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MOZIONE approvata dall’ASSEMBLEA UNITARIA
dei lavoratori EDS e SERVIZI ICT
in data 19 gennaio 2009
I lavoratori delle diverse realtà di EDS Italia
hanno trovato oggi , 19 gennaio 2009, tra le
diverse mail e gli annunci dell’Infocentre che
celebravano i successi EDS e l’immenso valore
del suo irrinunciabile capitale umano, anche un
invito, dai toni minacciosi e ricattatori, che
eufemisticamente sollecitava tutti a sgomberare
velocemente la scrivania.
Dopo le iniziali asserzioni in merito alla
deplorevole necessità di contenere i costi in
una congiuntura economica difficile, trovando
comunque percorsi condivisi, ci troviamo oggi di
fronte ad un’azione assolutamente unilaterale
che, invitando ad approfittare seduta stante
della buona uscita offerta, nulla dice sul
futuro e nulla di buono lascia sperare.
Nessun programma, tanto meno condiviso con le
rappresentanze dei lavoratori, su come gestire
la situazione nei mesi a venire;
nessuna indicazione o pianificazione, solo i
numeri nudi e crudi che dicono che 610
lavoratori su un totale di 3200 – in pratica 1
su 5 – se ne devono andare.
Chiunque si fosse sinora illuso in merito al
senso di responsabilità sociale dell’azienda,
deve ora aprire gli occhi.
La qualità del servizio, la soddisfazione del
cliente, la dedizione al lavoro, fatto a regola
d’arte ….non contano nulla.
HP vuole recuperare, in fretta, i soldi spesi
per l’acquisto di EDS, con buona pace delle
politiche condivise e dell’attenzione al
capitale umano.
Diviene quindi fondamentale per noi lavoratori,
tutti potenziali esuberi, rispondere
unitariamente a questa politica, senza cedere a
facili auto-consolazioni che ci sussurrano che
sarà il nostro vicino a perdere il posto e non
noi.
Pertanto i lavoratori EDS e Servizi ICT
(contratto metalmeccanico e contratto energia)
delle sedi di Milano, riuniti in assemblea
il giorno 19 gennaio 2009, preso atto delle
decisioni unilaterali dell’azienda di procedere
ad un bando di uscite incentivate, di procedere
alla cessione di un ramo d’azienda per circa 90
lavoratori e preso atto della chiusura aziendale
verso un confronto ed un accordo in merito alla
tutela dei lavoratori di tutti i siti,
decidono
indicono altresì
Milano, 19
gennaio 2009
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