Valerio Paolo Zerbino nasce a Carpeneto (AL) il 21 giugno 1905. Dal
1936 è Segretario Federale di Vercelli e nel 1940 di Alessandria. Nel 1941 è
Prefetto della nuova Provincia di Spalato.
A Torino nella sede di Piazza Castello il 23 ottobre 1943, quale Capo
Provincia e alla presenza del Comandante Generale MVSN Renato Ricci, riceve le
consegne dal Prefetto Angelo Tollini.
Il 26 gennaio 1944, presente il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
dei Ministri Francesco Barracu, riceve in Prefettura il Generale Raffaele
Operti, ex Intendente e custode della cassa della disciolta 4^ Armata.
L’incontro avviene dopo l’arresto di settanta componenti del Centro clandestino
organizzato dallo stesso Operti e il sequestro di un terzo della cassa , ossia
duecento milioni di Lire..produce il solo effetto del ritiro a vita privata del
Generale che nasconde gli ultimi duecento milioni di Lire (vengono consegnati
allo Stato italiano a guerra conclusa) Nulla si saprà dei primi duecento
milioni di Lire consegnati da Operti al comunisti del CLN nell’autunno 1943.
Viene sostituito dal Capo Provincia Edoardo Salerno l’8 maggio 1944 perché
nominato Sottosegretario per l’Interno e Alto Commissario per la Provincia di
Roma. Dal 21 settembre 1944 torna a Torino quale Alto Commissario per il
Piemonte ed è protagonista della riconquista di Alba (CN) il 2 novembre 1944
dopo una operazione militare durata di sedici ore.
Il 21 febbraio 1945 avvicenda Guido Buffarini al Ministero per l’Interno ed
Emilio Grazioli è il nuovo Alto Commissario per il Piemonte. La sostituzione di
Buffarini è causa di uno scontro, mai rimarginato, tra Mussolini e Wolff. Il
relativo annuncio da Radio Milano (comprende anche l’avvicendamento del
Sottosegretario alla Marina Contrammiraglio Giuseppe Sparzani con la M.d’O.
Bruno Gemelli, Tenente Colonnello dei Granatieri), ritardato di alcune ore,
avviene dopo la minaccia di Mussolini di diffonderlo personalmente. Le SS per
reazione rinchiudono nel lager bavarese di Dachau Eugenio Apollonio, Capo di
Gabinetto del Capo della Polizia e Addetto alla Segreteria di Mussolini,
accusato di proteggere gli ebrei e Tullio Tamburini, Capo della Polizia
repubblicana dal 30 settembre 1943, ma destituito il 22 giugno 1944 perché
ritenuto da una apposita Commissione colpevole di illeciti arricchimenti
durante il Ventennio, e anche in RSI.
È l’unico autorevole accompagnatore di Mussolini nel suo trasferimento con
cinque automobili dal Q.G. di Gargnano a quello di Milano, insieme al
Segretario particolare, dal 20 luglio 1944. Luigi Gatti già Capo Provincia a
Treviso il 28 ottobre 1943. I parenti della moglie di Gatti, Moras Maria del
Pilar, avrebbero accolto Mussolini in Spagna se avesse volato sul S. 79 partito
da Ghedi il 22 aprile 1945 e predisposto da Ruggero Bonomi, Sottosegretario
ANR. L’arrivo in Corso Monforte avviene alle 19 del 16 aprile 1945. Nove giorni
dopo è presente ai colloqui in Arcivescovado.
Muore a Dongo (CO) nell’eccidio del 28 aprile 1945.
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