STORIA DELL'ISTITUTO STATALE D'ARTE PER IL MOSAICO DI RAVENNA


L’idea di creare a Ravenna una scuola per lo studio dell'arte musiva nacque dall'entusiasmo di un gruppo di docenti della locale Accademia di Belle Arti, i quali iniziarono l'insegnamento di tale disciplina entro le mura dell'Accademia stessa chiamando a far parte del corpo docente, già nel 1926, il maestro Giuseppe Zampiga noto mosaicista dell'epoca .

L'idea cominciò a diffondersi nell'ambiente ravennate e ad essere recepita dalle istituzioni della città.

Nell'opera di informazione e di promozione dell'idea per la scuola del mosaico si distinsero Teodoro Orselli , Antonio Rocchi e particolarmente l'architetto Giovanni Guerrini il quale , anche nel periodo 1929-1957 che lo ha visto incaricato a Roma quale direttore artistico dell'Ente Nazionale Artigianato e Piccola Industria , non dimenticò l'idea della realizzazione in Ravenna una scuola specialistica dell'arte del mosaico e, pur rimanendo lontano dalla "sua" città, continuò a lavorare a tal fine.

L'Amministrazione Comunale , dopo la fine della seconda guerra mondiale e nel momento della ricostruzione fisica e della rinascita culturale e sociale dell'Italia, riprendeva l'idea della "scuola" nella città e ,nel 1959 deliberò la creazione della scuola d'arte per il mosaico come entità autonoma.La costituzione dell’Istituto d’Arte per il Mosaico viene poi definitivamente sancita dal Decreto del Presidente della Repubblica- Gronchi, in data 1 agosto 1959.

Lo stesso G.Guerrini ebbe l'incarico ufficiale di direttore dell'Istituto Statale d'Arte per il Mosaico , che diresse per alcuni anni fino al collocamento a riposo .

Con la sua creazione l'istituto ha avuto in eredità la cultura musiva ravennate che ha conservato nel tempo e contestualmente ha dato un'impronta anche di modernità all'arte del mosaico attraverso l'insegnamento sia delle tecniche del restauro per il recupero delle espressioni tipiche ravennati sia con l'insegnamento di nuove tecniche proprie del mosaico moderno. Seguendo poi quelli che erano gli orientamenti del Maestro Gino Severini e spesso superando i suoi stessi intendimenti, la formazione impartita dall’istituto è stata ampliata, legando l’applicazione manuale del mosaico agli studi teorici delle discipline umanistiche, scientifiche e tecnologiche.


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