ULTERIORI ESEMPI al PRINCIPIO DI LE CHATELIERma pił correttamente dovremmo vederlo nella forma della reazione H2CO3 (aq) ⇔ CO2 (g) + H2O (aq) Il sistema cerca di ritornare all'equilibrio producendo ulteriore gas a partire dall'acido carbonico presente in soluzione acquosa. Nel momento in qui ritappiamo la bottiglia si genera nuovamente una pressione al suo interno composta di gas di anidride carbonica che ristabilirà per quanto possibile un nuovo equilibrio.
3) Consideriamo l'equilibrio che si instaura quando abbiamo in soluzione acidi deboli o di media forza
come per esempio l'acido acetico di formula C2H4O2 che in genere si scrive
seguendo la sua formula di struttura CH3COOH. In acqua subisce il seguente processo di
ionizzazione: Chiaramente se aumentiamo la diluizione ossia la quantità di acqua, siccome questo è un reagente la reazione si sposta verso destra mentre se aumentiamo l'acidità la reazione si sposta verso sinistra ed è possibile osservare questo fenomeno poiché si sentirà un odore di acido acetico maggiore sapendo che esiste un equilibrio tra un la forma acquosa e la forma gassosa dell'acido acetico:
4) Consideriamo la relazione all'equilibrio che lega l'ossigeno all'emoglobina dei globuli rossi del sangue.
Anche se il processo è molto complicato possimo pensarlo come un equilibrio nella seguente forma:
5) Il sangue umano ha un pH vicino alla neutralità tra 7,35 e 7,45 definito attraverso un sistema
tampone costituito dal fosfato biacido in equilibrio col fostato monoacido: in alternativa HPO4--(aq) + H3O+(aq) ⇔ H2PO4- (aq) + H2O (aq) Di conseguenza siccome siamo in un sistema chiuso all'equilibrio qualsiasi fattore che tenderà a modificare il valore di pH sarà controbilanciato da questa reazione di equilibrio.
6) In laboratorio si può procedere con la reazione tra ioni ferrici (prodotti per esempio dal
nitrato ferrico completamente dissociato in acqua) e ioni tiocianato (provenientei dal tiocianato di potassio
anch'esso completamente dissociato in acqua). L'equilibrio che si raggiunge risulta quindi il seguente:
BibliografiaAdolfo Ferrari "Trattato di chimica generale ed inorganica" ed. Riccardo Pątron, Bologna 1965Mark S. Cracolice, Edward I. Peters "Chimica tutto si trasforma" ed. Zanichelli, Bologna 2007
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