ULTERIORI ESEMPI al PRINCIPIO DI LE CHATELIER

2) Consideriamo l'equilibrio che si instaura all'interno di una bottiglia di una bevanda gassata tra l'anidride carbonica gassosa e l'acido carbonico in soluzione acquosa, reazione che possiamo scrivere nella forma:
CO2 (aq) ⇔ CO2 (g)
ma pił correttamente dovremmo vederlo nella forma della reazione
H2CO3 (aq) ⇔ CO2 (g) + H2O (aq)
In equilibrio la bottiglia risulta sotto pressione p > 1 atm (pressione ambientale) facile accorgersene nel momento in cui apriamo la bottiglia e sentiamo l'uscita di un gas dalla bottiglia di bevanda gassata.
Il sistema cerca di ritornare all'equilibrio producendo ulteriore gas a partire dall'acido carbonico presente in soluzione acquosa.
Nel momento in qui ritappiamo la bottiglia si genera nuovamente una pressione al suo interno composta di gas di anidride carbonica che ristabilirà per quanto possibile un nuovo equilibrio.

3) Consideriamo l'equilibrio che si instaura quando abbiamo in soluzione acidi deboli o di media forza come per esempio l'acido acetico di formula C2H4O2 che in genere si scrive seguendo la sua formula di struttura CH3COOH. In acqua subisce il seguente processo di ionizzazione:

CH3COOH (aq) + H2O (aq) ⇔ CH3COO- (aq) + H3O+ (aq)
Caratterizzato dall'avere una costante di equilibrio di circa kacida=1,7 • 10-5.
Chiaramente se aumentiamo la diluizione ossia la quantità di acqua, siccome questo è un reagente la reazione si sposta verso destra mentre se aumentiamo l'acidità la reazione si sposta verso sinistra ed è possibile osservare questo fenomeno poiché si sentirà un odore di acido acetico maggiore sapendo che esiste un equilibrio tra un la forma acquosa e la forma gassosa dell'acido acetico:
CH3COOH (aq) ⇔ CH3COOH (g)
che essendo un composto con tutti legami covalenti è facilmente volatile.

4) Consideriamo la relazione all'equilibrio che lega l'ossigeno all'emoglobina dei globuli rossi del sangue. Anche se il processo è molto complicato possimo pensarlo come un equilibrio nella seguente forma:

emoglobinaglobulo rosso + O2 (g) ⇔ ossiemoglobinaglobulo rosso
nei polmoni la pressione parziale dell'ossigeno corrisponde a quella ambientale ed è circa il 20% ossia possigeno ≈ 0,20 atm. Nelle aree distali del corpo la pressione dell'ossigeno via via diminuisce e nel sangue venoso risulta di circa 40 mm Hg (poiché 1 atm = 760 mm Hg la pressione parziale risulta 40/760 = 0,0526 atm quindi la reazione si sposta verso sinistra liberando ossigeno gassoso nelle periferie del nostro corpo.

5) Il sangue umano ha un pH vicino alla neutralità tra 7,35 e 7,45 definito attraverso un sistema tampone costituito dal fosfato biacido in equilibrio col fostato monoacido:

H2PO4-(aq) + OH-(aq) ⇔ HPO4-- (aq) + H2O (aq)
in alternativa
HPO4--(aq) + H3O+(aq) ⇔ H2PO4- (aq) + H2O (aq)
anche se ha una bassa concentrazione il fosfato (concetrazione circa 0,0015 M) ha la sua seconda costante di acidità adatta a mantenere costante il valore degli ioni H+ e OH- sulla neutralità.
Di conseguenza siccome siamo in un sistema chiuso all'equilibrio qualsiasi fattore che tenderà a modificare il valore di pH sarà controbilanciato da questa reazione di equilibrio.

6) In laboratorio si può procedere con la reazione tra ioni ferrici (prodotti per esempio dal nitrato ferrico completamente dissociato in acqua) e ioni tiocianato (provenientei dal tiocianato di potassio anch'esso completamente dissociato in acqua). L'equilibrio che si raggiunge risulta quindi il seguente:

Fe+++(aq) + SCN-(aq) ⇔ Fe(SCN)++(aq)
caratterizzato da una colorazione rossastra più o meno intensa. Il resto dell'esperimento è indicato alla pagina equilibri chimici e influenza della concentrazione.

Bibliografia
Adolfo Ferrari "Trattato di chimica generale ed inorganica" ed. Riccardo Pątron, Bologna 1965
Mark S. Cracolice, Edward I. Peters "Chimica tutto si trasforma" ed. Zanichelli, Bologna 2007