, caposcuola della famiglia Yang ed uno dei più grandi esponenti di Tai Chi del Novecento; fu così che il maestro Cheng Man-ch'ing diventò l'ultimo grande discepolo di Yang Cheng-fu. Il suo corpo diventò sano e forte a tal punto che perfino le persone forti sembravano deboli di fronte a lui. In quei giorni la pratica del Tai Chi Chuan era molto dura e, in alcune occasioni, il maestro Cheng fu spinto così forte da perdere addirittura conoscenza. In seguito la sua tecnica migliorò così tanto che accettò numerose sfide senza però mai essere sconfitto; il maestro era anche un profondo conoscitore della medicina tradizionale cinese ed è proprio per questa sua abilità che conquistò il cuore e la fiducia del Gran Maestro Yang Cheng-fu, riuscendogli a curare la moglie che soffriva di una grave malattia. Per riconoscenza , oltre al fatto di esserne diventato uno dei migliori allievi, Cheng Man ch'ing ricevette dal maestro Yang i segreti della Trasmissione Orale della famiglia Yang. Dal 1937, con la guerra sino-giapponese, fu chiamato a dirigere i corsi presso il Dipartimento di Arti Marziali della provincia di Hunan, dove il Tai Chi Chuan aveva un ruolo importante nella formazione dei soldati del leader nazionalista Chiang kai-shek. Durante la guerra, il maestro Cheng ebbe un ruolo militare importante e, grazie ai meriti acquisiti sul campo, conseguì la carica di senatore del Governo Nazionale Cinese. Fu in quegli anni che portò a termine il lavoro di semplificazione della Forma Yang tradizionale, riducendola da 108 a 37 posture allo scopo di diffonderla e farla apprendere il più velocemente e facilmente possibile. Nel 1947, incoraggiato anche dal Maestro Chen Wei-Ming, suo vecchio compagno di corso ai tempi del Gran maestro Yang, scrisse il suo primo libro "Cheng-tzu T'ai-chi Ch'uan Shih-san P'ien" ("I tredici trattati sul Tai Chi Chuan del Maestro Cheng Man-ch'ing"), nel quale non solo rivelò i segreti della Trasmissione orale, ma, con i suoi Commentari, li rese comprensibili anche agli Occidentali, diventando così un punto di riferimento per tutti i libri scritti successivamente sul Tai Chi Chuan. Nel 1949, quando i comunisti salirono al potere, Cheng Man-ch'ing si trasferì a Taiwan dove esercitò ed insegnò pittura, poesia, calligrafia, medicina tradizionale ed il suo nuovo metodo di Tai Chi Chuan, guadagnandosi così il soprannome di "maestro delle cinque eccellenze" . Nel 1964 si trasferì a New York dove scrisse altri libri ed ebbe un devoto seguito di allievi; il suo contributo per la diffusione del Tai Chi in Occidente è stato fondamentale. Fu un uomo eccezionale che ebbe a che fare per tutta la vita con personalità del suo calibro: non solo fu allievo del grande Yang Cheng-fu, ma fu anche amico di un'altra leggenda vivente come Ma Yueh Liang e di altri grandi maestri come Chang Dsu Yao e Chen Wei-ming, senza dimenticare che ha avuto anche dei degni allievi come Chu Hong-ping, Benjamin Peng-jeng Lo ed il fenomenale Huang Sheng Shyan. Il suo motto più famoso è stato quello di "investire in perdita"; egli infatti spesso diceva: "per imparare il Tai Chi Chuan è prima necessario imparare ad investire in perdita. Quando si è imparato ad investire in perdita, solo allora la perdita si polarizzerà nel suo opposto e sarà trasformata nel più grande profitto". L'essenza del suo Tai Chi si può riassumere nei concetti di "rilassamento", "corretta postura", "affondare il CHI nel TAN TIEN" e "nuotare nell'aria". Morì nel 1975.

I VANTAGGI DEL METODO SEMPLIFICATO DEL GRAN MAESTRO CHENG

Lo studio del Tai Chi Chuan può richiedere molti anni di intenso esercizio: gli stili tradizionali esigono infatti ore ed ore di pratica giornaliera e generalmente sono solo i professionisti che possono affrontare un simile carico di lavoro; gli altri, o affrontano solo in parte i vasti programmi di studio di quest'arte, o comunque si devono accontentare di fare un Tai Chi Chuan di "serie B". Il maestro Cheng Mang-ch'ing, grazie alla sua grande conoscenza dei Classici e della Trasmissione segreta orale del Tai Chi Chuan, nonché della filosofia e del pensiero energetico tradizionale cinese, ha operato uno splendido lavoro di semplificazione di quest'arte, mettendo a punto uno stile caratterizzato da un programma concentrato che è davvero alla portata di tutti. Questo lavoro di semplificazione ci viene perciò in aiuto, permettendo anche alle persone di oggi, impegnate sia sul fronte del lavoro che su quello della famiglia, di poter praticare il miglior Tai Chi impiegando, volendo, anche solo i pochi minuti richiesti dall'esecuzione della FORMA 37, semplificata, senza però alterarne lo spessore energetico. Il lavoro di semplificazione del maestro Cheng ha investito anche gli altri aspetti che compongono il Tai Chi Chuan, dagli esercizi di coppia (Tuei Sho e Ta Lu) alle forme con le armi. Il risultato è un metodo di lavoro semplice e condensato che ha lo scopo di portare il praticante ad affrontare direttamente la sostanza del Tai Chi: si studia cioè l'essenza dell'arte per comprenderne la più intima natura. Il fine che questo sistema si propone non è tanto quello di accorciare gli anni di lavoro che occorrono per arrivare a certi livelli (nel Tai Chi non esistono simili scorciatoie), bensì di ridurre sensibilmente il tempo della pratica giornaliera che invece occorrerebbe praticando uno stile tradizionale non semplificato. E' chiaro perciò, come già detto, che questo stile di Tai Chi Chuan è particolarmente indicato per tutti coloro che, malgrado abbiano poco tempo a disposizione, si propongono comunque di studiare quest'arte per portarla a buoni livelli.






FORMA 37: è la versione semplificata e condensata della tradizionale Forma 108 dello stile Yang e, con tecniche e dinamiche leggermente modificate, ne costituisce la naturale evoluzione. E' l'esercizio fondamentale per la coltivazione dell'energia interna (Chi).

FORMA 24: è la forma più conosciuta di Tai Chi ed è costituita da un flusso continuo di movimenti suddiviso, per scopi didattici, in 24 passi

TUEI SHO (spingere con le mani): è un esercizio di coppia dove si impara a controllare l'energia dell'avversario; si cerca cioè di sviluppare la capacità di sentire la forza (Ting chin) e di interpretare la forza (Tung chin) dell'avversario per poterlo sradicare (T'i chin) attraverso una potente emissione di forza interna (Fa chin). Nella scuola del maestro Cheng si lavora con un solo esercizio di Tuei Sho con il quale vengono studiate le quattro tecniche della sequenza "afferrare la coda del passero": Peng (parare) - Lu (ritirarsi ruotando) - Chi (premere) e An (spingere). Queste tecniche rappresentano, soprattutto Lu, il cuore delle applicazioni di tutto il Tai Chi Chuan.

TA LU (grande spostamento in diagonale): è un altro esercizio di coppia dove si studiano i quattro angoli nella spinta con le mani. Anche in questo caso, nella scuola Cheng Man-ch'ing, viene utilizzato soltanto un esercizio nel quale si studiano le altre quattro tecniche fondamentali del Tai Chi e cioè Tsai (tirare verso il basso) - Lieh (dividere) - Chou (colpo di gomito) e Kao (colpire con la spalla). Queste tecniche, insieme alle quattro del Tuei Sho, formano le "Otto Porte" (Pa Men) e sono state associate agli otto trigrammi (Pa Kua) del "Libro dei Mutamenti" (I Ching).

FORMA A DUE: è una forma prestabilita nella quale si studiano le tecniche marziali del Tai Chi Chuan che vengono eseguite armonicamente con un avversario.

SAN SHOU: è il combattimento libero del Tai Chi Chuan e si basa principalmente sull'uso dei "Cinque passi" (Wu Pu) : avanzare (Chin Pu) - indietreggiare (T'ui Pu) - guardare e spostarsi a destra (Yu Pan) - guardare e spostarsi a sinistra (Tso Ku) e ritornare al centro, o equilibrio centrale (Chung Ting). Questi cinque movimenti sono stati messi in relazione con i "Cinque Elementi " (Wu Hsing) della filosofia cinese. I "Cinque passi" insieme alle tecniche delle "Otto Porte" compongono le cosiddette "Tredici posture fondamentali" del Tai Chi Chuan. Nel San Shou le tecniche non vengono portate secondo delle sequenze prefissate, ma si deve comunque cercare di applicare tutti i principi del Tai Chi.

LE ARMI (Ping Chi) : le armi tradizionali del Tai Chi Chuan sono quattro : il bastone lungo (Kun) - la sciabola (Tao) - la lancia (Ch'iang) e la spada (Chien). Come nel caso della Forma 37, anche le forme con le armi sono state semplificate e leggermente modificate rispetto a quelle del tradizionale stile Yang.

STUDIO DELLA TRADIZIONE LETTERARIA (I CLASSICI) E DELLA TRASMISSIONE ORALE DEL TAI CHI CHUAN : i Classici e la Trasmissione orale rappresentano rispettivamente gli scritti e i detti che le passate generazioni dei maestri ci hanno lasciato in eredità, trasmettendoci un patrimonio di esperienze con cui il sincero praticante di Tai Chi non può non confrontarsi. La loro importanza è tale che il maestro Cheng Man-ch'ing affermava che la pratica del Tai Chi Chuan, affinché sia corretta, deve seguire con scrupolo le indicazioni e le istruzioni dei Classici e della Trasmissione orale.

STUDIO DELLE BASI DELLA FILOSOFIA CINESE ANTICA: per comprendere il vero significato e lo spirito profondo del Tai Chi Chuan, è indispensabile una buona conoscenza della filosofia cinese antica, la quale costituisce il fondamento e la ragion d'essere di questa arte marziale. Dobbiamo infatti ricordare che sia il nome (traducibile come "Suprema Polarità") sia il simbolo (Tai Chi Tu), sia le tecniche stesse del Tai Chi Chuan, sono tutti riconducibili alla filosofia cinese, vale a dire ai concetti di TAO e di WU WEI espressi nel "Tao Te Ching", alla teoria YIN/YANG e dei Cinque Elementi, e agli Otto Trigrammi del Libro dei mutamenti ,"I CHING". Se non prendiamo in considerazione tutte queste cose, rischiamo di praticare per anni solo una piacevole ginnastica che si ferma alla superficie di quest'arte, senza però riuscire a darle sostanza e a comprenderne la natura più intima.




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