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Visita alla città |
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La salita del Medioevo |
Una visita alla città può cominciare dalla stazione ferroviaria, che garantisce collegamenti da Padova, Venezia , Bologna, Roma, Milano e dalla quale proseguono convogli per Belluno e Calalzo. |
La valle del Piave, con le strette di Quero, ha abituato il viaggiatore a comprendere che ci si sta inoltrando tra le montagne. Scesi dal treno, alle spalle c'è il monte Tomatico (1595) e, di fornte, le Vette Feltrine e il Monte Pavione (2335) illustrano ancor più la posizione della città, ai piedi delle Dolomiti, racchiusa a sud dal Massicco del Grappa. |
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Con lo sguardo rivolto a queste cime ci si incammina verso l'abitato, prendendo il viale alberato e dirigendosi, attratti dalle prime curiosità, verso l'altura sulla quale si inerpicano abitazioni e palazzi. |
Siamo nella parte esterna, absidale del Duomo, la cattredale dedicata a San Pietro e a San Prosdocimo, mostra lo sviluppo verticale della torre campanaria, un portico che immette lateralmente sul piazzale, e una leggera costruzione rinascimentale, ad archi e volte, che è il Battistero. |
La bianca scalinata sale verso le mura veneziane e Porta Pusterla. |
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E' uno dei tre accessi alla città, pedonale, con una scala medioevale coperta, "le scalette vecchie", che porta direttamente in Piazza Maggiore, dal lato sud, giungendo a fiancheggiare il palazzo comunale e il portico palladiano. |
Piazza Maggiore, si presenta nel suo bianco splendore con i Portici dei palazzetti Romagno-Cingolani, quelli del Palladio, nel Palazzo della Ragione, che celano il Teatro della Senna e il palazzo comunale, Palazzo Pretorio, con la Magnifica Sala degli Stemmi. |
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Sopra la piazza, la Torre dell'Orologio e la fronte crestata del Castello di Alboino, con la Torre longobarda del Campanon
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E il lato nord con le fontane lombardesche e le scale a braccia laterali, la Chiesa di San Rocco. |
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