Pigmenti e tecnica degli Egizi

note generali
La cultura egizia espande la tavolozza dei colori classici aggiungendovi blu (smalti, lapislazzuli e blu egiziano), altri rossi (lacca di Robbia) e gialli (giallo indiano, alcune ocre), l’indaco, ed il verde (malachite). Possedevano tessuti colorati sicuramente in giallo e rosso.
Strano a dirsi non conoscevano la tecnica dell’affresco quindi non conoscevano la calce (CaO).
tempera
Unica tecnica per la pittura degli egizi era la tempera, ed il legante che sicuramente utilizzarono era la gomma arabica ottenuta incidendo il tronco ed i rami dell'acacia.
Ma altri leganti furono usati, in particolare tra i leganti più comuni soprattutto dai Greci e dai ROmani troviamo il rosso d'uovo, la colla d'ossa, il latte. L'albume non risulta troppo usato poiché opacizza i colori. Nel caso il legante sia di origine vegetale e sia solubile o diluibile in acqua sarebbe più corrretto parlare di pittura a guazzo.
vernici
Gli Egizi tra la XVIII e la XXII dinastia fecero sempre più uso di vernici per la protezione dei loro lavori e dare una finitura brillante ai manufatti prevalentemente in legno ma anche in pietra o di cotto; purtroppo di che natura fossero non ci è dato di conoscere.
pietra calcarea CaCO3
Il bianco degli egizi era generalmente realizzato mediante polvere a base di carbonato di calcio, facilmente reperibile in Egitto sia in forma di creta che di masse rocciose.
gesso CaSO4 • ½ H2O
Il gesso veniva usato quale materiale per intonacare e pareggiare le superfici che si sarebbero poi dipinte.
Si ottiene scaldando il gesso a circa 130°C, in tal modo la roccia originaria perde ¾ delle molecole di acqua che contiene (che riacquisterà durante il processo di presa).
grafite C
Base per il colore nero erano il nero fumo ed il carbone di legna, entrambe forme di grafite più o meno pura.
Era usato sia per la colorazione che per il disegno dei contorni delle figure da realizzare (sinopia). § L’uso del nero fumo è molto antico fin dal periodo pre-dinastico, utilizzato anche per produrre inchiostro per la scrittura.
pirolusite MnO2
È un minerale che cristallizza in masse fascicolari o raggiate di colore grigio scuro - nero e lucentezza metallica.
È presente nel Sinai, nella regione di Abu Zanimah e lungo la costa del mar rosso.
Era utilizzato come pigmento nero in sostituzione al carbonio
ocra rosso (ematite Fe2O3)
Naturale o sintetica (per calcinazione dell’ocra gialla) era uno dei pigmenti più usati. Le sue ottime qualità pigmentarie di resistenza alla luce, potere coprente, e facilità di distribuzione da parte dei leganti. Poco noti e usati erano il realgar As4S4 ed il minio Pb3O4
rosso alizarina o garanza C14H8O4
È un colorante di natura organica che gli Egizi utilizzarono per la colorazione di indumenti (noti i guanti degli ufficiali di Ramsete II). Sembra che invece non facessero uso della più famosa porpora (sembra che gli Egizi non ne gradissero la tinta) se non successivamente alla dominazione romana.
ocra gialla
È costituita da idrossidi e ossidi ferrici [limonite 2 Fe2O3 • 3 H2O; goethite FeO(OH); idroematite Fe2 O2(OH)2], di base è una roccia naturale dalla cui calcinazione era possibile ottenere l’ocra rossa. Sebbene ottimo pigmento, non possiede un colore giallo vivo motivo per cui era sostituita all’occasione dall’orpimento.
massicot PbO
Pigmento di colore giallo vivo, poco comune in natura, di uso tanto antico quanto raro; conosciuto fin dall’epoca pre-dinastica.
Infatti i piccoli frammenti di roccia da cui si estrae, la massicotite, doveva essere raschiata (con infinita pazienza) dalle piastre di arenaria con le quali si costruivano i templi.
orpimento As2S3
§ Pigmento di colore giallo vivo, non fu comunque estesamente utilizzato forse per la sua pericolosità. Le prime opere con tale pigmento si ritrovano nella XVIII dinastia (Medio Regno).
coloranti gialli
Tra le altre conoscenza sicuramente gli Egizi erano in grado di tingere di giallo le loro stoffe. Si ipotizza usassero zafferano o reseda (entrambi composti organici), ma ci è impossibile conoscere quale conoscessero e usassero poiché non rimangono testi o altri elementi da cui dedurre la risposta
verde rame
Diversi sono i pigmenti verdi utilizzati dagli Egizi, ricordo tra gli altri
la malachite CuCO3 • Cu(OH)2,
la crisocolla CuSiO3 • 2 H2O
la cui provenienza era, per entrambi i minerali, le miniere del Sinai o del deserto orientale.
azzurrite (2 CuCO3 • Cu(OH)2)
L’azzurrite di colore blu oltremare, si ricava dalle miniere del Sinai. Non costituisce comunque buon pigmento perché tende a trasformarsi in malachite CuCO3 • Cu(OH)2 In presenza di zolfo vira invece al nero (CuS)
blu oltremare o lapislazzuli (Na8[Al6Si6O24]Sn)
Pigmento costituito da un miscuglio dei minerali lazurite e haüynite. Non si ricavava in Egitto ma per tre millenni si produsse nelle miniere del nord-est dell’odierno Afghanistan (miniere ora abbandonate). Il colore è causato da un assorbimento selettivo di luce a carico di un gruppo S3-. blu egizio CuO • CaO • 4 SiO2 Il blu egizio fu tra i primi pigmenti sintetici inorganici ad essere preparato. La sua origine risale infatti tra la III e la V dinastia.
Si ottiene per riscaldamento a temperature superiori a 870° una miscela di composti calcarei, silicei e rameosi con un fondente sodico. La massa colorata veniva poi macinata non troppo finemente e applicata in spesso strato.
indaco (C16H10N2O2)
Parente stretto della porpora da cui veniva ottenuto talvolta come sottoprodotto, è un composto organico di colore grigio-azzurro. Più comunemente si estraeva dal mondo vegetale dalle piante del genere Indigofera (per esempio I. tinctoria) da cui veniva estratto e purificato. Utilizzato in origine soprattutto sui tessuti.

Bibliografia
Autori Vari "La fabbrica dei colori" Il Bagatto
R.J. Clark articoli pubblicati tra il 1995-2001
Luciano Colombo "I colori degli antichi" Nardini 1995
Bodo W. Jaxtheimer "Impara l'arte" Rizzoli 1962
Journal of cultural Heritage Vol. 3 (2001) e Vol. 4 (2002)
Carlo Linzi "Tecnica della pittura e dei colori" Hoepli 1930
Gino Piva "Manuale pratico di Tecnica pittorica" Hoepli 1991