Il metodo sperimentale Bacone e Galileo
introduzione
La parola scienza viene dal verbo latino scire ovverosia sapere, e come vocabolo
appare strettamente legato alla parola conoscere, che significa iniziare a conoscere,
imparare a conoscere.
Anche conoscere possiede origine latina nel verbo (g)noscere e più indietro nel
tempo questo vocabolo è da associare ad alcune parole indoeuropee del tipo
'gignoskein' in greco antico e 'knowlege' e 'knauleche' nell'antico sassone.
Il metodo di studio della ricerca scientifica viene detto metodo sperimentale e viene
eseguito dai ricercatori asllo scopo di osservare un qualsiasi fenomeno naturale secondo
una indagine scientifica rigorosa, in grado di portare alla scoperta di proprietà,
caratteristiche e leggi quanto più universalmente valide.
Le parole sperimentale ed esperimento vengono entrambe dal verbo latino esperire
col significato ora come in passato di sperimentare, provare.
Oggigiorno i metodi sperimentali accettati nella scienza sono due: il metodo sperimentale
induttivo o metodo classico, usato da Galileo Galilei, ed il metodo sperimentale deduttivo,
pensato in origine dal filosofo Bacone ma che ha ripreso vigore nel XX secolo con i filosofi
Russell (1872-1970) e Karl Popper, questo secondo metodo si basa su una analisi empirica di
un problema da risolvere.
Nel primo caso si arriva alla formulazione di una legge o principio; nel secondo caso alla formulazione
di una teoria.
Una teoria adeguatamente supportata da dati sperimentali e osservazioni risulta di fatto una
legge scientifica anche se, la sua origine ne determina l'appellativo teoria, che risulta
sempre un gradino sotto il concetto di legge.
Così parliamo di leggi dei gas, leggi del moto, leggi ponderali in chimica, ecc. ma parliamo
di teoria dell'evoluzione, teoria della relatività, teoria dei quark.
I due metodi seguono due profili di indagine paralleli come esposto qui sotto.
|