Giuseppe Spinelli nacque a Cremona il 21 novembre 1908 in una famiglia numerosa e di condizioni modeste. Entrò giovanissimo come operaio linotypista in un’azienda tipografica cremonese. Dopo l’8 settembre 1943 aderì alla R.S.I. e, in quell’autunno del 1943 assunse la segreteria provinciale del Sindacato Lavoratori dell’Industria. Ma il 17.9.1944 Mussolini, apprezzando le sue notevoli capacità nel risolvere le questioni, lo nominò Podestà di Milano che, da diversi punti di vista, può considerarsi la capitale della R.S.I., essendo la maggior metropoli dello Stato.
Il 19 gennaio 1945, con Decreto Legge n. 15 il Capo dello Stato istituì il Ministero del Lavoro mentre quello dell’Economia Corporativa diventava Ministero della Produzione Industriale.
E l’operaio Spinelli fu chiamato alla guida del nuovo Ministero del Lavoro. Lo scopo dell’istituzione del nuovo Ministero era quello di imprimere una accelerazione all’attuazione della Legge sulla Socializzazione, e Spinelli corrispose perfettamente a questo obiettivo. Si rese conto, infatti, che l’emanazione di un decreto per ogni singola azienda da socializzare rallentava notevolmente l’operazione. Meglio sarebbe stato emettere un solo decreto che valesse per tutte le aziende del medesimo settore produttivo. E cominciò a farlo nell’ambito industriale, provocando una forte resistenza da parte dei capitalisti.
Ma Spinelli procedette con fermezza senza scomporsi e fronteggiò senza cedimenti sia l’opposizione non esplicita degli industriali, sia la preoccupata opposizione esplicita del RUK (il ministero tedesco della produzione bellica.
Solo la sconfitta militare e la tragica conclusione della R.S.I. impedirono la completa realizzazione del processo di socializzazione.
Sopravvissuto alle stragi della primavera 1945, rimase latitante in Milano finchè non riuscì a raggiungere l’Argentina ove trovarono ospitalità molti gererchi della R.S.I.. Insieme al ministro Moroni fu apprezzato funzionario del governo di Peron. Rientrò in Italia nel 1955 e riprese a lavorare come consulente industriale.
Si spense a Cremona il 17 gennaio 1987 a 79 anni.