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COMUNICATO STAMPA
LA ROTTAMAZIONE DEGLI
INFORMATICI EX-ENI
Anche gli ex-dipendenti
ENI di Servizi ICT
nel mega-taglio di 15 mila informatici europei effettuato da HP
In questi mesi,
moltissimi lavoratori stanno subendo la tragedia della perdita dei
propri posti di lavoro a causa della crisi economica mondiale. Tra i
tanti casi, però, ve ne sono alcuni nei quali la crisi viene utilizzata
dalle aziende come puro pretesto per ottenere maggiori profitti a danno
dei lavoratori.
Emblematico è il caso di Servizi ICT, società di informatica
appartenente ad EDS, la multinazionale texana leader dei servizi d’outsourcing
acquisita nell’estate scorsa da HP, di cui vi raccontiamo brevemente la
storia.
Nel 2002 il Gruppo ENI completa la cessione della gestione dei propri
sistemi informatici ad EDS. L’operazione prevede la cessione di diverse
centinaia di dipendenti ENI verso Servizi ICT, società costituita
appositamente da EDS. Gli accordi sindacali di cessione del personale
includono garanzie occupazionali e prospettive professionali per i
lavoratori ceduti.
Nel 2008 la multinazionale californiana Hewlett Packard (HP) acquista
EDS, creando il secondo gruppo informatico al mondo, composto da circa
300 mila dipendenti. HP decide immediatamente di recuperare il costo
dell’acquisto, operando nel biennio 2009-2010 un consistente taglio di
dipendenti, che, ad oggi, prevede in Europa l’espulsione di oltre 15
mila lavoratori, 5 mila dei quali già usciti.
Nel 2009 Servizi ICT ed ENI rinnovano, con affidamento diretto, il
contratto di servizio per il triennio 2009-2011 per la gestione dei
sistemi informatici ENI; un contratto dal valore orientativo di circa
550 milioni di euro.
Immediatamente dopo la firma del rinnovo del contratto, HP decide di
liquidare la maggior parte degli informatici ex-ENI, per trasferire i
servizi all’estero verso lavoratori a bassissimo costo.
Il calo nella qualità dei servizi è sicuro, ma HP ne ricava la certezza
di aumentare i propri profitti.
Nell’anno 2009 si prevede il taglio di un lavoratore Servizi ICT su
quattro (116 esuberi su 450 dipendenti, 15 dei quali già usciti tramite
incentivi e gli altri 101 da mettere in mobilità entro i primi di
agosto), ma si prospetta uno scenario nel quale entro il 2011 il
progressivo trasferimento delle attività porterebbe al sostanziale
svuotamento di dipendenti.
I lavoratori vengono trattati come rifiuti non riciclabili. Persone che
hanno tra i poco meno di 40 e i poco più di 50 anni; che dispongono di
un’elevata professionalità e che sono abituate ad adeguare le proprie
conoscenze e le proprie capacità all’evoluzione tecnologica e alle
mutate esigenze organizzative. Ma la qualità professionale non sembra
più interessare l’azienda.
Un’operazione eseguita nella spietata logica del Mercato Globale, tutta
orientata al profitto. Se non che, le regole del Mercato prevederebbero
che i contratti di servizio vengano assegnati tramite gara e non tramite
accordi ad affidamento diretto, finora giustificati proprio dalla
presenza del “costoso” personale ex-ENI di cui HP vuole frettolosamente
disfarsi.
Pertanto, mentre i lavoratori ex-ENI devono rispondere alle regole del
Mercato Globale e competere con i costi dei lavoratori cinesi ed
indiani, la multinazionale HP può godere di un rapporto privilegiato con
ENI e venire tutelata nel rapporto con il più grande gruppo industriale
italiano, il cui maggiore azionista è lo Stato.
Come risultato i lavoratori italiani finiscono nel cassonetto,
riversandone i costi sociali sullo Stato italiano e sulla collettività
dei cittadini italiani, mentre la multinazionale straniera può godere
dell’incremento dei propri profitti.
Servizi ICT dispone di contratti che portano lavoro in abbondanza e un
ottimo fatturato, questi licenziamenti non sono giustificati.
ENI ed EDS/HP devono rispettare gli impegni presi al momento delle
cessioni di ramo d’azienda: sono stati promessi lavoro e crescita
professionale. Dove sono andati a finire?
I lavoratori Servizi ICT faranno scioperi, terranno manifestazioni,
pubblicheranno comunicati e chiederanno tavoli ministeriali fino a
quando non verrà rispettato il loro diritto di mantenere il proprio
posto di lavoro.
11 giugno 2009
RSU Servizi ICT CentroSud
RSU Servizi ICT Milano
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